GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] vita. Si raccoglie, cala nel santuario della sua coscienza, e ode temibile la voce di Dio. Era già forte di studîbiblici - confesserà di dovere alla Bibbia quasi unicamente la sua "sittliche Bildung" - ed era anima religiosa per natura, benché s ...
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Antico Oriente e Islām - L'antico Oriente non ha conosciuto la biografia, almeno nel senso rigoroso del termine. Cronache di re egiziani e assiri, e ancor più iscrizioni sepolcrali od onorarie di sovrani [...] " di tutti gli "intellettuali senza Dio", e che tuttora rimane, anche all'infuori del suo interesse per la storia degli studîbiblici, uno dei documenti umani più espressivi di quell'epoca; il Voltaire del Lanson, dove la solidità della dottrina è ...
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MONACO di Baviera (ted. München; fr. Munich; anticamente ad Monacos "zu den Mönchen": un piccolo monaco "das Münchner Kindl" è lo stemma della città; A. T., 56-57)
Hans MOHLE
Karl SCHOTTENLOHER
Elio [...] la storia dinastica della Baviera, con oltre 70.000 volumi; la Bibliothek des Benediktinerstiftes St. Bonifaz, per gli studîbiblici e di storia della chiesa, con oltre 100.000 volumi e alcuni interessanti manoscritti; la Klosterbibliothek St. Anna ...
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. Definizione e limiti. - Si dà il nome di assiriologia a una scienza che studia la storia e la cultura di due antichi paesi dell'Asia occidentale: l'Assiria e la Babilonia. A tale soggetto possono riunirsi [...] legge nella pronunzia persiana i nomi dei tre sovrani accennati. Lo studio del Grotefend, capolavoro di logica e d'intuizione, fu accolto con tra i documenti assiri più interessanti per gli studîbiblici, e cominciarono già dopo il 1870 a richiamare ...
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Il problema della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento della catechesi (v. catechismo; IX, p. 439) sia dal punto di vista metodologico sia per quanto riguarda il contenuto, cioè il modo di considerare [...] dal contenuto stesso del messaggio cristiano. Diviene perciò sempre più intimo e sensibile l'influsso degli studîbiblici, teologici e liturgici del movimento catechistico; una notevole e spesso assai valida produzione scientifica su particolari ...
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Nacque in Venezia il 6 settembre 1625 da Gianfrancesco e da Lucrezia Leoni; terminati gli studî di filosofia e giurisprudenza a Padova, seguì Alvise Contarini, a Münster. Tornato a Venezia fu eletto Savio [...] delle lingue semitiche, sia per preparare missionarî all'Oriente, sia per addestrare i seminaristi negli studîbiblici; volle inoltre la filosofia condotta sui testi originali di Aristotele, la storia ecclesiastica sul metodo del Baronio e dello ...
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Medico nato il 19 marzo 1684 a Sauve (Languedoc); fece i suoi studî all'università di Montpellier, dove conseguì il dottorato il 25 gennaio 1703. Chiamato nel 1717 a Montpellier si segnalò nel combattere [...] postuma dal Lorry. Morì il 5 maggio 1766.
Ma più che nel campo medico, l'A. è famoso in quello degli studîbiblici, grazie alla pubblicazione delle Conjectures sur les mémoires dont il parait que Moïse s'est servi pour composer le livre de la Genèse ...
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SUHARD, Emmanuel
Ecclesiastico, nato il 5 aprile 1874 a Brains-sur-les-Marches, Mayenne, morto il 30 maggio 1949 a Parigi. Compiuti gli studî all'Univ. Gregoriana (1896-98), fu ordinato sacerdote il [...] cfr. Civiltà Cattolica, 1948, II, 27 marzo, pp. 79-81) inviata al S. dalla Pontificia Commissione per gli studîbiblici - per rispondere agli interrogativi posti dall'episcopato e dal clero francese - intorno alle questioni delle fonti del Pentateuco ...
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Biblista e semitista tedesco, nato a Northeim (Hannover) il 1° settembre 1887. Ha studiato alle università di Gottinga e di Berlino; dal 1922 è professore di scienze antico testamentarie all'università [...] di Halle.
Oltre a fondamentali studîbiblici (Hexateuch-Synopse, Lipsia 1922; Einleitung in das Alte Testament, unter Einschluss der Apokryphen und Pseudepigraphen, 2ª ed. Tubinga 1956; aggiunte critiche e correzioni a R. Kittel, Biblia Hebraica, 7ª ...
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Storico e filologo (Hameln 1844 - Gottinga 1918), professore a Greifswald, Halle, Marburgo, Gottinga. La sua opera abbracciò insieme gli studîbiblici (Antico e Nuovo Testamento) e arabistici. Nel campo [...] vetero-testamentario, sviluppando la teoria di Graf, affermò l'origine tarda, esilica e postesilica, della legislazione sacra ebraica, il carattere composito del Pentateuco e dei libri storici della Bibbia, ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...