AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] : l'analisi propria di una certa cultura radical-democratica, del fascismo come rivelazionedi tare ereditarie e soprattutto più larga intesa tra le forze politiche con lo strumento dell'insurrezione popolare, egli varcò la frontiera italo-francese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso d’Aquino
Gian Carlo Garfagnini
Tra i più grandi intellettuali del Medioevo la cui influenza è viva ancora oggi, come dimostra una bibliografia in perenne rinnovamento, Tommaso d’Aquino è stato [...] altro tra i suoi doveri ha anche quello di insegnare. E intende insegnare, utilizzando non solo la rivelazione (il testo sacro) ma anche la È la stessa natura umana, dotata di ragione e dello strumento del linguaggio, il mezzo indispensabile per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Benedetto Croce
Michele Maggi
La disposizione civile, o etico-politica, della filosofia guida l’intera opera di Croce: non un programma intellettuale, ma un riconoscimento di realtà, non una regola [...] continuamente si ritorna attraverso l’opera del pensiero: non una rivelazione in un punto della storia, ma un dato che è che li alimentano sono infatti, prima ancora che strumentidi compressione e repressione politica, esperimenti che mettono a ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] tentava una storia universale nel piano della rivelazione cristiana, inserendo poi, di suo, uno schema in cui al di salvare l'unità dello Stato sabaudo come strumento della nazionalità italiana, appellandosi inoltre a una tradizione di otto secoli di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Galileo Galilei
Mariano Giaquinta
Galileo Galilei è una delle figure fondamentali della rivoluzione scientifica del 17° secolo. I suoi contributi in matematica, fisica e astronomia, la sua opera in [...] , concepito in precedenza come fonte di verità, come rivelazione o come insieme di simboli che rimandano alla divinità occulta infinitesimale è lo strumento con cui si scrivono le leggi di natura.
In Inghilterra, permeata di spirito antipapale, viene ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] . La storia naturale è il complesso e l'armamentario degli strumenti che in tal modo l'Occulto tiene a propria perenne disposizione dei suoi risultati stilistici e formali si rivela scrittore di cifra difficile e aristocratica, molto attento ai ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] di un ordine fondato sulla legge morale e sulla Rivelazione, al distacco dei popoli «dall’unità di dottrina e di fede, di costumi e di , dotata di adeguati strumenti associativi, di un ordine di valori opposto a quello che, nella visione di Pio XII ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] condotto a utilizzare la maggior quantità possibile di suoi strumentidi assimilazione: era già in sostanza la le cose più alte di Berio per il vero colpo di teatro finale, la ‘rivelazione’ della voce femminile (cap. 19 di Ezechiele) che incarna la ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] con gli arminiani: "essi concepiscono la religione come uno strumento politico, quae imperio procuranda sit, e i vescovi di coloro che incitano le nazioni alla ribellione". La lettura di Voltaire che "si studia di abbattere ogni rivelazione e di ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] di Venezia - con la rivelazionedi Pierre-Auguste Renoir e, inaspettatamente, di Ignacio Zuloaga - liquidava definitivamente il fresco ricordo dello studio di nel comitato di redazione de L'Approdo (1952) - strumento impiegato come cassa di risonanza ...
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rivelatore
rivelatóre s. m. [dal lat. revelator -oris, der. di revelare «rivelare»]. – 1. (f. -trice) Chi rivela: il Duca non solamente non ricercò la cosa, ma fece il r. miseramente morire (Machiavelli); in senso assol., Dio in quanto soggetto...
denaro di plastica
loc. s.le m. Strumento utilizzato per l’acquisto di merci, perlopiù costituito da carte di credito o tessere magnetiche, che evita la circolazione di denaro contante. ◆ Il 65% degli elettori pensa che sotto un governo laburista...