DE MATTEIS, Paolo
Paola Santucci
Figlio di Decio e di Lucrezia Orico, nacque nella piana del Cilento (secondo G. De Crescenzo, Diz. stor. biogr. d. ill. salernitani, Salerno 19373 p. 155: Piano di Orria, [...] , il D. continuò ad inviare dipinti in Puglia e nel Napoletano; nel 1721 eseguì l'Apparizione dell'Immacolata a s. Bruno per P. D. nelle collezioni del Museo popolare a Poznan), in Studia Muzealne (Studi museali), 1971, 9, pp. 95-103; F. Rossi, ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] comune e anche nei dialetti (si pensi, per il napoletano letterario, a Lo cunto de li cunti, titolo della SintAnt. La sintassi dell’italiano antico. Atti del Convegno internazionale di studi (Roma, 18-21 settembre 2002), a cura di M. Dardano ...
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TUTINI, Camillo
Silvana D'Alessio
Nacque a Napoli nel 1594, da Angela Salerno, mentre non è noto il nome di suo padre. La famiglia paterna era originaria di Sant’Angelo a Fasanella, nel Cilento.
Il [...] insista molto sul ruolo deleterio del Guisa nel contesto napoletano come una delle cause che avevano portato al fallimento di scritture di Santo Officio, ms. XI AA 22, cc.138r-141v; De studio neapolitano, ms. Branc. III C 12, cc. 124r-127r; di Carlo ...
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Con speciale riferimento all’Europa medievale romanza, si indica con il nome di scripta il sistema, diverso da una zona all’altra, con cui si rende nella scrittura la lingua: tali forme di realizzazione [...] e a sud, pare diversa da quella della Toscana.
Lo studio delle varietà medievali toscane inizia già alla fine dell’Ottocento e ha esistenza di specificità autonome di fronte alla pressione del napoletano e, sullo sfondo, del toscano.
Nonostante la ...
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MARTUCCI, Giuseppe
Antonio Rostagno
– Nacque a Capua il 6 genn. 1856, primogenito di Gaetano e di Orsola Martucciello.
Il M. e la sorella Teresa, nata nel 1857, ricevettero i primi rudimenti musicali [...] ; entrò anche in contatto con P. Clausetti, rappresentante napoletano di Ricordi.
L’11 e il 18 apr. 1875 .: un nuovo genere musicale sulla via del decadentismo italiano, in Napoli musicalissima. Studi in onore… di R. Di Benedetto, a cura di E. Careri ...
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DAL SOLE, Giovan Gioseffo
Rossella Vodret Adamo
Nacque a Bologna il 10 dic. 1654 dal pittore Antonio Maria e da Susanna de' CastelImi in una "onesta famiglia e cittadinesca" (Zanotti, 1739, p. 290).
Antonio [...] pesante carico familiare, riuscì a non venir meno "allo studio e alla diligenza di pittore", intensificando anzi la sua attività personalmente il dipinto per poter vedere le opere del pittore napoletano che erano in loro possesso.
Nell'anno 1716, l' ...
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MODUGNO, Domenico
Riccardo D'anna
– Nacque a Polignano a Mare (Bari), il 9 genn. 1928, da Vito Cosimo e Pasqua Lo Russo.
Il padre aveva trovato un lavoro stabile solo in età matura, divenendo capoguardia [...] affermò più volte – si considerava pugliese di nascita, siciliano d'amore e napoletano d'adozione.
D'indole irrequieta, impulsiva, vulcanica, il giovane M. studiò svogliatamente da ragioniere in una scuola di Brindisi e, già compreso nel sogno ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] -120; Id., Ilpensiero filosofico di A. C., in Arch. di storia della filosofia italiana, VI(1937), 2, p. 158-186; L. Pareyson, Studi sull'esistenzialismo, Firenze 1943, pp. 293-432; M. F. Sciacca, Il secolo XX, II, Milano 1947, pp. 612-630, 873-876; E ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ennio De Giorgi
Carlo Sbordone
Ennio De Giorgi è stato uno dei più geniali matematici italiani del 20° secolo. Nel 1956, a soli ventotto anni, nell’articolo Sull’analiticità delle estremali degli integrali [...] che lo portò alla laurea nel 1950, a una borsa di studio presso l’IAC (Istituto per le Applicazioni del Calcolo) e al Stampacchia (1922-1978), altro grande esponente della matematica italiana, napoletano, allievo di Caccioppoli e C. Miranda, uno dei ...
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DELLA BELLA, Stefano
Anna Forlani Tempesti
Figlio di Francesco, scultore, scolaro del Giambologna, nacque a Firenze nel 1610: fu incisore e disegnatore, e si dedicò solo saltuariamente alla pittura. [...] per poi vedere una eccezionale crescita dopo il 1970, sia con studi monografici (Massar, Viatte, Forlani Tempesti), sia con una fitta i fiamminghi e, fra gli operosi in Toscana, Filippo Napoletano e Agostino Tassi. I suoi maestri, i pittori Vanni ...
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non ti disunire loc. aforistica Invito a non perdere la propria unità e saldezza interiore. ◆ Di quel categorico «non ti disunire» (già un tormentone per cinefili) Capuano (quello vero) specifica che era una frase usata nel calcio, niente a...
monitore1
monitóre1 s. m. [dal lat. monĭtor -oris, der. di monere «ammonire, avvisare»; nel sign. 3, per influenza dell’ingl. monitor]. – 1. (f. -trice) a. ant. Ammonitore. b. L’istruttore ginnico che col gesto e la voce, opportunamente ampliata...