GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] dei madrigalia 4 e 5 voci, di cui si conserva solo la parte del tenore, il Secondo libro non si discosta dalle tecniche coeve; abbondano in essi passaggi composizioni dei grandi maestri della polifonia e le trascrisse per uno strumento peraltro ben ...
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LIDARTI, Christian Joseph (Cristiano Giuseppe)
Silvia Gaddini
Nacque a Vienna il 23 febbr. 1730, da Giovanni Damiano e da Maria Götz, "essendo per altro la famiglia ed il nonno paterno d'Italia" (Aneddoti, [...] a far parte della cappella della chiesa dei Cavalieri di S. Stefano, a Pisa, in qualità di strumentista. L'anno successivo, in occasione di forma del minuetto, soprattutto in chiusura. I passaggi fugati o in canone, che abbondano nelle composizioni ...
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PIRONTI, Giordano
Maria Teresa Carciogna
PIRONTI, Giordano (Iordanus Pirontus). – Figlio di Pietro Pironti e di Anna (forse sorella del conte Giovanni da Ceccano), nacque a Terracina – come ricorda [...] fino all’elezione a cardinale diacono del titolo dei Ss. Cosma e Damiano per opera di trattare condizioni di pace. Dopo il passaggio agli angioini, usò la sua influenza argomenti diversi, facendone un agile strumento per i funzionari della cancelleria ...
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MAJONE (Maione, Mayone), Ascanio
Dinko Fabris
Nacque a Napoli intorno al 1570.
È ipotizzabile un suo legame di parentela con il liutista napoletano, forse di origine spagnola, Luys Maymon (Luise Maglione [...] a causa di alcuni abusi, il numero dei musicisti fu progressivamente diminuito, ma nel con passaggi o si adornano opere di passaggi, sempre 139; W. Apel, Storia della musica per organo e altri strumenti da tasto fino al 1700, Firenze 1985, II, pp. ...
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DELLA CIAIA, Azzolino Bernardino
Bianca Maria Antolini
Nacque a Siena il 21 maggio 1671 da Andrea e da Flavia Cerretani. Il padre, nobile senese appartenente all'Ordine dei cavalieri di S. Stefano, [...] sostanzialmente la fisionomia.
Lo strumento ideato dal D. era articolato in positivo, grand'organo, organo dei giochi e organo eco cembalistica, che presenta ricca ornamentazione, difficili passaggi in velocità, passaggi in ottave, terze, e seste, ...
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LABRUZZI, Carlo
Francesco Leone
Nacque a Roma nell'ottobre del 1748 da Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e da Teresa Folli, genovese. Fratello minore del ritrattista Pietro, il [...] , inteso quale strumento della scienza antiquaria in seguito, attraverso una serie di passaggi sul mercato antiquario londinese, fu acquistata di C. L. nel Gabinetto comunale delle stampe, in Boll. dei Musei comunali di Roma, n.s., VII (1993), pp. 43 ...
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PIATTI, Alfredo Carlo
Federico Fornoni
PIATTI, Alfredo Carlo. – Nacque a Bergamo l’8 gennaio 1822, primogenito del violinista Antonio (1801-1878) e di Marianna Marchetti, cucitrice.
Il padre, nipote [...] 41 Piatti fu reclutato per suonare nelle orchestre dei teatri Carignano e Regio di Torino; nel posto nella cappella bergamasca. Uno strumentista del suo talento aveva poche grado di superare i più ardui passaggi con estrema disinvoltura, ma il cui ...
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FRANCESCO Bosniaco (Franciscus Bossinensis; Franjo Bosanac)
Rossella Pelagalli
Nato verso la metà del sec. XV in Bosnia, ma probabilmente d'origine veneta, non si hanno notizie dei suoi primi anni di [...] tale periodo era attivo a Venezia come strumentista al servizio del veneziano Girolamo Barbarigo, protonotario di pezzi (la maggior parte dei quali tratti dalle raccolte del Petrucci semplice alternanza di accordi a "passaggi" ne fanno un genere privo ...
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DALLA BELLA (Della Bella), Domenico
Danilo Prefumo
Poco o nulla si sa della vita di questo musicista, nato forse a Treviso, che sembra non aver lasciato traccia alcuna del suo passaggio, all'infuori [...] nel duomo di Treviso, al principio dei XVIII secolo. Nei primi anni dei '700 il D. pubblicò, presso opere "a cappella" o con eventuali strumenti "ad libitum" e le opere concertate al do diesis e sono frequenti i passaggi in doppie corde e gli accordi.
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BASSANI, Orazio, detto Orazio della Viola
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Nacque a Cento verso la metà del sec. XVI da Girolamo, valente, suonatore di viola. Seguita l'arte patema, divenne presto uno dei più celebri strumentisti [...] i limiti della semplice riduzione da vocale a strumentale dei - madrigali mediante i più ricchi e vari abbellimenti (o "passaggi", come si diceva allora) appropriati alla natura dei singoli strumenti (pratica usata dai liutisti) e quindi di effetto e ...
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passaggio
passàggio s. m. [dal fr. (ant.) passage, der. di passer «passare»]. – 1. a. L’atto di passare per un luogo, di percorrerlo, di attraversarlo, o di andare da un luogo all’altro: il p. di un ponte, del confine; il p. di un fiume a...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...