ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] Viscontei: i due eserciti rimasero inerti, controllandosi a vicenda, l'uno al di qua, l'altro al di là del Parma.
In realtà erano destinati ad avere sviluppi di vasta portata nella organizzazione delle future strutture politico-amministrative dello " ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] di produrre in poche centinaia di migliaia di anni una strutturadi stupefacente complessità come l'occhio di un mammifero. Da un punto di a controllo empirico. Toccò a Hertz il compito di trovare una prima risposta. Se si trattava di particelle che ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] sotto stretto controllo la leadership politica di Rutelli, contribuendo a indebolire il già instabile esecutivo di Prodi, intransigentismo offrendo un «modello di coesione di una società organica, in cui la struttura gerarchica è motivata [...] in ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] ingegneri idraulici (1863), o come la Scuola per ingegneri di Palermo, istituita appena si ebbe il controllo della Sicilia (ma aperta nel 1866), seguita in varie città dell’isola da altre strutture «speciali», come l’Istituto d’arti e mestieri creato ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] testimone di quel momento:
«il primo riguardava il giudizio da dare sulla democrazia politica, intesa come controllo del singoli a «fondare la struttura costituzionale dello stato»: proponeva così una dottrina di «pluralismo giuridico», termine ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] rischio che prendesse piede l’istanza di una chiesa «nazionale», che tentasse distrutturarsi in modo indipendente dalla Santa Sede, seminaristi che vivevano in famiglia, fuori da ogni controllo e assiduità spirituale. Le piccole diocesi non avevano ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] che essi comportavano nelle stesse strutture tradizionali della società e negli stili di vita. Eppure proprio questi e alla semplice esecuzione della volontà superiore, sebbene il controllo romano pesasse ancora molto.
Non si può dire tuttavia che ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] un'antica famiglia romagnola che secondo una remota e non controllabile tradizione sarebbe stata originaria della Svezia (dai Brasck o forma di consorzio civile; i vescovi erano richiamati all'unità, a rafforzare strutture e istituzioni di derivazione ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] e l’amore di Dio, su una struttura pasquale e dinamica della fede, si concludeva con parole di speranza, che ma assai utili per controllare gli schieramenti all’interno della Chiesa e l’origine e i fondamenti di alcune posizioni [...]. Dagli ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] che il Regno delle Due Sicilie aveva strutture e apparati di un grande Stato, con una propria tradizione determinato dalle condizioni armistiziali e dalla «gabbia» del controllo alleato.
La diplomazia italiana e il nuovo ordine internazionale ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
silovik (Silovik; usato più spesso al pl., siloviki) s. m. In Russia, rappresentante di autorità statali responsabili dell'applicazione della legge o di agenzie di intelligence, forze armate e altre strutture a cui lo Stato conferisce e delega...