Compositore (Napoli 1686 - ivi 1768). Didatta di canto (tra i suoi allievi vi fu C. Farinelli) e di composizione, maestro di cappella in diverse istituzioni, P. svolse la sua attività tra Napoli, Venezia, [...] , come direttore della cappella di corte (1748-51). Nuovamente a Vienna dal 1752, P. si occupò soprattutto di canto e di composizioni strumentali (12 sonate per violino e cembalo, 1754) ed ebbe tra i suoi allievi il giovane J. H. Haydn, a cui insegnò ...
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Musicista (Castrojeriz, Spagna, 1510 - Madrid 1566). Allievo, a Palencia, di Tomás Gómez, divenne organista e cembalista di camera alla corte di Madrid. Nelle sue Obras de música para tecla, arpa y vihuela, [...] pubblicate a Madrid nel 1578 dal figlio Hernando (anch'egli musicista), in intavolutura d'organo, la musica strumentale spagnola assurge alla sua massima altezza artistica. Tecnicamente, vi predomina l'arte della diminuzione, svolta su musiche vocali ...
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BONONCINI (Buononcini), Giovanni (e non Giovanni Battista)
Carlo Frajese
Nacque a Modena il 18 luglio 1670 da Giovanni Maria e da Anna Maria Prezii. Iniziato lo studio del violoncello con il padre, [...] a Bologna con G. P. Colonna e con don G. Buoni; per il contrappunto fu anche allievo del Colonna. Esordì come compositore strumentale pubblicando nel 1685 a Bologna, da G. Monti, i Trattenimenti da camera a trè: due violini e violone con il basso ...
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Musicista tedesco (Mendorf, Palatinato Superiore, 1763 - Bergamo 1845). Studiò in Italia con C. Lenzi e F. Bertoni. Visse sempre in Italia; a Bergamo fu maestro di cappella della cattedrale e direttore [...] e insegnante del liceo musicale da lui fondato. Ebbe allievo G. Donizetti. Compose molta musica sacra, teatrale (75 opere), vocale e strumentale, e scrisse varî lavori didattici e storiografici. ...
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Musicista (Montmédy 1789 - Sydney 1856), figlio di un musicista, Charles, studiò col padre, poi con F. Beck e a Parigi con Ch.-S. Catel e E. Méhul. Nel 1813 arpista di corte, passò poi a Londra ad insegnare [...] l'arpa (fino al 1839), quindi fu direttore d'opera. Compose musica sacra, teatrale, strumentale e un metodo per arpa. ...
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Musicista francese (Parigi 1888 - Saint-Tropez 1979), allievo di L. Saint-Réquier. Nella composizione e nella critica musicale perseguì ideali di rinnovamento. Fece parte del gruppo cosiddetto dei "Sei" [...] (con G. Auric, F. Poulenc, D. Milhaud, A. Honegger, G. Tailleferre), del quale sostenne come critico le tendenze. Ha prodotto musica vocale e strumentale specialmente da camera. ...
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Musicista (Firenze 1632 - Parigi 1687). Giunto in Francia giovanissimo entrò al servizio di Luigi XIV come ballerino e mimo, e poi come sovrintendente della musica e compositore di corte. Fu il riformatore [...] Fischer, di G. Ph. Telemann, di G. F. Händel e J. S. Bach) e in Gran Bretagna dove le sue pagine strumentali si riflettono spesso in quelle di H. Purcell. Caratteristiche della sua musica sono un'estrema sensibilità, una malinconia elegiaca, una viva ...
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Musicista (Venezia 1670 circa - Vienna 1736). Studiò probabilmente con G. Legrenzi a Venezia e dal 1717 fu vicemaestro di cappella alla corte imperiale di Vienna. Compose 114 lavori chiesastici (20 messe, [...] , ecc.), 37 opere teatrali, 26 serenate sceniche, 29 oratorî, gran numero di cantate, madrigali, ecc., molta musica strumentale (quartetti, sonate per archi e basso continuo, pagine cembalistiche). Fu uno dei più celebri compositori del suo tempo ...
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Musicista francese (Montluçon, Allier, 1853 - Parigi 1929). Studiò alla scuola Niedermeyer di Parigi. Fu dapprima organista di chiesa e poi direttore d'orchestra in teatri londinesi e parigini (Covent [...] , Opéra-Comique e, nel 1924, i Balletti russi di S. P. Djagilev). È noto come autore di musica vocale e strumentale, ma soprattutto di opere buffe e operette di stile elegante e raffinato (La Basoche, 1890; Madame Chrysanthème, 1893; Fortunio, 1896 ...
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Composizione (o parte di composizione) per due esecutori vocali o strumentali con le due parti di uguale importanza. Il d. teatrale appare per la prima volta nell’opera romana a metà del 17° secolo. Il [...] d. vocale da camera fiorì in Italia dalla seconda metà del 17° al 18° secolo. Il d. strumentale (o duo) è una composizione (sonata, capriccio ecc.), per due strumenti uguali o per un qualsiasi strumento e pianoforte. ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; in aeronautica, volo s. (detto anche...
strumentalismo
s. m. [dall’ingl. instrumentalism, der. di instrumental «strumentale»]. – 1. a. Dottrina filosofica, elaborata dal filosofo e pedagogista statunitense J. Dewey (1859-1952), secondo cui l’intelligenza, le idee, le teorie sono...