ossidoreduttasi (o ossidoriduttasi)
Enzima che catalizza le reazioni di ossidoriduzione, ovvero di trasferimento di elettroni, in vari processi metabolici cellulari. Appartengono alle o. le deidrogenasi, [...] , ecc. Tra le o., le deidrogenasi contengono come coenzimi o una molecola di NAD o una di NADP, che accettano dal substrato uno ione idruro con liberazione simultanea di un protone nel mezzo. I coenzimi ridotti (NADH e NADPH) non sono ulteriormente ...
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Classe di Protozoi Sarcodini costituita da forme ameboidi solitarie o da aggregati pluricellulari, pseudoplasmodi o veri plasmodi, con scomparsa delle membrane plasmatiche che separano le singole cellule. [...] si ammassano le spore.
Comprende 3 sottoclassi: a) Protostelia, che include l’ordine Protosteliida, con plasmodi ancorati al substrato che producono corpi fruttiferi con steli sottili e cavi, ognuno dei quali emette una o poche spore; b) Dictyostelia ...
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Proteina che lega l’actina (➔) presente nel citoplasma delle cellule dei Vertebrati. Nelle cellule muscolari, partecipa al legame dei filamenti di actina con i dischi Z o, assieme alla vinculina, con la [...] del muscolo liscio. È presente anche nelle cellule non muscolari: quando alcune cellule mobili si attaccano saldamente al substrato si formano fibre di stress, contenenti actina, a. e miosina. Queste fibre partecipano all’adesione tra la cellula ...
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uroporfirina
Composto organico che si forma dal precursore uroporfirinogeno durante il processo biosintetico dell’eme. È uno dei pigmenti urinari. Mentre negli organismi la sua presenza negli escreti [...] patologico, durante la vita embrionale l’u. sembra essere il primo pigmento a formarsi e quindi costituire il substrato fondamentale per la eritropoiesi embrionale. Sembra avere rapporti anche con la calcificazione: infatti è presente nei denti e ...
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zimogeno In biochimica, precursore inattivo di enzimi proteolitici: lo z. della tripsina è detto tripsinogeno; quello della chimotripsina, chimotripsinogeno; quello della plasmina, plasminogeno. Gli z., [...] peptidico in più, che ne modifica la struttura del sito catalitico così da renderlo non accessibile al substrato, quindi cataliticamente inattivo. Questo frammento viene rimosso proteoliticamente o per autocatalisi, come avviene, per es., nella ...
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Famiglia di Protozoi Ciliofori Ciliati Peritrichidi che comprende una ventina di generi delle acque dolci e marine nonché alcune forme ectoparassite o inquiline di animali acquatici; sessili isolate o [...] . Vi appartengono i generi: Vorticella, Carchesium, Zoothamnium ecc. Vorticella ha forma conica di campana rovesciata; aderisce al substrato (isolata o in colonie) mediante un peduncolo contrattile o no, oppure è sessile, talora libera e natante. Le ...
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fotodinamico
fotodinàmico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di foto- e dinamico] [BFS] [OTT] Effetto, o azione, f.: effetto dannoso prodotto nei tessuti biologici dall'azione di radiazioni luminose in presenza [...] o si manifesta in modo ridotto). Sono stati descritti vari tipi di effetti f. in relazione al substrato interessato al fenomeno: ossidazione di sostanze macromolecolari di interesse biologico, inattivazione di Virus, ormoni, vitamine, lisi di ...
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Nome comune dei Molluschi Cefalopodi Ottopodi e, in particolare, degli appartenenti alla famiglia Ottopodidi, tra i quali Octopus vulgaris, il p. comune, diffuso lungo le coste rocciose del Mediterraneo; [...] dotati ciascuno di due serie di ventose, disegno del mantello che può essere variato in relazione al substrato, grazie all’apertura e chiusura differenziale dei diversi cromatofori, conchiglia ridotta sotto forma di minuscole bacchette cartilaginee ...
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silicio stirato
silìcio stirato locuz. sost. m. – Nell’ambito dell’ottimizzazione della struttura dei transistor integrati, tecnica (strained silicon) in grado di migliorare notevolmente le prestazioni [...] , specialmente gli elettroni, ottenibile grazie al passo reticolare modificato dello strato di silicio utilizzato per il canale. Su un substrato di silicio si fa crescere uno strato di silicio-germanio (Si-Ge) di circa 2 μm a concentrazione di ...
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(Genere istituito da Link 1809; sinonimo del genere Fuligo Hall. 1768, al quale spetta la precedenza.) - La voce Aethalium possiede attualmente un valore soltanto morfologico e non sistematico, ed è riservata [...] (Rostafinski) a designare, in alcuni Mixomiceti, l'insieme degli organi di fruttificazione del fungo, formanti una massa irregolarmente disposta sopra il substrato (v. fuligo). ...
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substrato
s. m. – Variante di sostrato. In biologia (dove la forma sostrato è più rara, come in genere nel linguaggio scient.) il termine ha varî sign., tra i quali in partic.: base o sostegno su cui una pianta o un animale sessile sono fissati;...
criptismo
s. m. [der. di criptico1]. – In biologia, fenomeno (detto anche mimetismo criptico) per cui un organismo mostra una colorazione, una forma o un disegno che lo rendono simile al substrato su cui vive e che servono (così almeno si...