MUTAGENESI
Luciana Migliore
La m. è il processo di alterazione dell'informazione genetica, sia a livello di singoli geni, sia a livello cromosomico, sia a livello di genoma; comprende anche l'insieme [...] , mostrano una struttura genetica estremamente conservativa sia a livello di popolazione sia a livello filogenetico.
La mutazione spontanea, come già riportato, è un evento fondamentale da un punto di vista evolutivo e viene controllata a livello ...
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In biologia è così chiamato l'insieme delle regole che permettono la traduzione della informazione genetica contenuta nel DNA nella sequenza polipeptidica delle proteine: esso determina cioè le regole [...] assegnare un aminoacido o un segnale dicontrollo a ognuna delle possibili combinazioni di tre basi (v. nucleici acidi, App. IV, ii, p. 620).
La scoperta del codice genetico. − Dopo la proposta nel 1953 della struttura a doppia elica del DNA da parte ...
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(XII, p. 798)
Fenomeno biologico durante il quale le cellule vanno incontro a cambiamenti morfologici, biochimici e strutturali, e acquistano la capacità di compiere specifiche attività funzionali. Durante [...] elica metilata e levogira (Z-DNA). Così strutturata la Z-DNA non può formare il nucleosoma lungo la cromatina e si ha quindi l'inattivazione della trascrizione genica. Un altro sistema dicontrollo agisce a livello post-trascrizionale sui prodotti ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] la scoperta, a opera di J. Watson e F. Crick, nell'aprile 1953, della struttura stereochimica dell'acido desossiribonucleico, ed extracorporea; inoltre, la procreazione responsabile e il controllo, individuale o sociale, delle nascite, la diagnosi ...
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Poiché gli e. sono di natura proteica, il problema della loro sintesi s'identifica con quello della sintesi delle proteine specifiche; soltanto la formazione dei coenzimi batte vie particolari, diverse [...] quella compresa nell'ovale grigio.
Alcuni decenni fa E. Fiscker tentò di spiegare la specificità degli e. con l'esempio della chiave e tutti gl'isoenzimi siano strutturati in maniera analoga alla lattato deidrogenasi.
Controllo genetico della sintesi ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] dicontrollare né il numero di copie né la posizione di integrazione nel genoma e in questo senso ogni singola linea di sulla sopravvivenza. Anche la struttura tridimensionale che assume la PrPEST in corso di malattia influisce sulle caratteristiche ...
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SANGUE (XXX, p. 664; App. II, 11, p. 782; III, 11, p. 657)
Guido Modiano
Genetica. - La genetica del s. potrebbe essere definita come lo studio dei geni che si esprimono solo in cellule del s. (per es. [...] Hb "adulte" α2β2 o HbA e α2δ2 o HbA2 (nella proporzione di circa 1 : 40 rispetto alla HbA) (v. tabella).
Tutto ciò implica tre controlli genetici:
a) il controllo della struttura delle catene globiniche a cui provvedono da 7 a 9 geni strutturali ...
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SESSO
Giovanni Chieffi
. Biologia (XXXI, p. 481; App. II, 11, p. 813; III, 11, p. 719). - I fenomeni di sessualità ormai sono stati dimostrati a tutti i livelli di organizzazione dei viventi. Carattere [...] dei mosaici. Comunque Tarkowski non ha eseguito il controllo cariologico. Nel caso degl'intersessi questi certamente erano dei mosaici e la presenza di ovari normali accanto a strutture testicolari lascia pensare che le sostanze elaborate dalle ...
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Acqua
Ven Te Chow
John W. Boylan e Kurt Kramer
di Ven Te Chow, John W. Boylan e Kurt Kramer
ACQUA
Acqua di Ven Te Chow
sommario: 1. L'acqua in natura. a) La scoperta dell'acqua. b) Il ciclo idrologico. [...] del sodio nel corpo. In altri sistemi biologici dicontrollo, i quali operano mediante meccanismi a feedback moderanti, su vasta scala.
6. Conclusione
Abbiamo accennato alla strutturadi questa importante sostanza, l'acqua, e discusso brevemente ...
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Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] piuttosto negativa, di eliminazione, anziché creativa, o promotrice di nuove strutture e di ulteriore complessità. una frequenza media di mutazione più bassa. Le frequenze di mutazione sono probabilmente sotto il controllo della selezione naturale. ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
silovik (Silovik; usato più spesso al pl., siloviki) s. m. In Russia, rappresentante di autorità statali responsabili dell'applicazione della legge o di agenzie di intelligence, forze armate e altre strutture a cui lo Stato conferisce e delega...