Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] degli E. non dispone, come fonte, che del racconto biblico, per cui la critica non parla di fondamenti storici, Bari, Oria, Venosa, Roma e Lucca. Dall’Italia lo studio del Talmūd sembra essersi propagato nella Germania renana. Il predominio ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] Reimarus più il metodo che le conclusioni e, in particolare, negava la possibilità di fondare sulla "storicità" degli scritti biblici la "verità" del cristianesimo. Ne scaturì una violenta polemica, che da parte di L. produsse Eine Duplik (1778), con ...
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Pittore e incisore (Chamagne, Toul, 1600 - Roma 1682). Fu tra i più grandi iniziatori della pittura di paesaggio, in particolare del genere del 'paesaggio classico'. Le opere di L., che fu particolarmente [...] dell'acquaforte. Dopo un breve soggiorno a Napoli, dove ebbe modo di studiare con l'incisore e paesaggista tedesco G. Wals, si recò in Lorena architetture e piccole figure che rivelano soggetti biblici e mitologici, in una natura sovranamente calma ...
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Teologo (Ackow 1585 - Lovanio 1638), da cui prende nome il giansenismo. Studiò a Utrecht e Lovanio, dove erano ancora vivaci le controversie suscitate da M. Baio, e subì l'influsso di Giacomo Janson (Iansonius), [...] de Hauranne, che seguì a Parigi (1604, per continuare gli studî alla Sorbona) e presso il quale visse a Parigi e a Baiona sotto il nome di Alessandro Patrizio Armacano, alcuni commenti biblici (Tetrateuchus, 1639; Pentateuchus, 1641; Analecta, 1644 ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] della poesia epica, che attinge prevalentemente ad argomenti biblici o della storia nazionale, con o senza oltre ad architetti paesaggisti come West 8 (A. Geuze, P. van Beek) e Studio I.S. (W. Diekema, A. Bousema).
Dei maestri fiamminghi che nel 15° ...
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Scienza che studia il pianeta Terra con riferimento alla sua composizione, alla sua struttura e configurazione, alla sua superficie e ai processi che vi operano, cercando di giungere alla conoscenza dell’evoluzione [...] spinge indietro fino alle origini del pianeta. Questo fa sì che lo studio della Terra con i metodi propri della g. inizi solo da quando da errate o troppo letterali interpretazioni dei testi biblici o delle opere di Aristotele. Larga diffusione ebbe ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] trium linguarum (polacco-lituano-latino), una grammatica e uno studio sui dialetti lituani; negli stessi anni, nel Ducato di Prussia opera nell’emigrazione: B. Brazdžionis, ricco di accenti biblici e profetici; A. Miškinis, cantore di temi nazionali ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] l’idea di persona. Particolarmente importanti, in tal senso, sono gli studi di M. Griaule, G. Dieterlen e G. Calame-Griaule sui Dogon cosiddetta prosopologica, che lo vuole derivato dall’esegesi biblica dei Padri, rivolta talora a individuare la p. ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] . Meini, che lo condusse a termine. Nell'ambito degli studî etnografici, si distinse con la raccolta dei Canti popolari toscani presente e dell'avvenire (2 tomi, 1968-81), Racconti biblici e Meditazioni sui Vangeli (1970), I santi Evangeli. Col ...
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Poeta tedesco (Glogau, Slesia, 1616 - ivi 1664); per la poliedricità della sua produzione (fu infatti lirico, epigrammatico, innografo, soprattutto drammaturgo), è l'autore più significativo dell'epoca [...] e, poco dopo, anche di madre, riuscì a compiere buoni studî umanistici, da ultimo nel ginnasio di Danzica. Nel 1636 entrò al della guerra.
Opere
Iniziò, in latino, con due poemetti biblici, Herodis furiae et Rachelis lachrymae (1634) e Dei vindicis ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...