Musicista (Roma 1841 - ivi 1914); studiò con A. Barberi, T. Natalucci, G. Aldega e F. Liszt. Precocissimo, a sette anni esordì quale pianista, e a tredici fu nominato dall'Accademia di S. Cecilia professore [...] in tutta Italia. Quale direttore e organizzatore di concerti e di enti concertistici, si fece propugnatore e diffusore della grande musica strumentale ottocentesca. Come compositore S. primeggiò, insieme con G. Martucci, tra i nostri autori di musica ...
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Musicista (Firenze 1723 - ivi 1797); il nome non è sicuro: secondo alcuni documenti si chiamò Giovanni Maria o Giovanni Placido. Studiò a Napoli al conservatorio della Pietà dei Turchini, ove fu allievo [...] produzione, che comprende opere teatrali (Il caffè di campagna, 1762; L'olandese in Italia, 1765, ecc.), cantate, musica strumentale, emerge specialmente la cembalistica, in cui si notano ampiezza e modernità di forme (sonata in 3 tempi). Fu membro ...
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Musicista (Harlebecke 1834 - Anversa 1901). Studiò al conservatorio di Bruxelles, perfezionandosi poi a Dresda, Lipsia, Berlino. Fondò (1867) in Anversa la Scuola fiamminga di musica e più tardi il Conservatorio [...] popolaresca; la stessa frequente rudezza di linguaggio giova ad esprimere con immediatezza l'animo musicale del suo popolo. Compose molta musica, specialmente teatrale (3 opere fiamminghe), vocale-strumentale (3 oratorî, 2 cantate) e corale. ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] Bergamo il D. rimase inattivo per buona parte del 1819 e si dedicò prevalentemente alla composizione di musica sacra e strumentale; tuttavia, troppo forte si faceva sentire il richiamo del teatro perché il D. rinunciasse a comporre anche per le scene ...
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Musicista russo (Tiflis 1903 - Mosca 1978). Allievo di M. Gnesin, di R. Glière e N. J. Mjaskovskij, nel 1941 ottenne il premio Stalin per il Concerto per violino e orchestra. Dal 1951 insegnò composizione [...] (1950), Rapsodia per violoncello e orchestra (1963), tre Sinfonie (1935, 1943, 1966). Di origine armena, Ch. ha innestato spesso temi popolari caucasici in un tessuto armonico e strumentale di derivazione occidentale, con largo influsso di M. Ravel. ...
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Cantante portoricano (n. Lares 1945). Cieco dalla nascita, sin dagli esordi nei primi anni Sessanta del 20° sec. si è imposto con uno stile suadente e malinconico, accompagnato dalla completa padronanza [...] tuyo (1985); I'm never gonna change (1989); Niña (1990); Americano (1996); Señor Bolero (1998); Six-string lady (2006, solo strumentale); Soundtrax of my life (2007); Con México en el corazón (2008);The Genius n. 2 (2010). Durante la sua carriera ha ...
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Compositore e critico musicale (Bliesheim, Colonia, 1918 - Colonia 1970). Studiò musicologia a Colonia e Bonn e contemporaneamente composizione con H. Lemacher e Ph. Jarnach alla Musikhochschule di Colonia [...] 1956, collaborò al Westdeutscher Rundfunk di Colonia. Influenzato dalla lezione di K. Stockhausen, compose l'opera teatrale Die Soldaten (1965), balletti, musica strumentale e corale, liriche, pezzi per varî strumenti, musica da camera e per film. ...
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GIARDINI (Dujardin, Dejardin, Desjardins, Degiardino), Felice (de)
Rossella Pelagalli
Nato a Torino il 12 apr. 1716, si dedicò giovanissimo allo studio della musica e, ancora fanciullo, fu ammesso come [...] F. G., in Chigiana, XXIII (1966), pp. 109-133; F. Abbiati, Storia della musica, II, Milano 1967, pp. 536 ss.; L. Torchi, La musica strumentale in Italia nei sec. XVI, XVII e XVIII, Bologna 1969, pp. 10 ss.; Storia del teatro Regio di Torino, I, M.-T ...
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EPHRIKIAN, Angelo
Alessandra Cruciani
Nato a Treviso il 20 ott. 1913 da Akop e da Laura Zasso, giovanissimo studiò da autodidatta violino e composizione; contemporaneamente intraprese gli studi classici [...] in sol maggiore K. 525-Sinfonia in la maggiore n. 29, K. 201, Harmonia Mundi 1022, G. B. Pergolesi, Tutte le opere strumentali (prima incisione assoluta), Arcophon AC 686; Messa in fa maggiore, Arcophon AC 674-Ars Nova VST 6175; G. B. Pergolesi-J. A ...
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COLOMBI, Giuseppe
Bianca Maria Antolini
Nacque con ogni probabilità a Modena (nella dedica a Francesco II d'Este della sua Opera seconda afferma di essere nato "riverentissimo suddito" del duca) nel [...] la storia della musica in Bologna nel secolo XVII, in Riv. mus. ital., XXXII (1925), p. 544; E. Schenk, Osservazioni su la scuola strumentale modenese nel Seicento, in Atti e mem. dell'Acc. di scienze, lett. ed arti di Modena, s. 5, X (1952), p. 15 ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; in aeronautica, volo s. (detto anche...
strumentalismo
s. m. [dall’ingl. instrumentalism, der. di instrumental «strumentale»]. – 1. a. Dottrina filosofica, elaborata dal filosofo e pedagogista statunitense J. Dewey (1859-1952), secondo cui l’intelligenza, le idee, le teorie sono...