La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] popolarismi in un patriota siciliano della seconda metà dell’Ottocento, «Studidi lessicografia italiana», 2001, pp. 227-284.
D. Ragazzini, e politica da De Sanctis a Gentile, Nistri-Lischi, Pisa 1981.
A. Santoni Rugiu, Chiarissimi e magnifici. Il ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] Marco & Loporcaro, Michele (1999), Geminate distintive in posizione iniziale: uno studio percettivo sul dialetto di Altamura (Bari), «Annali della Scuola Normale Superiore diPisa» s. 4a, 4, pp. 305-322.
Bertinetto, Pier Marco & Loporcaro ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] di lettori e delle pratiche di lettura e distudio (si pensi già solo alla nascita di università e distudia cura di), Pratiche di scrittura e pratiche di lettura nell'Europa moderna, in "Annali della Scuola Normale Superiore diPisa", classe di ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] (o latino), lingua artificiale che si impara nel corso di lunghi anni distudio (De vulgari eloquentia I, i, 2-3). Dante maestro Biduino costruì per il giudice Giratto nel Camposanto monumentale diPisa, risalente al 1174-1176 (Stussi 1997: 150-152; ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] )
(62) questo conte Ugolino fue huomo di così fatta maniera, ch’elli facea morire il popolo diPisadi fame (Cronica fiorentina, in TF 1926: I dialetti italiani settentrionali nel panorama romanzo. Studidi sintassi e morfologia, Roma, Bulzoni, pp. ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] All’inizio del Cinquecento risiedevano a Norimberga molti toscani diPisa e Firenze, che ospitavano anche giovani compatrioti per stampa nella produzione e diffusione di manuali di lingua. Poiché erano gli stranieri a studiare l’italiano, è naturale ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] con il concilio diPisa. Anche in questa occasione poté sottrarsi ad una presa di posizione precisa perché la l'A. a Roma. L'anno successivo fu dedicato in gran parte agli studi per la riforma interna dei vari Settori della Curia romana e l'A. ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] secoli XI e XV nelle documentazioni commerciali diPisa, Genova e Venezia, nonché nelle Studi su D’Annunzio. Seminario distudio (23-25 novembre 1988), Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Chieti, Istituto di filologia moderna, a cura di ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] che ha conseguito e si appartiene al rettore dello Studiodi Firenze da ora innanzi si appartenga e sia pienamente della Crusca, in Discorsi di lingua e letteratura per Teresa Poggi Salani, a cura di N. Maraschio & A. Nesi, Pisa, Pacini, pp. 183- ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] , Edoardo (2008), Language: a computational system or a natural tool?, in Diachronica et Synchronica. Studi in onore di Anna Giacalone Ramat, a cura di R. Lazzeroni et al., Pisa, ETS, pp. 511-536.
Terracini, Benvenuto (1922), La varietà del parlare ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...
biorisanamento s. m. Tecnologia che impiega l’azione di organismi naturali o modificati geneticamente, capaci di neutralizzare le sostanze inquinanti o di trasformarle in altre non nocive attraverso processi aerobici o anaerobici, al fine di...