GIUFFRÈ, Antonino
Gaetano Bongiovanni
, Non si conoscono le date di nascita e di morte, né si hanno notizie sulla formazione artistica di questo pittore, probabilmente d'origine messinese, attivo in [...] è il dipinto - in origine un trittico, poi trasportato su tela - raffigurante la Visitazione tra i ss. Giuseppe e . 69) ha accostato a questo primo gruppo di dipinti la tavola con Abramo visitato dai tre angeli - già nella chiesa della Triade ...
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BORMIOLI, Aleramo
Luciano Segreto
Nacque ad Altare (Savona) il 6 dic. 1873 da Roberto e Enrichetta Bertolotti. Compì gli studi laureandosi presso la facoltà di giurisprudenza dell'università di Torino [...] alle produzioni artistiche tradizionali e agli articoli da tavola di uso comune, ad Altare si cominciarono a prima il B. era stato in qualche modo costretto ad accettare, su pressione dei sindacato fascista, la stipula del primo contratto di lavoro ...
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LUCA di Tommè
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore nativo di Siena, il cui nome compare per la prima volta intorno al 1356 nel Breve dell'arte de' pittori senesi (Milanesi; [...] pala fu in seguito attribuita dallo stesso critico a L. su base stilistica e, dopo la scoperta dell'iscrizione con la II, The Hague 1934, pp. 465-483; P. Bacci, Una tavola inedita e sconosciuta di L. di T. con alcuni ignorati documenti della sua ...
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LIBERATO da Rieti (Liberato di Benedetto)
Cristina Ranucci
Non si conosce l'anno di nascita di L., il cui nome accompagnato dalla qualifica di pittore e dall'indicazione del luogo di nascita, Rieti, [...] Perdute le opere eseguite per il Comune di Rieti e la tavola destinata alla chiesa di S. Nicola, solo l'affresco realizzato in cui versava la chiesa venne strappato dalla parete, trasportato su tela e quindi trasferito nel Museo civico di Rieti, dove ...
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LIBERI, Antonio (Antonio da Faenza, Antonio di Mazzone, Antonio Domenichi)
Vaima Gelli
Sono poche le notizie certe su questo pittore e architetto probabilmente originario di Faenza, attivo nella prima [...] e Giovanni Battista per la chiesa di S. Sperandia e lo Sposalizio della Vergine per la sagrestia di S. Esuperanzio. Lavorò quindi alla tavola con le Nozze mistiche di s. Caterina per la chiesa di S. Michele a Treia. Tra il 1526 e il 1530 la sua ...
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MACHILONE
Cristina Ranucci
Non sono note le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Spoleto e attivo almeno a partire dal 1230, anno in cui appose la sua firma subito dopo quella [...] , LXXI [1937], pp. 14-25) che per primo ha studiato la tavola, senza però ravvisare la presenza dell'iscrizione sul suppedaneo del trono della Vergine e ascrivendola su base stilistica e iconografica all'ambiente senese, la riconduce al decennio 1250 ...
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FAÀ DI BRUNO, Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alessandria il 4 genn. 1814, uno dei dodici figli (fra i quali anche Emilio, Giuseppe e Francesco si illustrarono in vari campi) di Lodovico, marchese [...] o le sue traduzioni di Orazio duravano spesso oltre gli orari su richiesta degli allievi, fra i quali si era costituito un piccolo Orazio (già Savona 1858), dedicata al Boselli; e da La tavola, di Cebete Tebano (già Savona 1862). Non sono invece ...
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DE FILIPPIS DELFICO, Melchiorre
Chiara Garzya Romano
Nacque a Teramo il 28 marzo 1825 (Aurini, 1952, p. 299) da Gregorio, conte di Longano, e da Marina Delfico, figlia unica di Orazio, un nipote del [...] in chiave umoristica della storia di Pompei, in 32 tavole.
Arguto commentatore d'ognì aspetto della vita del suo tempo prima opera al teatro Nuovo di Napoli, Il carceriere del 1793 su libretto del poeta Domenico Bolognese. La facile se non originale ...
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CALCEDONIUS (de Calcedoniis), Alessandro
Elpidio Mioni
Figlio di Lodovico, originario di Pesaro, fu un libraio itinerante e non risulta che abbia mai avuto una propria stamperia e bottega, ma si limitava [...] commercio nelle varie regioni d'Italia.
La prima notizia su di lui viene proprio da questa sua attività di commerciante di stampare tutte le opere di s. Tommaso d'Aquino "et la tavola sopra dette opere", le opere di Domenico de Flandra, di Giovanni ...
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MALAN, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Giovanni (oggi Luserna-San Giovanni), nelle Valli valdesi, il 5 genn. 1810 da Jean Michel, agricoltore, e da Jeanne Lantaret. Dal padre, educatore rigido [...] legazione prussiana. Da allora si impegnò, prima come tesoriere della Tavola valdese, poi come finanziatore in proprio, in un programma alimentando la polemica cattolica metteva a rischio gli equilibri su cui si reggeva la maggioranza di governo. Nel ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno comuni, ce ne sono altri in cui la sostituzione...