Nome assunto dal violoncellista italiano di origine ebraica Giacomo (o Giacobbe) Basevi (n. 1682 circa - m. Londra 1783) dopo il suo arrivo in Inghilterra (1728 o 1738-39), dove, a Londra, svolse attività [...] di violoncellista, direttore d'orchestra, insegnante e compositore di musica da camera. Anche il figlio James, detto Cervetto il Giovane (Londra 1747 - ivi 1837), fu valente violoncellista e compositore di musica per il suo strumento. ...
Leggi Tutto
FERLENDIS, Giuseppe
Maria Sophia Zazo
Secondo G. Donati Petteni il cognome in origine sarebbe stato Berlendis. Nacque a Bergamo nel 1755, probabilmente figlio di un musicista di cui non si hanno altre [...] delle sue qualità di virtuoso del corno inglese, tanto che per lui nel 1785 compose un quartetto in cui a questo strumento è affidata la parte principale (Saint-Foix). Sempre secondo il Saint-Foix il F. sarebbe stato l'ispiratore di una composizione ...
Leggi Tutto
Organista, pianista e compositore francese (Angers 1930 - Parigi 2019). Entrato al Conservatorio di Parigi all’età di quindici anni, studiò organo con Marcel Dupré e composizione con altri due organisti [...] L'orgue, souvenir et avenir (1978) in cui, oltre a delineare la storia dell’organo, propone un’evoluzione tecnica dello strumento in modo da aumentarne l’espressività poetica e drammatica. Tra le sue composizioni si ricordano: Inventions per organo e ...
Leggi Tutto
Bolognese, fratello di Brancaleone, appartenne alla Confraternita della Beata e Gloriosa Vergine Maria (i cui membri si guadagnarono il nome di "frati gaudenti"). Fu podestà di Modena, Siena, Faenza, Reggio; [...] ) tra i ghibellini e i guelfi, ansiosi di vendetta, dopo la morte di Manfredi. Ma, screditatosi coi suoi intrighi, strumento della politica di Clemente IV, mentre i ghibellini venivano cacciati, fu sostituito anch'egli (dic. 1266) dalla magistratura ...
Leggi Tutto
GATTOLA (Gattalia, Gattoli, Gattula, de Gactulis), Francesco
Francesco Storti
Primogenito di Giovanni, maestro razionale e luogotenente del gran camerlengo al tempo di re Ladislao di Angiò Durazzo e [...] XIII. Dovette nascere negli ultimi lustri del Trecento ed essere avviato per tempo alla carriera delle armi poiché in uno strumento notarile di vendita di beni paterni risalente al novembre del 1417 compariva già con il titolo di castellano di Aversa ...
Leggi Tutto
AICARDO da Cornazzano
Ettore Falconi
Preposto della Chiesa parmense (come tale appare in un privilegio di Eugenio III del 25 febbr. 1146 e nel 1149, in un documento dell'Arch. capitolare di Parma), [...] post quem può essere il 3 febbr. 1162, data alla quale Lanfranco è ancora ricordato come vescovo di Parma in uno strumento rogato dal notaio Calandino. Certamente A. era già vescovo il 10 giugno 1162, quando appariva con tale titolo quale testimone ...
Leggi Tutto
BRAGA, Gaetano
Liliana Pannella
Nacque a Giulianova (Teramo) da Isidoro e Splendora De Angelis, il 9 giugno 1829. Destinato dai suoi genitori alla carriera ecclesiastica, egli dimostrò fin da fanciullo [...] scolari raccomandava, prima di prendere in mano il violoncello, di studiare il "bel canto" per saper "ben cantare" sullo strumento.
Dal 1894 il B. rinunciò alla carriera concertistica. A Milano ritrovò i vecchi amici e fra gli altri Antonio Fogazzaro ...
Leggi Tutto
CARONNI, Paolo
Clelia Alberici
Nato a Monza il 26 genn. 1779, visse a Milano; frequentò, all'Accademia di Brera, la scuola d'incisione diretta allora da Giuseppe Longhi, suo concittadino e cugino, e [...] Il C. appartiene al gruppo degli incisori lombardi del periodo neoclassico che usarono il bulino con stupefacente maestria per farne strumento di riproduzione secondo gli ideali che erano stati codificati da F. Milizia nell'Arte di vedere nelle Belle ...
Leggi Tutto
FILIPPONE SINISCALCHI, Tina
Rossella Pelagalli
Nacque a Roma nel febbraio 1903. Ancora in tenera età si trasferì con la famiglia definitivamente a Napoli. Qui, giovanissima, iniziò gli studi musicali, [...] infatti diplomata in pianoforte al conservatorio di S. Cecilia di Roma ed il patrigno, il notaio Bindo Siniscalchi, aveva studiato il medesimo strumento sotto la guida di F. Cilea ed A. Longo.
All'età di sei anni la F. fu iscritta al liceo musicale ...
Leggi Tutto
Scarlatti, Domenico
Luisa Curinga
Estro e innovazione nella musica per clavicembalo
Compositore e clavicembalista italiano, contemporaneo di Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel, Domenico [...] dall’imponente corpus di sonate per clavicembalo, una delle espressioni più originali non solo della letteratura per tale strumento ma dell’intera musica del Settecento
L’affermazione all’ombra di un padre illustre
Domenico Scarlatti nacque a ...
Leggi Tutto
strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...
strumentare
(letter. istrumentare) v. tr. [der. di strumento] (io struménto, ecc.). – 1. Distribuire tra i varî strumenti le parti di una composizione musicale (v. strumentazione): s. una sinfonia. 2. ant. o raro. Fare uno strumento notarile,...