Figlio primogenito (Wiener Neustadt 1459 - Wels 1519) dell'imperatore Federico III e di Eleonora di Portogallo, sposò (1477) Maria di Borgogna, figlia unica ed erede di Carlo il Temerario. Per queste nozze [...] della Borgogna, dieci anni dopo (trattato di Senlis, 1493). Nel frattempo (1486) M. era stato eletto e incoronato re dei Romani, Anna a sposarlo. Nel 1491 ebbe riconosciuto il diritto disuccessione in Ungheria e in Boemia nel caso in cui Ladislao ...
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Secondogenito (n. 1294 - m. Longchamp 1322) di Filippo IV il Bello e di Giovanna di Navarra, fu prima conte di Poitiers. Nel genn. 1317, morto senza eredi maschi il fratello Luigi X, fu incoronato e si [...] fece quindi riconoscere re dagli Stati generali, che esclusero dalla successione Giovanna, figlia di Luigi X. Nell'intento di assicurarsi l'appoggio dei cittadini, convocò di frequente gli Stati e si preoccupò di stabilire amichevoli relazioni con le ...
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Figlio (Neuburg sul Danubio 1615 - Vienna 1690) del conte palatino Volfango Guglielmo, passato dal protestantesimo al cattolicesimo per ottenere l'appoggio degli stati cattolici contro le pretese disuccessione [...] dai gesuiti, seguì una politica favorevole alla Francia che, alla morte di Ferdinando III, ne sostenne (1657) la candidatura alla corona imperiale. Le pretese di Luigi XIV sul Palatinato imperiale portarono alla devastazione del Palatinato renano e ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] grado, mentre le categorie di relazione si schematizzano distintamente nella permanenza, successione e simultaneità; a quelle masse di gas (i pianeti), e da queste, ancora allo stato gassoso, alcune masse che avrebbero dato origine ai satelliti. Di ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] vede in lui un fratello gemello di Luigi XIV, fatto sparire al fine di evitare questioni sulla successione al trono; un’altra lo e brune per i maschili, abbastanza caratteristiche da esprimere gli stati d’animo, le età e le condizioni dei personaggi. ...
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Donna politica tedesca (n. Amburgo 1954). Entrata nella Christlich-Demokratische Union (CDU) nel 1990, divenne dopo pochi mesi ministro della Parità e delle Politiche giovanili (1991-94). In seguito fu [...] (SPD) per formare un governo di coalizione, divenne cancelliere (è stata la prima donna in Germania ad raddoppiando i consensi rispetto alle europee del 2014. La successione al governo della cancelliera segnata dalle elezioni federali del ...
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Figlio (Valladolid 1527 - Escorial 1598) di Carlo V e di Elisabetta di Portogallo. Ereditò dal padre i vasti domini in Europa e nelle Americhe, eccetto il titolo di imperatore e il trono asburgico. Con [...] a F. II, concentrando le sue forze, di risolvere i var problemi della sua successione. Fortunate azioni militari (famosa fra tutte la battaglia di S. Quintino, 1557) gli permisero di ottenere la pace di Cateau-Cambrésis (1559). Rimasto ancora vedovo ...
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Re d'Israele (circa 961-922 a. C.), figlio e successore di David. Prevalse nella successione sul fratello maggiore Adonia, con l'aiuto del profeta Natan; e dopo l'avvento al trono si sbarazzò del fratello [...] re degli Edomiti Hadad, spodestato da David, recuperasse il suo trono. Dal punto di vista militare, S. costituì una serie di piazzeforti nei punti nevralgici dello stato: Hazor, Megiddo, Gezer, Bēt Horon e la stessa capitale Gerusalemme. La sicurezza ...
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Imperatore romano (Italica, Spagna, 76 - Baia 138). Imperatore dal 117 al 138, la sua politica fu volta soprattutto al consolidamento delle frontiere dell'impero, che in quel periodo aveva raggiunto la [...] personalità; come imperatore giovò molto allo Stato romano per la sua politica di pace esterna e interna e la sua successione al trono diede però luogo a discussioni, poiché Traiano aveva provveduto solo negli ultimi suoi giorni all'adozione di ...
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Statista inglese (Londra 1770 - ivi 1827). Di antica famiglia, fu educato da uno zio fervente whig ed ebbe fama di giacobino e antiaristocratico. Gli eccessi della Rivoluzione francese lo fecero poi passare [...] e, dopo il suicidio di questo nel 1822, ne assunse la successione divenendo leader ai Comuni. In contrapposto alla tesi austriaca sostenne il principio del non-intervento negli affari interni degli altri stati ...
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ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...