Poeta (Pavia 1650 - Frascati 1712); sedicenne era già alla corte dei Farnese a Parma, dove nel 1681 pubblicò Poesie liriche (ripudiate poi nel 1691 insieme con tutte quelle opere che G. considerava d'imitazione [...] . Nel 1704 pubblicò la nuova edizione delle Rime, che dedicò a Clemente XI. Fu poeta di debole ispirazione ma di stile elegante e raffinato, e molto celebrato ai suoi tempi: usò per primo la canzone a strofe libere, uscendo dallo schema petrarchesco. ...
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VERSO LIBERO
Mario Praz
. Nome assai controverso col quale si sono designati nelle letterature moderne (da circa il 1887 in poi) i tentativi di rendere nel movimento verbale l'esaltazione lirica in [...] del nuovo verso che doveva "permettere a ogni poeta di concepire in sé stesso il suo verso o piuttosto la sua strofa originale, e di trascrivere il suo ritmo proprio e individuale, invece d'indossare un'uniforme tagliata in precedenza che lo riduce ...
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L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] di Alessandro Tassoni ai Paralipomeni della Batracomiomachia di ➔ Giacomo Leopardi.
L’ottava (anche ottava toscana) è una strofe, o stanza, di otto endecasillabi (➔ endecasillabo) rimati secondo lo schema ABABABCC (tre distici di endecasillabi a rima ...
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GUIDO DELLE COLONNE
CCorrado Calenda
Scarsissime, come per tutti i poeti siciliani, le notizie biografiche che non siano frutto di ingegnose ma spesso ardite congetture. Nel caso di G. gli sforzi ricostruttivi [...] . 5v di V, testimone unico, attribuita al "giudicie guido delecolonne di misina". Si tratta di una canzone di cinque strofe singulars e capfinidas di nove endecasillabi ciascuna (le stanze III e IV sono anche capcaudadas), con concatenatio tramite la ...
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Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti significati, di poesia che in origine, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e di poesia affettiva, nella quale prevale [...] liricità nel senso che diamo noi a questa parola, così metricamente si articolava in brevi strofe, per lo più tetrastiche, a struttura fissa (per es., la strofa alcaica e la saffica, identiche in Alceo e in Saffo). Questa costanza di forme ritmiche ...
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GIACOMO DA LENTINI
RRoberto Antonelli
Caposcuola della Scuola poetica siciliana, è più dubbio che possa esserne riconosciuto anche quale primo promotore (Monteverdi, 1971, p. 282; Antonelli, 1994, pp. [...] (a b c, a b c; d d c, tutta di settenari) e, parzialmente, Dolce coninzamento, in a b, a b; c c b, d d b, che nella strofa II, a b, a b; c c b, c c b, ha fra i trovatori un affine, ma solo per la disposizione rimica.
Complessivamente G. sottopone la ...
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BRACCI, Braccio
Sisto Sallusti
Nacque a Santa Croce sull'Arno (Pisa) il 9 nov. 1830 da Giovanni, calzolaio, autore di un Conte Ugolino, tragedia in versi che commosse il pubblico del teatro della Quarconia [...] Le ricordanze, si rivela lirica contenuta e sommessa, e le sue parti migliori si pongono accanto alle ultime due strofe dell'epicedio per la Turrisi-Colonna, in cui è evocato con commozione un rarefatto paesaggio notturno.Nell'attività di giornalista ...
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La sestina, detta anche sestina lirica per distinguerla dalla sestina narrativa, o sesta rima (➔ ottava rima), è una forma lirica fissa riconducibile al genere della ➔ canzone (Beltrami 20024: 264-268; [...] resto, si tratta di coblas estrampas, cioè di stanze i cui versi non rimano tra loro, ma le cui rime ritornano nelle strofe successive, con i due artifici ulteriori già ricordati: le rime ripropongono le parole-rima, e la loro posizione in ciascuna ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] parafrasi dello Scacchia ludus del Vida che è la descrizione della partita a scacchi, nel canto xv, v'è un luogo singolare (strofe 165-167), dove, sotto una finzione che può parere alquanto oziosa e goffa (la pedina che col suo ardimento si conquista ...
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scaldo Cultore (dal norreno skald «poeta») della forma poetica (detta appunto scaldica) che fiorì presso le corti dell’Europa settentrionale (particolarmente in Islanda), tra la metà del 9° e il 13° secolo. [...] scaldico è forma poetica caratterizzata da un’estrema preziosità stilistica; di lunghezza varia (da una a parecchie decine di strofe), adotta di preferenza il dróttkvaett («metro del seguito del re») e segue rigide norme metriche e compositive che ...
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strofe
stròfe (o stròfa) s. f. [dal lat. stropha (gr. στροϕή, propr. «voltata, evoluzione del coro», der. di στρέϕω «voltare»)] (pl. stròfe, raro stròfi). – Periodo metrico e ritmico di due o più versi, per lo più ripetuto in uno stesso componimento...