CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] prestigio, la magistratura aveva il controllo esclusivo delle rendite ordinarie dello Stato e di quelle patrimoniali del principe, con di voto al Consiglio del governatore. Una vasta riflessione sulle prerogative, la struttura, i riti di questo ...
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DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] cui incominciò a profilarsi quella che fu poi la struttura tipica di ogni brano di Donatoni, cioè la forma a pannelli: ogni codice dà gli uni e gli altri a risultati sempre più controllati e felici su un piano prettamente musicale. Quasi ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] struttura sociale», e infine la ricerca delle condizioni che possono consentire al tecnico di «uscire dalla sua condizione di alienazione rompendo la condizione di della salute significa perdere ogni controllo sul proprio corpo, sulla propria ...
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LURAGHI, Giuseppe Eugenio
Nicola Crepax
Nacque a Milano il 12 giugno 1905, da Felice e da Giuditta Talamona, ultimo di quattro figli.
La famiglia era esponente di quella parte del ceto medio cittadino, [...] regole del mercato.
In particolare l'Alfa Romeo - controllata dall'IRI dal momento della nascita dell'Istituto nel 1933 sul fronte sindacale; la direzione d'impresa e le strutturedi rappresentanza dei lavoratori non potevano essere su posizioni più ...
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COLLEGNO, Giacinto Ottavio Provana di
Guido Ratti
Terzogenito di Giuseppe Francesco e di Anna Morand di Saint-Sulpice, nacque a Torino il 4 giugno 1794. A sette anni, secondo una consuetudine abbastanza [...] in una nuova struttura enucleatasi mediante il darwinismo.
Anche le traduzioni dall'inglese di alcune opere del Arch. di Stato di Torino. Sezioni Riunite,Rubrica delle regie provvidenze 1831-1842,ad vocem; Ibid., Indice patenti controllo finanze, ...
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DAIBERTO
Luigina Carratori
Bernard Hamilton
Nacque, in luogo che non siamo in grado di precisare, dopo la metà del sec. XI.
La sua nascita pisana e la sua appartenenza alla nobile famiglia dei Lanfranchi [...] pisana fortificò il porto di Giaffa, l'unico che fosse sotto il controllo dei crociati. Inoltre famil. e struttura soc. e politica di Pisa nei sec. XI e XII, in Forme di potere e struttura soc. e pol. in Italia nel Medioevo, a cura di G. Rossetti, ...
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DENORES (de Nores), Giason
Giorgio Patrizi
Nacque a Nicosia attorno al 1530, da Pietro, di potente e nobile famiglia probabilmente originaria della Normandia.
Nell'isola di Cipro possedeva terre e ricchezze; [...] di organizzazione e controllo degli immigrati. L'immissione di un gran numero di essi nelle strutture istituzionali (com'era accaduto per il D.) aveva il duplice scopo di mostrare grande mecenatismo e ospitalità e dicontrollare l'inserimento di ...
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ARNOLFO di Cambio
Stefano Bottari
Figlio di Cambio, nacque a Colle di Valdelsa nel 1245 circa. È insieme con Lapo, fra gli allievi di Nicola Pisano che dovevano collaborare col maestro nell'esecuzione [...] lavorarono sotto il controllo più diretto di Nicola, e in conseguenza gli accenti peculiari di ognuno, peraltro più serrate e chiuse, più architettonicamente strutturate, quella di Federico II già nel monumento di Capua (ora nel Museo Campano), ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] o condotte con Giulio Romano. La questione investe più in generale il tema della struttura e del funzionamento della vasta bottega organizzata da Raffaello allo scopo di far fronte ai pressanti impegni assegnatigli a partire dal 1513 fino alla morte ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] senza mai perdere né il filo del racconto né il controllo dello sviluppo drammatico, una maestria che colpì la critica e , e senza mai allontanarsi da una forma di racconto solidamente strutturata, e quindi da sceneggiature curate e ben definite ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
silovik (Silovik; usato più spesso al pl., siloviki) s. m. In Russia, rappresentante di autorità statali responsabili dell'applicazione della legge o di agenzie di intelligence, forze armate e altre strutture a cui lo Stato conferisce e delega...