SUTSOS, Panagičtēs (Παναγιώτης Σοῦτσος o Σοῦτζος)
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta neogreco, nato a Costantinopoli nel 1806, morto nel 1868. Educato insieme col fratello Alessandro a Parigi e in Italia, [...] patiens. L'influsso del romanticismo francese su P. S., come anche sul fratello Alessandro, arriva sino all'inserzione di intere strofe di poeti stranieri: per cui il Roidis li qualificò plagiarî.
Ediz.: Poesie scelte con prologo di G. Zervos, Atene ...
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MUZZI, Luigi
Guido MAZZONI
Erudito, nato il 4 febbraio 1776 a Prato, dove morì il 15 marzo 1865. La prima parte della sua vita è singolarissima d'avventure: disertò dalle milizie granducali, fu ussaro [...] epigrafi su una fanciulla pazza, L'innamorata del Sole, è un notevole tentativo di poetare in quelle che potrebbero dirsi strofe-iscrizioni.
Bibl.: C. Guasti, G. Silvestri, ecc., I, Prato 1874, p. 208 segg.; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1934 ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] parafrasi dello Scacchia ludus del Vida che è la descrizione della partita a scacchi, nel canto xv, v'è un luogo singolare (strofe 165-167), dove, sotto una finzione che può parere alquanto oziosa e goffa (la pedina che col suo ardimento si conquista ...
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Aimeric de Peguilhan (Namericus de Peculiano)
Fabrizio Beggiato
Trovatore (secc. XII-XIII), tolosano, citato da D. fra i dictatores illustres in VE II VI 6. Secondo la biografia provenzale A. era figlio [...] com l'arbres que per sobrecarcar (nei testi moderni Sicum l'albres que per sobrecargar), dedicata al re di Castiglia (cinque strofe, ciascuna di otto endecasillabi rimati ABBA CDDC, più una tornada di due versi) non si discosta dalla tematica amorosa ...
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Brizeux, Auguste
Remo Ceserani
Poeta francese (Lorient 1803 - Montpellier 1859). Accanto al paesaggio della nativa Bretagna, che gli dettò l'opera più nota, l'idillio rusticale Marie (1831), fu vivo [...] 48) e nel 1841 pubblicò un poema di soggetto italiano, che nel titolo di Ternaires e in parte nella forma metrica (strofe di tre versi a unica rima, non quindi incatenate) voleva richiamarsi alle terzine dantesche, alle quali si ricollegava anche per ...
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scaldo Cultore (dal norreno skald «poeta») della forma poetica (detta appunto scaldica) che fiorì presso le corti dell’Europa settentrionale (particolarmente in Islanda), tra la metà del 9° e il 13° secolo. [...] scaldico è forma poetica caratterizzata da un’estrema preziosità stilistica; di lunghezza varia (da una a parecchie decine di strofe), adotta di preferenza il dróttkvaett («metro del seguito del re») e segue rigide norme metriche e compositive che ...
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FUSINATO, Arnaldo
Alberto Maria Ghisalberti
Scrittore e patriota, nato a Schio il 25 novembre 1817, morto a Verona il 28 dicembre 1888. Dalle scuole vicentine il padre lo avviò agli studi legali nell'università [...] Cacciatori delle Alpi di P. F. Calvi, partecipò alla difesa di Venezia. E la caduta di questa cantò nelle popolarissime strofe A Venezia. Rimasto vedovo della prima moglie, Anna Colonna (1852), sposò Erminia Fuà (v.). Nel 1864 si stabilì a Firenze ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] : l'ahunavaitī gāthā, Yasna 28-34; il nome proviene dalla preghiera Ahuna che una volta ne faceva parte e nel cui metro è redatta: strofe di tre versi di 16 o di 15 sillabe con una cesura dopo la 7ª sillaba; l'uštavaiti gāthā āsna 43-46, che al pari ...
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. È il canto liturgico tradizionale della Chiesa Ambrosiana, tuttora in uso nell'archidiocesi di Milano ed in alcune parrocchie che una volta ne dipendevano: valli Leventine nel Canton Ticino, valle Cannobina [...] della tradizione che attribuiva il Te Deum a S. Ambrogio. Gl'inni sono canti a strofe di tipo metrico romano; e la melodia non è che la veste musicale della strofa, così che una melodia stessa serve per varî testi d'ugual metro: ciò impedisce di ...
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Un racconto siriaco, formatosi a Edessa poco dopo la morte di Rabbūlā, vescovo di quella citià dal 412 al 435, narra d'un nobilissimo giovane cristiano, designato semplicemente come "l'uomo di Dio di Roma", [...] in francese antico. La narrazione è vivace; la lingua espressiva. Consta di 625 decasillabi (corrispondenti ai nostri endecasillabi) divisi in strofe di 5 versi assonanti. L'edizione che ne ha data G. Paris (Parigi 1872) è un modello del genere. Di ...
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strofe
stròfe (o stròfa) s. f. [dal lat. stropha (gr. στροϕή, propr. «voltata, evoluzione del coro», der. di στρέϕω «voltare»)] (pl. stròfe, raro stròfi). – Periodo metrico e ritmico di due o più versi, per lo più ripetuto in uno stesso componimento...