DORIA, Percivalle
Joachim Göbbels
Nacque in data imprecisata dall'eminente famiglia genovese, ma, sebbene il suo nome compaia più volte nelle fonti cittadine, una sua precisa collocazione genealogica, [...] 7a 3a 7a 7a 7a 7a 7a 7a 7a, è frutto di raffinata perizia metrica che si vale di una medesima rima in tutta la strofa e di rime derivative del tipo aferm, ferm, desferm, referm, enferm, vv. 55-59, ed anche equivoche: lutz, vv. 48 ss. Per il tono ed ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] di un Wechsel, cioè di uno scambio in versi tra uomo e donna sul modello del Minnesang, e la prima strofe andrebbe attribuita alla donna e la seconda al poeta-amante; ancora, secondo Dronke, l'attribuzione di Trissino a Federico si spiegherebbe ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] I. alle Grazie di U. Foscolo (metricamente carmi in endecasillabi sciolti), l’I. ai Patriarchi di G. Leopardi (canzone a strofe libere). I poeti romantici usarono per i propri i. lo schema metrico della canzonetta, mediato dall’esempio di G. Parini ...
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Poeta greco della lirica corale, di Iulide nell'isola di Ceo (520 circa - 450 circa a. C.). Gli antichi conoscevano di B. epinici, ditirambi, peani, iporchemi, parteni, prosodi, carmi erotici e conviviali.
Vita
Nipote [...] unico esempio del genere, è un dialogo lirico fra il coro e il re Egeo (in cui il coro canta la strofe, Egeo l'antistrofe), importante per comprendere la teoria aristotelica della derivazione della tragedia dal ditirambo, in quanto la tragedia, nella ...
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Il settenario è un verso imparisillabo di sette sillabe ‘metriche’ (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in sesta posizione (Beltrami 20024: 199-200; Menichetti 1993: 673; per l’uso dantesco, [...] di tutti settenari piani sono, tra l’altro, “La salubrità dell’aria” e “La educazione”; in strofe di settenari piani, sdruccioli e tronchi “La vita rustica”:
Perché turbarmi l’anima,
O d’oro e d’onor brame,
Se del mio viver Atropo
Presso è a troncar ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] da O. F. a una regolarità di forme e a una perfezione che rimarranno poi classiche. Nelle odi prevalgono la strofe saffica e le varie strofe alcaiche, oltre le asclepiadee. Se O. F. cerca ispirazione direttamente nei lirici monodici dell'età classica ...
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WARTON, Thomas
Ernest de Sélincourt
Poeta e storico della letteratura inglese, nato a Basingstoke il 9 gennaio 1728, morto a Oxford nel maggio 1790. Fece gli studî sotto la guida del padre e poi a Trinity [...] dell'interesse dalla vita di società verso la natura e la vita del passato. Nella forma, egli predilesse nelle sue odi le strofe brevi di versi ottosillabi e fu uno dei primi a risuscitare il sonetto. Assai maggiore è l'importanza del W. come critico ...
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THOMAS, Dylan Marlais
Salvatore Rosati
Poeta inglese, nato nel Galles nell'ottobre 1914.
Le caratteristiche della sua lirica, quali apparvero nella prima raccolta 18 poems (1934) mostrano un non comune [...] è passato dalla verbosità iniziale a una notevole economia d'espressione.
Nelle sue liriche quasi sempre in versi e strofe tradizionali, sembra prevalere una nota dolente con vaghe risonanze cosmiche, in cui è agevole avvertire le caratteristiche del ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] una delle forme dell’ottava del ➔ sonetto (tre distici a rima alterna più un distico a rima baciata generano invece la strofe dell’➔ottava rima).
Si ha rima incrociata (o abbracciata, o chiusa) nello schema ABBA che, ripetuto, dà vita alla forma più ...
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Ariosto, Ludovico
Silvia Zoppi Garampi
Il poeta dell'epica cavalleresca
Ariosto è il maggiore poeta italiano della prima metà del 16° secolo. Nell'Orlando furioso, che è il suo capolavoro, racconta [...] di poeta.
Nel 1516 esce la prima edizione dell'Orlando furioso, un poema cavalleresco scritto in ottave, cioè in strofe formate da otto versi endecasillabi. L'opera è presentata da Ariosto come la continuazione dell'Orlando innamorato di Matteo Maria ...
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strofe
stròfe (o stròfa) s. f. [dal lat. stropha (gr. στροϕή, propr. «voltata, evoluzione del coro», der. di στρέϕω «voltare»)] (pl. stròfe, raro stròfi). – Periodo metrico e ritmico di due o più versi, per lo più ripetuto in uno stesso componimento...