massimale
massimale [agg. Der. dell'ingl. maximal, dal lat. maximus "massimo"] [ALG] Ideale m. (o massimale s.m.): nell'algebra astratta, ogni ideale di una strutturaalgebrica che non si possa ampliare [...] ulteriormente ...
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automodulo
automòdulo [Comp. di auto- e modulo] [ALG] Elemento u di una strutturaalgebrica che coincide con il suo quadrato e quindi con tutte le sue successive potenze: u=u2=u3=... ...
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endomorfismo
endomorfismo [Comp. di endo- e morfismo] [ALG] Ogni omomorfismo di una strutturaalgebrica in sé stessa. ◆ [ALG] E. canonico e canonico ergodico: v. algebre di operatori: I 100 e. ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] i=1, ..., n. Lo spazio topologico S acquista la struttura e la denominazione di v. quando è dotato di una famiglia punti che sono ideali primi di K. In quest’ottica moderna una v. algebrica su K è uno schema su Spec K, cioè uno spazio topologico con ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] del momento magnetico di una particella con spin 1/2 priva di struttura dovrebbe essere, a meno di correzioni dell’ordine dell’1‰, del numero leptonico: in qualsiasi processo la somma algebrica dei numeri leptonici Lj delle particelle presenti nello ...
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lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono [...] , insieme definibile, conseguenza e, nel 1945, Anatolij I. Mal’cev mostrerà non solo come molte fondamentali strutturealgebriche siano naturali interpretazioni per teorie formulate al primo ordine ma anche come si possano ottenere significativi ...
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Matematico belga (n. Bruxelles 1944). Dal 1970 al 1984 è stato presso l'Institut des Hautes Études scientifiques di Bures-sur-Yvette e poi all'Institute for Advanced Study di Princeton. Ha svolto ricerche [...] tra la coomologia delle varietà algebriche sul campo complesso e la struttura di tipo diofanteo delle varietà algebriche sui campi finiti; ne ha dedotto una limitazione superiore per il numero dei punti di una varietà algebrica su un campo finito. Ha ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] della matematica. Per Riemann lo s. è una struttura tridimensionale, ma il sistema di assiomi della sua geometria generale del numero dei punti di una curva o di una varietà algebrica; studio di gruppi (finiti) di collineazioni e di omografie; ...
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superficie Il contorno di un corpo, come elemento di separazione fra la parte di spazio occupata dal corpo e quella non occupata.
Diritto
Diritto di s. Diritto di fare e mantenere al di sopra del suolo [...] s. non rispettano la simmetria dell’interno del solido, la struttura della s. non coincide con quella di uno dei piani l aventi il centro sulla s. data. S. razionale S. algebrica per la quale esista una corrispondenza birazionale tra i suoi punti e ...
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Termine con cui è anche chiamata l'algebra combinatoria, disciplina che studia, piuttosto che le strutturealgebriche classiche (gruppo, anello, corpo, ecc.), le strutturealgebriche di tipo più semplice, [...] alla logica matematica e ai fondamenti (calcolabilità e teoria della ricorsività), a ordini, reticoli, strutturealgebriche ordinate (aspetti algebrici degli insiemi parzialmente ordinati), alla teoria dei numeri (successioni e insiemi, geometria dei ...
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struttura
s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano...
algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...