CASORATI, Felice
Giuseppe Marchiori
Figlio di Francesco, ufficiale dell'esercito, e di Carolina Borgarels, nacque a Novara il 4 dic. 1883. Dotato di un'acuta e vasta intelligenza e di multiformi interessi [...] famiglia, dal 1908 al 1911 il C. visse a Napoli, dove riprese a studiare dai gessi e dal vero, e dove dipinse Le vecchie (1909: Roma, Gall lavori i si era aggiunto, già nel periodo napoletano, un simbolismo di ispirazione secessionista e di carattere ...
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DE SANCTIS, Giuseppe
Rossella Leone
Figlio di Cesare, appassionato di arte e di teatro, e di Caterina, nacque a Napoli il 21 giugno 1858. Giuseppe Verdi, con il quale il padre era in rapporti di amicizia, [...] e con lo stesso Goupil. Questa esperienza di studio e lavoro all'estero sembra comunque confermata dallo stile 22 s., 49 n. 1, 177; D. Capecelatro Gaudioso, Ottocento napoletano..., Roma 1971, pp. 154 s.; Arte-Catalogo dell'Ottocento dei pittori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dalla circolazione del Decameron di Giovanni Boccaccio (1348) fino alla [...] rinnovato con la sua raccolta di 50 novelle.
Il Novellino napoletano (1474 ca.) è diviso in cinque decadi, divise in temi è ormai perduta nel disordine della nuova contemporaneità: lo studio della macrostruttura antologica, utile a formare il “libro” ...
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I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] pezzuola «fazzoletto da naso», toscano; capa «testa», napoletano; ecc.).
L’esemplificazione sarebbe in questo caso molto ampia nazionale e varietà regionali. Atti del convegno internazionale di studio (Trieste, 27-29 maggio 1975), Trieste, Lint, ...
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FARNESE, Giulia
Roberto Zapperi
La data di nascita non è nota, ma dovette cadere verso il 1475, visto che nel 1489 era dichiarata in un atto pubblico pubere e in grado di contrarre matrimonio.
Il padre [...] persino l'acquisto di un marito, il gentiluomo napoletano Giovanni Capece Bozzato, che Ludovico Canossa (cfr. -242, 248-262, che toglie ogni valore alle ricerche di G. Soranzo, Studi intorno a papa Alessandro VI (Borgia), Milano 1950, pp. 92-129; Id ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Personaggio flemmatico e solitario, Velázquez rifugge l’enfasi e il servilismo e segue [...] di Emmaus sorprendenti sono le analogie con lo stile del pittore napoletano Battistello o con l’olandese Ter Brugghen, attivo a Roma suo modello, la coppia reale riflessa dallo specchio, per studiarne le fattezze: tra un secondo il suo sguardo tornerà ...
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TARTAROTTI, Girolamo
Enrico Zucchi
TARTAROTTI, Girolamo. – Nacque a Rovereto il 2 gennaio 1706 da Francesco Antonio, giureconsulto, poi membro del Consiglio cittadino dei trentuno, e da Olimpia Camilla [...] sé un gruppo di giovani animati dalla stessa passione per gli studi critico-letterari, fondò l’Accademia dei Dodonei. Sempre nello stesso la pubblicazione, nel 1732, della lettera del napoletano Giuseppe Valletta In difesa della moderna filosofia, ...
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MONDO, Domenico
Mario Epifani
– Nacque a Capodrise, presso Caserta, il 12 maggio 1723 da Marco e da Irene Giannattasio. Il padre era un illustre letterato e giureconsulto; sono noti i suoi contatti [...] M. s’impone come uno dei più prolifici disegnatori del Settecento napoletano, al punto che la sua grafica ha incontrato il favore della disegni come opere fini a se stesse e non come semplici studi preliminari a un dipinto (Campanelli - Funel, p. 63). ...
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AMOROSO, Luigi
Denis Giva
Nacque a Napoli il 23 maggio 1886 da Nicola e Maria Mascoli. Laureato in matematica, fu professore di matematica finanziaria negli istituti superiori di commercio di Bari e [...] a coincidere per l'A. con la meccanica economica, ossia con lo studio delle relazioni tra le forze (psicologiche) in base alle quali si producono sono dedicati gli ultimi lavori dell'economista napoletano, sia con la nuova relazione istituita tra ...
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JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] entrò in contatto con la famiglia del banchiere svizzero-napoletano Oscar Meuricoffre, per il quale decorò la villa italiani viventi, Firenze 1889, pp. 247 s.; M.A. Pincitore, Nello studio dei fratelli Jerace, in Natura e arte, 15 apr. 1893, pp. 928 ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
monitore1
monitóre1 s. m. [dal lat. monĭtor -oris, der. di monere «ammonire, avvisare»; nel sign. 3, per influenza dell’ingl. monitor]. – 1. (f. -trice) a. ant. Ammonitore. b. L’istruttore ginnico che col gesto e la voce, opportunamente ampliata...