LIPO (anche Li T'ai-Po)
Giovanni Vacca
Poeta cinese, nato verso il 698 d. C. nella Cina occidentale, morto nel 762. Viaggiò verso oriente fino allo Shantung. Fondò un gruppo di giovani poeti, "i sei [...] , cercava di abbracciare la luna riflessa nel fiume.
Egli è considerato come il più grande poeta della Cina. Le sue strofe sono di fattura perfetta, le immagini vive e originali. Anche le sue brevi prose poetiche sono limpide e pure. Scrisse circa ...
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SETTENARIO
Mario Pelaez
Verso di sette sillabe che oltre l'accento fisso sulla 6ª, ne ha un altro in una delle prime quattro, donde la varietà di armonie che offre a chi sappia adoperarlo. È uno dei [...] dal sec. XIII abbiamo anche il doppio settenario, quello che i Francesi chiamano alessandrino. Fu usato in lasse o in strofe tetrastiche o distiche da un gruppo di rimatori dell'Italia settentrionale (Uguccione da Lodi, Bonvesin da la Riva, ecc.), e ...
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COSTANTINO Siculo
Rosario Anastasi
Nacque in Sicilia, forse verso la metà del sec. IX.
Unica fonte di informazione circa l'esistenza di questo personaggio sono le inscriptiones, riportate dai manoscritti [...] che il dolore mi ha spinto a poetare oltre misura" (si tratta di una violazione metrica, data dall'avere iniziato l'ultima strofe per ω, vocale non ammessa per la sua quantità nei metri ionici a minore).
È più che un "frivolo scherzo" (Nissen), una ...
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Nella metrica antica, piede di ritmo ascendente formato da una sillaba breve e una lunga (◡−).
L’unità di misura dei metri giambici è la dipodia (◡−′◡−): il monometro come verso a sé è usato di rado nei [...] è l’endecasillabo sdrucciolo: e ciò spiega la larga fortuna di questo verso nella commedia d’imitazione classica. Strofe giambiche sono usate da G. Carducci nelle Odi barbare. Abbreviamento giambico (o correptio iambica) è il fenomeno prosodico ...
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Poeta (Pavia 1650 - Frascati 1712); sedicenne era già alla corte dei Farnese a Parma, dove nel 1681 pubblicò Poesie liriche (ripudiate poi nel 1691 insieme con tutte quelle opere che G. considerava d'imitazione [...] . Nel 1704 pubblicò la nuova edizione delle Rime, che dedicò a Clemente XI. Fu poeta di debole ispirazione ma di stile elegante e raffinato, e molto celebrato ai suoi tempi: usò per primo la canzone a strofe libere, uscendo dallo schema petrarchesco. ...
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VERSO LIBERO
Mario Praz
. Nome assai controverso col quale si sono designati nelle letterature moderne (da circa il 1887 in poi) i tentativi di rendere nel movimento verbale l'esaltazione lirica in [...] del nuovo verso che doveva "permettere a ogni poeta di concepire in sé stesso il suo verso o piuttosto la sua strofa originale, e di trascrivere il suo ritmo proprio e individuale, invece d'indossare un'uniforme tagliata in precedenza che lo riduce ...
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. Pseudonimo letterario di Maḥmūd ‛Ab dul-Bāqī, uno dei più grandi poeti lirici ottomani. Nato a Costantinopoli, nel 1827, cominciò ancora giovanetto, mentre attendeva a studî di giurisprudenza, a poetare; [...] di genere lirico, nello stile di Ḥāfiẓ. Anche dopo la morte di Solimano I, da lui pianta in un'elegia a strofe, in cui mostra una certa indipendenza di pensiero, egli continuò a godere del favore imperiale sotto Selim II e Murād III, ai ...
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CANTINI, Guido
Sisto Sallusti
Nato a Livorno da Ferdinando e da Ida Parrini il 9 apr. 1889, dopo il giovanile atto unico La carezza del gatto (rappresentato nel 1906) si dedicò alla produzione poetica [...] dello scrittore; visioni di paesaggi montani o marini e ritratti di animali fanno corona a Il poema d'Ermafrodito, in 24 strofe di 9 versi ciascuna e un verso gnomico di commiato, che, nel racconto del mito, riunisce i motivi principali della fragile ...
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Signor Bonaventura
Alfredo Castelli
Un felice sfortunato
Creato nel 1917 da Sergio Tofano, il Signor Bonaventura è uno dei personaggi più eleganti e amabili del fumetto italiano: lungo lungo e un po’ [...] fianchi e svasato in vita, ed era già allora passato di moda) a cui capitavano – come si intuisce leggendo la strofa riportata sopra – le più terribili sfortune. Poi, per qualche complicato scherzo del destino, la sfortuna si trasformava in fortuna ...
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L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] di Alessandro Tassoni ai Paralipomeni della Batracomiomachia di ➔ Giacomo Leopardi.
L’ottava (anche ottava toscana) è una strofe, o stanza, di otto endecasillabi (➔ endecasillabo) rimati secondo lo schema ABABABCC (tre distici di endecasillabi a rima ...
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strofe
stròfe (o stròfa) s. f. [dal lat. stropha (gr. στροϕή, propr. «voltata, evoluzione del coro», der. di στρέϕω «voltare»)] (pl. stròfe, raro stròfi). – Periodo metrico e ritmico di due o più versi, per lo più ripetuto in uno stesso componimento...