Scrittore, nato a Firenze il 25 novembre 1904. Già condirettore della rivista Solaria, cessata nel 1934 ma che esercitò notevole influsso sulla giovane generazione letteraria, dal 1937 dirige, sempre in [...] del B. si distingue per la strenua facoltà di ridurre, con moto lento di analisi, quella vita irrazionale e subcosciente alla chiarezza logica e "classica" della coscienza, contaminando i modi sinuosi e introspettivi della recherche proustiana con un ...
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WEINER, Richard
Angelo Maria RIPELLINO
Poeta e prosatore boemo, nato a Písek il 6 novembre 1884 e morto a Praga il 3 gennaio 1937. I suoi primi libri ebbero tanto successo che egli fu considerato artista [...] nelle prose, Lítice (La megera, 1916), Netečný divák (Lo spettatore indolente, 1917), Škleb (Lo scherno, 1919). In W. il discorso (spesso registrazione del subcosciente) è sempre spinto al nonsenso, all'irrazionale; l'atmosfera è algida e desolata. ...
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PIOVENE, Guido
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Vicenza il 27 luglio 1907. Già critico dell'Ambrosiano e redattore di Pan, dal 1935 fa parte del Corriere della sera.
La narrativa del P., da Lettere [...] sia in forma epistolare, sia di diarî, di confessioni o demonici "esercizî spirituali" - dei protagonisti: come il loro subcosciente ha infatti bisogno, per giungere alla luce della coscienza, della prima persona; così lo scrittore si giova di quella ...
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WOOLF, Virginia
Mario Praz
Scrittrice inglese nata a Londra nel 1882, figlia del critico sir Leslie Stephen; sposatasi nel 1912 con Leonard Woolf col quale dirige una casa editoriale londinese (The [...] musicale che gli conferisce una qualità classica la quale lo distingue dai caotici balbettamenti di certe trascrizioni joyciane del subcosciente. I titoli stessi dei romanzi bandiscono il programma della W., che è quello di mostrare con una complessa ...
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WERFEL, Franz
Bonaventura Tecchi
Scrittore tedesco, nato a Praga il 10 settembre 1890; vive a Vienna.
Cominciò giovanissimo con libri di liriche (Weltfreund, 1911; Wir sind, 1913; Einander, 1915) e [...] Der Abituriententag, 1928, e nel citato Geschwister, W. diede prova del suo acume psicologico, indagante anche il subcosciente; e in Barbara, 1929, insieme con alcuni motivi autobiografici, toccò il tema della religione. Ché di tanti contrasti ...
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Scrittore russo (Mosca 1821 - Pietroburgo 1881). Frequentò a Pietroburgo la scuola militare d'ingegneria. Terminati gli studî nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Il [...] In Occidente, D. ha conosciuto momenti di grande fortuna. Ne è stato, in particolare, esaltato l'appello al subcosciente, alla dialettica dell'anima. Dall'immoralismo di Gide alle fantasie del surrealismo, all'esistenzialismo, una parte significativa ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] dei suoi saggi, i modi della sua scrittura: quell'aura rarefatta, a momenti surrealista, tra di memoria e di subcosciente (vene freudiane corrono per l'ermetismo), nella quale il Leopardi "retore" si mescola col Valéry teorico, quella lingua ibrida ...
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subcosciente
subcosciènte s. m. e agg. [comp. di sub- e cosciente]. – L’attività psichica che si svolge sotto la soglia della coscienza; è termine usato in passato dalle scuole psicologiche non psicanalitiche: la teoria, la sfera del s.; e...
sub-
[dal lat. sub, sub- «sotto»]. – Prefisso latino presente anche in molte voci italiane, nelle quali conserva il sign. fondamentale di «sotto» o assume valore attenuativo. Come prefisso di voci verbali, la forma originaria sub- si trova...