Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Guido Castelnuovo
Pietro Nastasi
Guido Castelnuovo è stato, insieme a Corrado Segre (1863-1924), e ai suoi allievi Federigo Enriques e Francesco Severi (1879-1961), il fondatore della scuola italiana [...] quantunque di geom.[etria] a più dimensioni nel senso che Ella la ha studiato non se ne parli. A Pavia vi è Bertini professore di geom.[etria] da Cremona per un suo allievo – il matematico napoletano Alfonso Del Re (1859-1921) –, Castelnuovo lo ...
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ARANGIO-RUIZ, Vincenzo
Mario Talamanca
Nacque a Napoli il 7 maggio 1884 da Gaetano, allora avvocato in quella città, e da Clementina Cavicchia, secondogenito di cinque fratelli e primo tra i figli maschi.
Dopo [...] breve tempo, preside della facoltà di giurisprudenza dell'ateneo napoletano. Nel 1945-46 fu chiamato ad insegnare, nell' di N. Bobbio, Roma 1985.
Sull'A.: M. Lauria, Presentazione, in Studi in onore di V. A.-R., I, Napoli 1952, pp. IX-XV; ...
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BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] nettamente distinta anch'essa, come quella di poeta napoletano (e come, più tardi, quella di in Rass. intern., III (1902), 9, pp. 175-181; A. Lalia Paternostro, in Studi drammatici, Napoli 1903, pp. 103-9; Nemi, R. B. in Francia, in Nuova ...
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COCCHI, Gioacchino (detto il Napoletano)
Raoul Meloncelli
Incerti sono la data e il luogo di nascita, avvenuta forse a Padova nel 1715 o nel 1720 (secondo quanto sostenuto dal Fétis), ma più probabilmente [...] l'ipotesi della sua nascita partenopea. Probabilmente studiò nel conservatorio di S. Maria di Loreto dello stesso anno che Diego Tufarelli, primo impresario del glorioso teatro napoletano, inviò alle autorità locali: "che li maestri di cappella non ...
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DE TONI, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Venezia il 2 genn. 1864 da Antonio e da Elena Pasini; compiuti i suoi primi studi a Venezia, si laureò a Padova in scienze naturali con [...] e di tre collezioni di Alghe: quelle del golfo napoletano, del bacino mediterraneo e di acqua dolce.
Il D vita e delle opere di Leonardo da Vinci e a questo studio presto aggiunse quello su altri fondatori della ricerca naturalistica in Italia ...
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CORNELIO, Tommaso
Vittor Ivo Comparato
Nato a Rovito, nei pressi di Cosenza, nel 1614, il C. fu uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica del XVII secolo nell'area meridionale. Della sua giovinezza [...] Pozzo, 30 luglio 1647). Nell'aprile 1648 tornò a Roma e riprese gli studi. Il 24 ottobre inviava infatti al Severino la prima opera stampata, con la e all'insegnamento. Al primo periodo napoletano appartiene un anonimo Discorso dell'eclissi, che ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] forme diatopicamente marcate (come, per es., il napoletano magnosa, il fiorentino fioretto, ecc., per 129 (1a ed. 2006).
Corbucci, Gloria (2008), La lingua della moda, «Studi di glottodidattica» 2, pp. 37-51.
Danelli, Irene (2005) Lessico della ...
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D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] della campagna napoletana e romana a coltivare i prediletti studi umanistici.
Contemporaneamente intensificò gli scambi culturali che già da tempo intratteneva con gli esponenti più in vista dell'umanesimo napoletano e romano. A Napoli il Pontano, il ...
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FADDA, Carlo
Pasquale Marottoli
Nacque a Cagliari il 4 nov. 1853. Il padre, Antonio, era avvocato, uno dei più forti civilisti e dei primi professionisti della città. Nella città natale si svolse in [...] in contraddittorio con altri celebrati maestri dell'ateneo napoletano, E. Gianturco, A. Marghieri, e per 561 s.; M. Lauria, in Labeo, I (1955), pp. 129 s., e poi in Studii e ricordi, Napoli 1983, pp. 743 s.; F. Maroi, in Temi emiliani, VIII (1931 ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] è stato quasi sempre postsincronizzato, cioè doppiato in studio, ora dai medesimi attori del film ora da anno rappresentate nelle loro forme meno ibridate e stereotipate, come il napoletano, da L’amore molesto (1995) di Mario Martone, a Gomorra ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
monitore1
monitóre1 s. m. [dal lat. monĭtor -oris, der. di monere «ammonire, avvisare»; nel sign. 3, per influenza dell’ingl. monitor]. – 1. (f. -trice) a. ant. Ammonitore. b. L’istruttore ginnico che col gesto e la voce, opportunamente ampliata...