Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] attori contemporanei ‘all’italiana’ –, il toscano Cecchi si ribattezza napoletano e, all’inverso, il leccese Bene respira un toscano senza consolida il rapporto e/o il consumo di teatro. Se lo studio di chi guarda o l’impegno di chi fa teatro non sono ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
Problemi di definizione
Del liberalismo sono state date definizioni sensibilmente differenti, e, naturalmente, tali differenze corrispondono a modi diversi di concepire [...] specie di opere di bene, coattive o volontarie - di mezzi di studio, di tirocinio e di educazione aperti a tutti. [...] Ad uguale per il suo fine. Del resto, precisava il filosofo napoletano, "l'ideale liberale ha natura religiosa", e solo muovendo ...
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La regionalità nella lessicografia italiana
Carla Marello
Salvatore Claudio Sgroi
Cenni storici
Dall’Ottocento in poi il dizionario monolingue della lingua nazionale in Europa ha rivestito, almeno [...] da parte del GISCEL (Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione Linguistica), nato all’ un po’: guarda mo che pretese!, fine 12° sec.:
R. La Capria (napoletano) 1961 Ferito a morte:
(i) “Ma perché, mò i giapponesi debbono essere per ...
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Lavoro e culture sindacali nel Mezzogiorno
Gian Primo Cella
Vincenzo Fortunato
Modernizzazione, lavoro industriale, culture sindacali
Il termine modernizzazione è stato la parola chiave nei primi due [...] una fonte inconsueta, di norma trascurata dai non pochi studi meridionalistici che sono comparsi attorno a questi temi nel lungo ’esperienza dell’Alfasud a Pomigliano d’Arco, nell’hinterland napoletano, sul finire degli anni Sessanta. A tal fine la ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] nel suo significato e nei suoi effetti il quadro napoletano e meridionale. Né più legato alla realtà napoletana e ; Sicilia e Italia suburbicaria tra IV e VIII secolo, Atti del Convegno di studi (Catania 1989), a cura di S. Pricoco, F. Rizzo Nerva, T. ...
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Il senso dello stato
Alberto Tenenti
L'espressione che corrisponde al titolo di queste pagine ha un significato che si ritiene abbastanza preciso: quello di consapevolezza operante dell'interesse [...] ricordare la risposta data dal senato all'ambasciatore del sovrano napoletano il 10 settembre 1470: "Ad ognuno è noto quanto che non meno è obbligata la patria a procurar con ogni studio di conservar le facoltà ed i figliuoli dei cittadini suoi, ch ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] sfortunati anni spagnoli e completato durante l’esilio napoletano. Originariamente, prima dell’intervento ‘editoriale’ di in Murcia prima del 6 maggio 1584, giorno del suo battesimo. Studia diritto civile e canonico a Salamanca tra il 1600 e il 1606, ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] ». Ma è poi curioso che nel giudizio del critico napoletano venissero, per ragioni d'arte, la Zanitonella e soprattutto di Padova, la città di Corado e di Tifi. Gli echi dello Studio padovano: il Pomponazzi vi ha letto fino al 1509, il ricordo di ...
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Il Rinascimento. Magia e astrologia
Germana Ernst
Magia e astrologia
Il sapere magico e astrologico
All'inizio del 1586 la Bolla Coeli et terrae di Sisto V proclamava solennemente che l'uomo non può [...] per giungere alle soglie del XVIII sec., gli studi di Thorndike mostravano la diffusione e l'esuberante fioritura destinata a un ampio successo: la Magia naturalis del napoletano Giambattista Della Porta, che sarà pubblicata nella sua versione ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] del Settecento. Ancora nelle trattative relative al Concordato napoletano del 1748, il problema principale sollevato dalla parte regia .
14 Il fatto è stato posto in rilevo in un celebre studio di C. Dionisotti, Chierici e laici, in Id., Geografia e ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
monitore1
monitóre1 s. m. [dal lat. monĭtor -oris, der. di monere «ammonire, avvisare»; nel sign. 3, per influenza dell’ingl. monitor]. – 1. (f. -trice) a. ant. Ammonitore. b. L’istruttore ginnico che col gesto e la voce, opportunamente ampliata...