Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] comprendere «quello slancio istintivo e spontaneo» che si sublimò nell’etica di un sacrificio spinto ai confini della razionalità l’espressione di una crisi di valori di notevole portata, dinanzi alla quale tutte le istituzioni tradizionali erano in ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] uomo, a incidere nel più intimo del suo cuore l’amore sublime della patria, l’abitudine maschia allo sforzo, all’energia, al rivista nell’aprile del 1921] l’Italia, in sfacelo, è portata alla deriva dalle fazioni e dalle sette. Le quali si preparano, ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] un anello forse essenziale [...] nella concatenazione di elementi che porta ad un nuovo modo di concepire e di vivere la , cit., II, 1, f. 104r; («di essa tale è la sublimità e l’eminenza, tale l’immensità, che nessun mortale, non che comprenderla ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] », scriveva Oreglia, «ebbero ambedue la stessa sublime elezione e la stessa vile depressione per la 11.
7 Cfr. A. Di Fant, La polemica antiebraica nella stampa cattolica romana dopo Porta Pia, «Mondo contemporaneo», 3, 2007, 1, p. 92.
8 Ibidem, pp ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 5 ott. 1653, da Daniele (II) detto Andrea (1631-1707) di Nicolò (del ramo di S. Pantalon) e da Elisabetta di Daniele Gradenigo e chiamato comunemente [...] quella polesana della Vangadizza, nel 1691 il D. si porta a Roma a seguito dello zio cardinale Giovanni, patriarca "figli naturali di sua maestà con quegli honori che sono dovuti alla sublime loro nascita", come si premura d'avvisare, il 30 genn. 1700 ...
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FOGAZZARO, Giuseppe
Franco Cambi
Nacque a Bergamo il 6 nov. 1813 da Antonio e da Maria Teresa Innocenti Mazzi; nel 1817 si trasferì con la famiglia a Vicenza, città di origine del padre, e lì frequentò [...] in diversa misura, che pietose signore andavano bussando di porta in porta per tentare con efficaci parole l'anima di quelli "dee essere umile, piccola, snella, svariata dall'effetto solo sublime, materno, difficile, o, detto in una parola, semplice ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
pestifero
pestìfero agg. [dal lat. pestĭfer -ĕri, comp. di pestis «peste» e -fer «-fero»]. – 1. Propr., che porta, che comunica la peste: unguenti velenosi, p. (Manzoni); anche, più genericam., che ha relazione con la peste o con la pestilenza:...