Matematico e fisico (Borgo San Sepolcro 1600 - Pisa 1635). Allievo e amico di Galilei, fornì importanti contributi nell'ambito dello studio della fisica.
Vita
Allievo a Pisadi B. Castelli presso la cattedra [...] delle corde; studiò le variazioni di volume che subiscono le soluzioni nel congelarsi; eseguì misure sulla resistenza che l'acqua offre al moto in essa d'un solido. Dei suoi scritti si ha a stampa la sola prolusione tenuta a Pisa ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] , in particolare pp. 398-401, 429-436, 451-455; S. Bucciarelli, A. M. e la filosofia naturale, tesi di laurea, Università degli StudidiPisa, a.a. 1982-83; A. Robinet, G.W. Leibniz iter Italicum:… la dynamique de la République des lettres, Firenze ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] delle sue critiche furono seguite, invece, dalle stroncature di Giorgio Coresio e Vincenzio di Grazia (rispettivamente lettore di greco e professore di filosofia allo StudiodiPisa), e da quelle di Lodovico Delle Colombe a Firenze. Castelli, allora ...
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BENEDETTI, Giovanni Battista
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1530; "patrizio veneto" si qualificò in alcuni scritti. Secondo il Bordiga (pp. 587 s.), non sarebbe, tuttavia, possibile [...] al 1588. Le idee del B. sarebbero state, invece, accolte da I. Mazzoni, lettore di filosofia nello studiodiPisa e maestro dei Galilei, il quale gli avrebbe dato atto di avere diniostrato che non è vero "corpora, cadem specie et figura praedita, per ...
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FANTONI, Filippo
Antonella Pagano
Figlio di Romolo, proveniente da nobile famiglia, nacque presumibilmente intorno al 1530 a Firenze, come attesta l'appellativo di "Florentinus" sempre presente accanto [...] , secondo Paoli, è al F. che Galilei allude quando, nella lettera del 1615 alla granduchessa Cristina di Lorena, riferisce di un "Matematico passato dello StudiodiPisa" che in tarda età prese ad analizzare la teoria copernicana con l'intento ...
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Matematico (Cremona 1671 - Pisa 1742). Vestì l'abito dei camaldolesi e fu anche lettore di filosofia, e poi di teologia, a Firenze (1694-1700); quindi professore di filosofia (1700) e di matematica (1714) [...] nell'università diPisa. È conosciuto particolarmente per le opere di matematica nelle quali, tra l'altro, divulgò i metodi infinitesimali di Leibniz e Newton, studiò le curve piane dette rodonee e le loro analoghe sulla sfera, chiamate clelie. Si ...
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CIANI, Edgardo
Antonio Siconolfi
Nacque a Rocca San Casciano (Forlì) il 7 ott. 1864 da Federigo e Clorinda Mengozzi e frequentò le scuole tecniche di Forlì; grazie ad una borsa distudio si iscrisse [...] e fu allievo della Scuola normale superiore diPisa. Studiò con brillanti risultati matematica e, ancora prima di laurearsi, divenne assistente di A. Nardi Dei; conseguì la laurea nel dicembre 1886 sotto la guida di R. De Paolis, uno degli allievi ...
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Matematico italiano (Pisa 1845 - ivi 1918). Alunno della Scuola normale superiore diPisa (1860-64), vi ebbe maestri O. Mossotti ed E. Betti. Prof. prima di geodesia e poi di analisi nell'univ. diPisa [...] l'attività scientifica del D. fu dedicata alla geometria differenziale (studio delle superfici con un sistema di linee di curvatura piane o sferiche, e delle rappresentazioni geografiche di una superficie sopra un'altra). In un secondo più importante ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] la cui esecuzione fu interrotta dalla morte di Giuliano de' Medici. Al servizio di Firenze studiò, a fini strategici, un progetto per la deviazione dell'Arno a monte diPisa, che ebbe il caloroso appoggio di N. Machiavelli, ma che, troppo costoso per ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...
biorisanamento s. m. Tecnologia che impiega l’azione di organismi naturali o modificati geneticamente, capaci di neutralizzare le sostanze inquinanti o di trasformarle in altre non nocive attraverso processi aerobici o anaerobici, al fine di...