Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] , egli poté senz'altro partecipare alle attività di una scuola biblica già esistente, svolgendo un ruolo indubbiamente importante nell'incremento dei suoi curricula di studio; tuttavia, il carattere religioso dell'istituzione la faceva dipendere dall ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] vero Dio, quasi Platone fosse assimilabile ai profeti biblici. Ne consegue che il filosofare consiste, per Eusebio von Caesarea, München 1965; decisivi, come si dirà, gli studi di M. Simonetti, Teologia alessandrina e teologia asiatica al concilio ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] II Re, 20, 11, Giobbe, 9, 6, o di altri passi biblici, Zúñiga aveva un terreno ben duro da dissodare. Nel 1615 il cardinal Roberto e gli inquisitori del Santo a Padova, Padova, Centro Studi Antoniani, 1993.
Rashdall 1936: Rashdall, Hastings, The ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] di Francesco Conforti e si dedicò a una lettura attenta dei testi biblici e dei Padri della Chiesa, dalla quale fin da subito emerse un punto di svolta di tutto il suo percorso di studio e di pensiero. Il sensismo dell’abate francese, insieme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] integrando congiunzionismo, richiami a passi biblici e scritturali, calcoli numerologici di in Girolamo Cardano. Le opere, le fonti, la vita, Atti del Convegno internazionale di studi, Milano (11-13 dicembre 1997), a cura di M. Baldi, G. Canziani, ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] maestro, di una guida: sono necessari l'insegnamento e lo studio.
L'uomo ha bisogno dell'educazione per elevarsi dallo stato animale è ciò che rende l'uomo simile a Dio. Così, nella frase biblica "facciamo l'uomo a nostra immagine" (Genesi 1, 27), l ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] in cui M. esorta Federico II affinché favorisca lo studio delle scienze e perché si possano svolgere disputationes con di Federico II e di M. che discutevano insieme alcuni passi biblici.
Fu così che M., commentando Osea 14, 10, sottolineò che ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] lesse soprattutto la Bibbia e Agostino, proseguì gli studi filosofici e, ordinato sacerdote (1507), iniziò quelli a condurre polemiche dottrinali e dispute accademiche, a scrivere commentari biblici (da ricordare le Operationes in Psalmos, 1519-21, ...
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BERTINI, Giovanni Maria
Virginia Cappelletti
Nacque a Pancalieri (Torino) il 3 ag. 1818, da Giovanni Battista, agiato proprietario, e da Rosa Ruscazio. Intorno al 1827 si trasferì con la famiglia a [...] religioso, fondato su una scelta di brani biblici ed evangelici, mentre sostenne che la filosofia Arch. della cultura ital., I, 3 (1939), pp. 291-312; G. Bianchi, Contrib. allo studio di G. M. B., in Riv. di filos. neo-scolastica, XXX, 2 (1938), pp. ...
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BIGLIA, Andrea (Andrea da Milano, Andrea de Biliis)
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Figlio di Pietro, di famiglia legata al servizio dei Visconti (un suo parente, Giovanni, era castellano di Pavia nel 1440), nacque verso il 1395 [...] di fama mondana, una colpevole trascuratezza della cultura biblica (e qui l'accusa è ovviamente falsa), la . Muratori, in Rer. Italic. Script., XIX, pp. 3-5 -, gli studi sul B. sono stati completamente rinnovati da R. Sabbadini,A. B. (milanese), ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...