OSPEDALIERI
A. Luttrell
L'Ordine degli O. di s. Giovanni di Gerusalemme ebbe origine, probabilmente intorno al 1070, nella stessa Gerusalemme, come ospizio per pellegrini latini dipendente dai Benedettini [...] del luogo, che fondò la cappella in cambio del diritto di nomina del cappellano.Si conservano pochi dipinti sutavola direttamente riconducibili a una committenza degli O.: un esempio importante è costituito da un retablo in tredici scomparti ...
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PICTOR
I. Calabi Limentani
Pingere significava in latino dipingere, ma ancora prima ricamare con fili di diverso colore (Ernout-Meillet, Diction. étym. d. l. lat., Parigi 1960, ii, p. 508), quindi pictor [...] (usando solo colori di basso costo) e questo fu avvertito nelle opposte risoluzioni dei giuristi al caso di pittore che dipinge sutavola non sua (Dig., vi, 1, 23, 3; Gaius, ii, 77; Inst., ii, 33-34).
Ben pagati erano i ritrattisti: Plinio racconta ...
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NATURA MORTA
F. Eckstein
Questo termine fu usato, per un particolare genere di dipinti della pittura parietale romana, per primo da W. Helbig, che lo scelse a causa della grande affinità che questi [...] , disegnati minuziosamente, indicano la derivazione delle nature morte inserite nella sintassi della decorazione parietale da quadretti sutavola. Come già avvenne per gli altri generi di pittura pompeiana così anche qui l'affresco decorativo ha ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] le pitture di Polignoto nella Pinacoteca fossero sutavola e non su muro. Ma non sembra probabile che in con un procedimento analogo a quello usato, come abbiamo visto, in Oriente); su di esso era steso un tenue velo di calce che serviva a fissare i ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] della fondazione della città. Il dipinto venne per tre volte colpito dal fulmine senza risentirne mai danno, malgrado fosse dipinto sutavola. Al tempo di Plinio esisteva ancora. È uno di quei gruppi di tre figure così cari agli artisti della fine ...
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CORNICE
G. Matthiae
W. Ehlich
Architettura. - È la parte terminale di ogni costruzione; costituita da una serie di modanature progressivamente aggettanti assolve il compito di difendere le strutture [...] -80; P. Planat Enciclopédie de l'architecture, Parigi 1888-92.
(G. Matthiae)
La cornice applicata alla pittura. - La pittura greca sutavola, che dal 500 a. C. circa raggiunse un alto livello, portò con sé l'impiego della c. quale noi la intendiamo e ...
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EUPHRANOR (Εὐϕαράνωρ, Euphranor)
G. Bendinelli
Floriani Squarciapino
Artista greco del IV sec. a. C., ad un tempo pittore, scultore (nelle varie tecniche) e teorico dell'arte, avendo lasciato anche [...] Stoà Basìleios); 3) l'apoteosi di Teseo tra le personificazioni della Democrazia e del Popolo (Paus., i, 3, 3); 4) una pittura sutavola, a Efeso, con Ulisse che si finge pazzo per non partecipare alla guerra di Troia e aggioga un bove e un cavallo ...
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TEOFILO
S. B. Tosatti
Nome religioso del monaco autore del De diversis artibus o Diversarum artium schedula, uno dei più notevoli trattati tecnico-artistici (v.) medievali, il quale si presenta come [...] trattato, sembra significativa della ricezione dell'Antico.Ma T. è un artista: nel libro I, che tratta della pittura sutavola, libraria e murale, parla innanzitutto della resa coloristica. Come altri trattatisti, egli registra per prima cosa ciò che ...
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ENCAUSTO
M. Cagiano de Azevedo
Sistema di pittura con i colori mescolati alla cera e che quindi per essere usati devono venir liquefatti dal calore (v. enkaustès).
La letteratura sull'e. nell'antichità [...] acqua che consentiva di usare per la pittura un normale pennello. Questa tecnica fu certo adoperata per dipingere su tela e sutavola: qualche riserva invece va fatta sulla possibilità di usarla nell'affresco. Sembra, anzi, che tale tecnica esiga un ...
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GIULIA DOMNA (Iulia Domna)
R. Calza
D'origine siriaca, seconda moglie di Settimio Severo a cui andò sposa intorno al 185 d. C., madre di Caracalla e di Geta, imperatrice nel 193. Tra gli scrittori antichi, [...] (inv. 4298). Un'immagine di G. D., che si distacca stilisticamente dalle altre per i tratti più idealizzati, è la pittura sutavola di provenienza, forse, alessandrina dei Musei di Berlino: G. D. vi è effigiata insieme a Settimio Severo ed ai figli ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno comuni, ce ne sono altri in cui la sostituzione...