CIANI, Cesare
Ettore Spalletti
Nacque a Firenze il 28 febbraio del 1854 da Gaspero e da Carlotta Panzanini. Cominciò piuttosto tardi a dedicarsi alla pittura: diplomato nel 1875 presso un istituto tecnico [...] conclusione dell'esperienza macchiaiola, e nella capacità dimostrata dal C. di saper trasformare la macchia da strumento formale di indagine pittorica in substrato culturale sul quale innestare ricerche atmosferiche, motivi tonali o luminosi ...
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BONACINI, Carlo
Enrico Ferri
Nacque a Modena il 15 ag. 1867 da Pellegrino e Clelia Zanoli. Compì gli studi universitari alla scuola normale superiore di Pisa, dove si laureò con pieni voti assoluti [...] nota di storia della selenografia, in Coelum, Bologna, aprile 1931, pp. 18-23; Il planetario Zeiss nella storia dello strumento celeste, Bologna 1931; La fondazione dell'Osservatorio di Modena attraverso il carteggio di G. Amici, Modena 1927.
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MANZUOLI, Tommaso (detto Maso da San Friano)
Sabina Brevaglieri
Nacque a Firenze il 4 nov. 1531, nella zona di porta S. Frediano da cui derivò il soprannome. Nella bottega di P.F. Foschi ricevette la [...] le capacità di misurarsi con la più difficile delle sfide costruttive. Monumento di un gruppo familiare in ascesa e strumento di promozione sociale, il ritratto si muove tra gli insegnamenti di Foschi e l'indebitamento con Portelli, evidenziando ...
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GEROLA, Giuseppe
Gian Maria Varanini
, Nacque il 2 apr. 1877 ad Arsiero (Vicenza), da Domenico e da Augusta Cofler, in una famiglia di tradizioni risorgimentali di Rovereto. Nella cittadina della Val [...] camuffata, Bassano 1906) e fondò il Bollettino del Museo, che ebbe caratteristiche di rivista scientifica oltre che di strumento di lavoro interno; a seguito dell'inventariazione del patrimonio artistico, il G. fu indotto ad approfondire tematiche di ...
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GRASSI, Luigi
Liliana Barroero
Quarto di cinque figli, il G. nacque a Roma il 18 apr. 1913 da Giuseppe, antiquario e restauratore, e da Edvige Bartoli. Dopo gli studi classici al liceo Mamiani frequentò [...] studio dei disegni dell'artista fornisse la chiave per comprenderne più a fondo le peculiarità stilistiche, e applicò questo particolare strumento di ricerca sia nell'indagine su personalità allora poco note (i già citati studi su Meloni, Aspertini e ...
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LAZZARI, Sebastiano (Bastian)
Francesca Rapposelli
Nacque a Verona presumibilmente intorno al 1730. Firmando alcuni dipinti, fu lo stesso artista a qualificarsi come veronese, pittore, scultore e architetto [...] 'oeil con l'immagine della Vergine (Verona, Museo di Castelvecchio; Cento opere…).
Datate 1752 sono due Nature morte con strumenti musicali (Milano, Finarte, 14 nov. 1990; Veca), veri e propri pendants a spazio continuo. Nel primo quadro, dove, sopra ...
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GIARRIZZO, Michelangelo
Maria Viveros
Nacque il 21 maggio 1842 a Piazza Armerina da Francesco e da Angela Ognibene. Il padre era un modesto pittore, discendente da una nobile famiglia originaria di [...] E, ancora, a ribadire per l'ennesima volta l'importanza dello studio e del restauro di opere architettoniche quale strumento di formazione di un valente architetto: "Lo studio dei monumenti, i rilievi, le misure, i disegni dei particolari decorativi ...
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DOLCI, Michele Arcangelo (Michelangelo)
Rosaria Valazzi
Figlio di Francesco (Oretti, 1777), nacque a Ponte a Sieve (Pontassieve, presso Firenze) nel 1724 (Zani, 1821). Il manoscritto dell'Antaldi (1805 [...] nel 1789 e le spoliazioni napoleoniche. Il testo, pur mancando a tutt'oggi di una revisione critica, è strumento fondamentale per la conoscenza della realtà urbinate nel sec. XVIII. Il D. infatti è particolarmente informato anche sulle collezioni ...
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FELICI, Augusto
Marco Bussagli
Nacque a Roma nel 1851. Poche sono le notizie documentarie che ci sono pervenute. Di certo si sa che studiò presso la Pontificia Accademia di belle arti, proprio nel periodo [...] con felice maestria, senza monumentalismi, come nel caso del cosiddetto Suonatore di violoncello (in realtà un "sarangi", strumento cordofono diffuso nell'India settentrionale e caratterizzato da un piano armonico di pergamena) colto nella sua posa ...
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GRECO, Gennaro
Alessandro Serafini
Nacque a Napoli intorno al 1665, se si dà fede al racconto di De Dominici (p. 555), che lo dice morto nel 1714 non ancora cinquantenne. Secondo le antiche fonti, il [...] significato di suggestione fantastica e misteriosa che ha nei quadri di Salvator Rosa, per acquistare la funzione di strumento prospettico in modi che sembrano strettamente collegati alle sperimentazioni condotte in quegli stessi anni nel campo della ...
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strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...
strumentare
(letter. istrumentare) v. tr. [der. di strumento] (io struménto, ecc.). – 1. Distribuire tra i varî strumenti le parti di una composizione musicale (v. strumentazione): s. una sinfonia. 2. ant. o raro. Fare uno strumento notarile,...