MANDOLINO
. Strumento musicale affine alla mandola (v.) dalla quale è derivato nel corso del sec. XVIII, differenziandosene per le dimensioni minori e per la strettezza del manico (il quale inoltre [...] , oppure dodici (anch'esse a coppie, nell'accordatura: sol1-si1-mi2-la2-re3-mi3) come nel mandolino milanese.
Lo strumento è quasi esclusivamente d'uso popolare, ed è assai diffuso in Italia, dove è accompagnato dalla chitarra. Nella musica d'arte ...
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MAGADIS (μάγαδις)
Francesco Vatielli
Antico strumento musicale greco la cui forma e le cui particolarità si desumono da alcuni passi di scrittori riassunti poi da Ateneo. La forma, secondo l'opinione [...] del secolo VII a. C. Anacreonte parla di una magadis di 70 corde, e, stando a quanto ci dice Aristosseno, questo strumento era suonato col plettro. La caratteristica della magadis era quella di produrre suoni in ottava, onde il verbo magadizzare ...
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TAM-TAM
Francesco Vatielli
. Strumento musicale di origine cinese, conosciuto anche col nome di gong, derivato dal malese. È composto di un disco dai bordi orlati, che varia di grandezza in ragione [...] e la sua sonorità cresce sempre più rendendo una vibrazione continua, simile a un fremito sonoro. Adoperato dapprima come strumento da segnale, s'introdusse fino dal secolo XVII nell'orchestra e nelle bande. Riesce specialmente indicato in taluni ...
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INNOCENZO III
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di un'altrimenti sconosciuta contea di [...] sacerdote, sull'esempio di Melchisedec, si faceva derivare la plenitudo potestatis pontificale. Egli trasferì al papa e fu ripetutamente costretto a formare coalizioni, perché i suoi strumenti di potere erano limitati e i cardinali legati (fra gli ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] guidato dal popa sul fronte; l'immolatio, i fregi con strumenti da sacrificio e la libagione nell'interno del fornice; l una testa del Marsia mironiano, una statua di Hermes Kriophòros derivato da quello di Kalamis, teste del Doriforo e Diadumeno ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.
Peter J. Mitchell
Giovanna Antongini
Tito Spini
Samou Camara
Rodolfo Fattovich
Zoe Crossland
L'archeologia dell'africa dal 1000 d.c.: problemi, metodi, [...] 600 m. Il materiale archeologico rinvenuto in superficie comprende strumenti di pietra levigata, frammenti di ceramica ‒ con una era un grande villaggio chiamato Mbanza-Kongo, da cui è derivato il nome del regno e il titolo del sovrano. Fonti ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] denari del 72 a. C. non indicano se non derivazione iconografica da qualche più antico monumento pittorico. Se la ariete, simile a quelle bronzee trovate a Taxila), resti di uno strumento musicale a corde (una lyra), e un rametto di corallo, che ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. La Mesopotamia
Francesca Baffi
Frances Pinnock
Rita Dolce
Antonio Invernizzi
Roberta Venco Ricciardi
Carlo Lippolis
Hartmut Kühne
Gian Maria Di Nocera
Roger [...] antico-sumerica e accadica delle stele di trionfo quale strumento di propaganda politica trova eco nei frammenti di stele del trono e di un corpo avanzato tripartito latitudinalmente, derivato dal Palazzo Nord-Ovest. Nella sala del trono vi ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.: repertorio alfabetico
Giovanna Antongini
Tito Spini
Zoe Crossland
Eric Huysecom
Alain Gallay
David W. Phillipson
Peter J. Mitchell
Andrea Manzo
Celeste [...] delle armate ma anche gran parte degli introiti derivanti dall'interscambio con le stazioni commerciali europee. Egli deve una serie di litografie che tuttora costituisce uno strumento fondamentale per lo studio di questi monumenti. Nella seconda ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA (v. vol. vii, p. 732)
P. D'Amore
A. L. D'Agata
G. Greco
M. J. Strazzulla
B. Genito
C. Lo Muzio
A. A. Di Castro
F. Salviati
p. 732). Vicino Oriente. [...] l'iconografia sia la qualità plastica delle figure sono di chiara derivazione minoica ed esse sono state a ragione interpretate come un risultato pur vero che il dono votivo alla divinità è lo strumento per entrare in rapporto con essa, e dunque è un ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
triggerare v. tr. 1. In numerosi àmbiti disciplinari e settoriali, innescare, attivare, far scattare; nella musica elettronica, rendere campionabile il suono di uno strumento. 2. Produrre, attivare (detto di una dinamica psicologica); come forma...