CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] 'A. e gl'imitatori delle romanze e pastorelle provenzali e francesi, in NuovaAntologia, 30 nov. 1875, pp. 477-521; E. Monaci, Sulla strofa del Contrasto di Ciullo d'A., in Riv. di fil. romanza, II(1875), pp. 113-16; A. D'Ancona, IlContrasto di C ...
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Zacuto (Sakkuto), Mosè
Giovanni Garbini
Rabbino di famiglia portoghese (Amsterdam 1620-Mantova 1697); recatosi dapprima a Poznan, nel 1645 giunse a Verona, poi a Venezia, dove fu fatto rabbino; nel [...] Abramo. La sua opera più notevole è il Tŏfteh 'ārūkh (L'inferno preparato o esposto, 1715), un poema didascalico (185 strofe di 5 versi) largamente influenzato dalla cabala e dalle tradizioni ebraiche medievali; in esso è presentato il defunto che si ...
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MONTESQUIOU-FEZENSAC, Robert, conte di
Poeta francese, nato a Parigi il 19 marzo 1855, morto a Mentone l'11 dicembre 1921. Egli portò nella poesia un temperamento aristocratico e raffinato, che nella [...] . I suoi interessi prevalenti sono rivolti a una rigorosa e quasi tirannica estetica del verso, del ritmo, della rima e delle strofe, più che a veri e proprî motivi spirituali.
Opere: Poesia: Le chauves-souris, 1892 e 1893; Le chef des odeurs suaves ...
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Storico della letteratura e poeta ungherese (Mór 1862 - Budapest 1944). Vissuto parecchi anni in Italia, ha tradotto dall'italiano (Dante, Petrarca, Leopardi, Ariosto, Pirandello, ecc.) e alla letteratura [...] L'arte della traduzione", 1909); A magyar rím ("La rima ungherese", 1921). Come poeta ha pubblicato: Versek ("Versi", 1887); Római ritmusok ("Ritmi romani", 1906); Háborús strófák ("Strofe di guerra", 1916); Magyar sirámok ("Lamenti magiari", 1927). ...
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È ritmo che compare, specie nella tragedia, ma anche in Simonide e Pindaro, in due forme principali ⌣ -́ -́ ⌣ -́ e - ⌣ ⌣ -́ ⌣ -́, e in infinite altre secondarie (una -́ ⌣-́ ⌣ -́ ha un nome speciale, "ipodocmio"), [...] sono in uso. Mentre nella lirica il docmio è un membro tra gli altri, la tragedia costruisce interi versi, anzi strofe docmiache; ma più spesso le adopra in parti commotiche tra giambi, anapesti, bacchei.
Bibl.: P. Maas, Giech. Metrik, Lipsia 1929 ...
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Donne, i' non so di ch'i' mi prieghi Amore
Vincenzo Pernicone
Costituita unicamente dalla ripresa e dalla prima strofa (vv. 1-12), questa ballata (Rime dubbie III; schema ABB, XYZ XYZ WBB), anonima [...] i Marciani It. IX 191, 213, 364; il Magliabechiano VII 640); anonima, la ballata completa (con aggiunte cioè altre due strofe) si legge solo nel Riccardiano 2317 (seconda metà del secolo XIV) e nel Palatino 613 (secolo XV), due codici secondari tra ...
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Narratore sloveno (Lubiana 1892 - ivi 1964). Nei suoi romanzi (Šent-peter "San Pietro", 1924-26) e nelle novelle (Celica "La cella", 1932) ritrae di preferenza i dissidî tra l'individuo e la società. Gli [...] Maske "Le maschere", 1940 - hanno chiarito la sua posizione umana in senso favorevole al nuovo assetto della Iugoslavia (Lesena žlica "Il cucchiaio di legno", 1947; Balada o ulici v neenakih kiticah "Ballata della strada in strofe diseguali", 1956). ...
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MIRANDA, Luis
Commediografo spagnolo, vissuto nel sec. XVI, nativo di Plasencia: autore della Comedia Pródiga (1532; ma conservata solo nell'edizione del 1554).
Il M. s'ispira alla Celestina (v.) e al [...] più bassi, sono concepite con acuto senso della realtà popolare e picaresca. La commedia, composta in sette atti e in strofe di redondillas, si rivela ricca di vivacità stilistica, di movimento scenico, con un linguaggio parlato, rapido e pittoresco ...
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Poeta (Hartshill, Warwickshire, 1563 - Londra 1631). Fu scrittore fecondo e versatile. Contribuì alla voga dei canzonieri, come altri sonettisti elisabettiani, con Idea. The Shepheards garland (1593), [...] e altri in alcuni lavori drammatici, di cui il più noto è Sir John Oldcastle (1600). In un erudito poema in strofe rimate, Poly-Olbion (1613-22), celebrò le contee d'Inghilterra. Le numerose altre opere sono spesso tediose e prosaiche, ma menzione ...
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Summae Deus clementiae
Maria Adelaide Caponigro
Deus clementiae Così suona il principio dell'inno che D. sente cantare dai lussuriosi nella settima balza del Purgatorio: ‛ Summae Deus clementïae ' nel [...] spiega ciò col fatto che questa sarebbe stata " l'ora che l'Autore vidde tali martiri "); alcuni versi della terza strofe dell'inno fanno appunto riferimento al peccato di lussuria, e richiamano da vicino la pena che D. assegna ai peccatori: " Lumbos ...
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strofe
stròfe (o stròfa) s. f. [dal lat. stropha (gr. στροϕή, propr. «voltata, evoluzione del coro», der. di στρέϕω «voltare»)] (pl. stròfe, raro stròfi). – Periodo metrico e ritmico di due o più versi, per lo più ripetuto in uno stesso componimento...