CORNAZZANI (Carnazano, Carnazzano, Carnazanj, Comazzano, Cornacani, Cornazano, Cornazzano, Cormetzano, Cornezano, Coronatzano)
Piero Caraba
Famiglia di musicisti. Di Baldassarre ignoriamo il luogo della [...] il giudizio avverso dell'allora maestro di cappella P. A. Bianco. Il primo incarico fisso lo ebbe il 28 febbr. 1612 come strumentista alla cappella ducale di Monaco per cui gli si offrì uno stipendio di duecento fiorini annui. Solo nel 1616 gli fu ...
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GHISLARDI, Nicolò
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1400 da Stefano di Giacomo. Ignoto è il nome della madre.
Il padre, figlio di notaio e notaio egli stesso, fin dal 1369, sfruttando le numerose [...] validi e fruttuosi rapporti con i detentori del potere politico. Nel figlio, natogli in età avanzata, egli vide lo strumento di un'ulteriore ascesa sociale della famiglia. Grazie alle relazioni da lui coltivate e a un non indifferente impegno delle ...
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DE LORENZI, Giovanni Battista
Franco Rossi
Nacque a Schio presso Vicenza nella parrocchia di S. Pietro, da Leonardo e da Cecilia Miolli, il 12 marzo 1806 (e nton il 11 come è generalmente riportato), [...] in Padova. Tra i lavori di restauro (tra i quali quello del 1841 per S. Corona in Vicenza) e i nuovi strumenti (tra i quali l'organo dell'oratorio dei filippini in Vicenza ci è pervenuto praticamente intatto) si giunge alla realizzazione più famosa ...
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BASEVI (Bassevi), Giacobbe (Giacomo), detto Cervetto
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Nato nel 1682 probabilmente nell'Italia centro-settentrionale, di origine forse tedesca ebraica. Non vi è alcuna notizia sui suoi primi anni e [...] s Dict.) viene anticipata di dieci anni (1728). A Londra il B. iniziò dapprima un'attività di commerciante di strumenti musicali da lui portati dall'Italia, poi si fece conoscere come violoncellista di notevole valore, partecipando, insieme con altri ...
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GIANELLA, Luigi (Louis, Lodovico)
Franco Bruni
Nacque probabilmente a Milano nel 1778 circa. Dedicatosi allo studio del flauto, entrò nell'orchestra del teatro alla Scala di Milano nel 1790, dove rimase [...] 1790), entrambi perduti. Nel 1800, tentò la fortuna trasferendosi a Parigi; qui, oltre a esibirsi come virtuoso del suo strumento, collaborò con varie orchestre locali, tra cui quella dell'Opéra-Comique nel teatro di rue de la Victoire. Durante la ...
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ZENTI, Girolamo.
Patrizio Barbieri
– Nacque a Viterbo intorno al 1609-1611 da Francesco. Non è noto il nome della madre.
Fu il più noto cembalaro italiano del suo tempo, con sporadica attività anche [...] Archivio Barberini, Giustificazioni I, vol. 243, c. 39, 9 sett. 1647).
Di Zenti in quanto organaro si segnala un solo strumento, che nel 1671 fu trasferito da Roma a Siena per essere installato in cattedrale, nella cappella del Voto (Tagliavini, 2000 ...
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GABRIELI (Gabrielli), Gaspare
Delfina Giovannozzi
Figlio di Ludovico, nobile padovano, nacque a Padova nel 1494. Studiò medicina nel celebre ateneo patavino. All'età di 31 anni fu ammesso nel Collegio [...] del mondo vegetale, dal quale ebbe modo di imparare non solo l'arte medica, ma anche la lingua greca, strumento fondamentale per avvicinare i testi della medicina e della botanica classica che avrebbe poi commentato nelle sue lezioni ferraresi.
Dai ...
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TRASUNTINO
Marco Di Pasquale
(Trasuntini, Transuntino, Trasontini). – Il raro cognome (forse un detoponimico?) individua due o più costruttori di organi e di strumenti a corda da tasto attivi nel XVI [...] corde armoniche nella Polyanthea technica di Pinaroli (1718-32), in Recercare, I (1989), pp. 139-141; J.H. van der Meer, Strumenti musicali europei del Museo civico medievale di Bologna, Bologna 1993, pp. 91 s., 146-148 e tavv. nn. 92, 141; C. Corsi ...
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BIMBONI, Gioacchino
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 19 ag. 1810, da Giovanni - un tornitore dedicatosi poi alla costruzione di strumenti a fiato - e da Vittoria Corsini. Iniziò lo studio del flauto [...] per banda la sinfonia Dante di G. Pacini; si dedicò poi completamente allo studio delle leggi acustiche e alla costruzione di strumenti a fiato, organizzando un'officina e tenendo una serie di letture per illustrare le sue teorie all'Accademia del R ...
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BENINCORI, Angelo Maria
Raoul Meloncelli
Nato a Brescia (Fétis) o a Casalmaggiore (Lancetti) il 28 marzo 1779, iniziò giovanissimo lo studio della musica insieme col fratello Giuseppe. Recatosi a Parma [...] costretto a interrompere lo studio della musica, non riuscendo a rinunciare alla sua vocazione, riprese lo studio dello strumento prediletto esercitandosi durante le ore notturne. Il Rolla gli fu di grande aiuto: oltre ad incoraggiarlo, lo raccomandò ...
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strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e sim., necessario per compiere una determinata...
strumentare
(letter. istrumentare) v. tr. [der. di strumento] (io struménto, ecc.). – 1. Distribuire tra i varî strumenti le parti di una composizione musicale (v. strumentazione): s. una sinfonia. 2. ant. o raro. Fare uno strumento notarile,...