ARIOSTO, Virginio
Mario Quattrucci
Secondo figlio naturale di Ludovico, avuto da una Ursolina domestica nella casa Ariosto, nacque a Ferrara nel 1509. Ancora adolescente seguì il padre in Garfagnana [...] Ariosto..., in Giorn. stor. d. letter. ital., LXXVIII (1921), p. 216; L. D'Orsi, Gli Studenti di Ludovico Ariosto. Studio critico, Padova 1929; M. Catalano, Vita di Ludovico Ariosto, Genève 1930-31, I, pp. 176, 295, 365, 389 s., ssi, 60 s, passim; II ...
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Erudito, greco di Calabria (sec. 14º), allievo di Barlaam Calabro. Nell'inverno 1358-59 conobbe a Padova Petrarca; nel 1360 Boccaccio lo chiamò a Firenze presso lo Studio, dove, primo maestro pubblico [...] 1363), con l'intento tra l'altro di raccogliere manoscritti greci, morì per naufragio nel viaggio di ritorno (estate del 1365 o dell'anno successivo). Recenti studî, individuando tra l'altro codici di Omero e di Euripide, trascritti e commentati da L ...
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Poeta (Campomaggiore, Trento, 1814 - Roma 1884). La sua opera Edmenegarda ha segnato una data importantissima nella storia della poesia italiana dell'Ottocento. Essa è la prima testimonianza del nuovo [...] alcune delle loro più notabili espressioni.
Vita
Studiò prima a Trento, poi legge a Padova, ma non arrivò alla laurea. Cominciò 1871 a Roma, dove ebbe la direzione dell'Istituto superiore di magistero; nel 1876 fu nominato senatore. A Roma visse gli ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (Granada 1503 - Madrid 1575). È una delle figure più eminenti della cultura spagnola del sec. 16º, perfetta incarnazione dell'aristocratico rinascimentale, soldato e uomo [...] 'esercito che vinse a Pavia; e a Padova, Bologna, Roma rinsaldò la propria cultura filosofica studi umanistici. Ambasciatore a Venezia (1539-1547), rappresentante di Carlo V al Concilio di Trento (1545), ambasciatore a Roma dal 1547, governatore di ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] Padova, Roma, Firenze) tra il 1486 e il 1492, dove conobbe tra gli altri Pico della Mirandola e M. Ficino e maturò il proprio amore per il mondo antico. Tornato in Francia, insegnò nel collegio del card. Lemoine: qui iniziò lo studio e il commento di ...
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Umanista tedesco (Eichstätt 1470 - Norimberga 1530). Studiò in Italia, soprattutto a Padova e a Pavia. Stabilitosi a Norimberga nel 1497, fu incaricato di numerose missioni diplomatiche; per i comuni interessi [...] distudio godette dell'amicizia dell'imperatore Massimiliano. Amico di A. Dürer, che lo ritrasse più volte, e di J. Reuchlin, fece della sua casa un centro di riunione di umanisti e artisti, sul modello di quelli da lui conosciuti in Italia. Dapprima ...
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Umanista (n. Costantinopoli 1453 - m. annegato nel fiume Cecina 1500); studiò lettere forse a Venezia e a Padova; nel 1470 entrò nella vita militare e come soldato vagabondò per circa dieci anni; nel 1480 [...] . Trasferitosi a Firenze (1491-92), polemizzò aspramente col Poliziano in una serie di epigrammi latini; ripresa (1494) la vita di soldato, militò con le truppe del principe di Salerno; tornò nel 1496 a Firenze ove l'anno dopo sposò la poetessa ...
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Filologo classico (Cuneo 1892 - Muzzano 1961), prof. di letteratura latina (dal 1928) nelle univ. di Cagliari, Padova, Bologna e infine Torino; socio nazionale dei Lincei (1954). Autore di importanti studî [...] , 1927; l'Arte poetica di Orazio, 1930; il De poetis di Svetonio, 1944; il trattato Del Sublime, 1947) e di un'ampia Storia della letteratura latina (2 voll., 1949-52). Particolarmente significativo il suo contributo allo studio dell'estetica antica. ...
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Umanista ungherese (n. in Croazia 1434 - m. Medvedgrad, Zagabria, 1472). Studiò a Ferrara sotto Guarino Veronese, poi (1454) a Padova. Laureatosi nel 1458 e tornato in patria, ebbe nel 1459 il vescovato [...] contro i Turchi. Dopo il ritorno in Ungheria, partecipò a una congiura contro il re, che fu scoperta; G. tentò allora di abbandonare il paese, ma morì durante la fuga. Lasciò eleganti poesie latine: epigrammi, elegie (tra cui celebre una ad Andrea ...
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Scrittore albanese (Gur të Hasit, sangiaccato di Dukagjini, 1630 - Skoplje 1688). Studiò a Roma nel Collegio di Propaganda Fide. Vescovo cattolico di Scutari nel 1656, arcivescovo di Scopia (Skoplje) e [...] Serbia, pubblicò nel 1685 a Padova l'opera Cuneus Prophetarum de Christo Salvatore Mundi, in albanese e in italiano, dando il primo notevole esempio di prosa letteraria albanese. L'opera ebbe altre due ristampe: una nel 1691 e l'altra, col titolo L ...
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trucco e parrucco (Trucco e Parrucco, trucco-parrucco) loc. s.le m. inv. 1. Nel mondo dello spettacolo, l’insieme delle operazioni di cura dell’aspetto, e in particolare il trucco e l’acconciatura di modelle e modelli, attrici e attori ecc.;...
etereo1
etèreo1 (ant. etèrio) agg. [dal lat. aethereus, variante di aetherius, gr. αἰϑέριος]. – 1. a. Dell’etere, secondo la concezione degli antichi (v. etere1): sostanza e., materia e.; la regione e.; negli spazî eterei. b. poet. Del cielo:...