Musicista (Villemomble, Parigi, 1896 - Aubagne, Var, 1987). Studiò al conservatorio di Parigi. Autore dell'opera in un atto Vénitienne (1937), di sette sinfonie e di altre composizioni orchestrali, corali [...] camera, nella sua prima produzione risentì dell'influsso di A. Roussel e F. Schmitt. In seguito si è avvicinato a Stravinskij e Prokof´ev, interessandosi anche al linguaggio atonale. Dal 1962 al 1966 è stato titolare della cattedra di composizione al ...
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Pittore naïf francese (Châteaurenault 1873 - Montoire, Loir-et-Cher, 1958). Ex giardiniere, nel 1921 presentò al Salon d'Automne nove dipinti che suscitarono l'interesse di artisti e intellettuali. Segnati [...] da un poetico realismo, i suoi soggetti comprendono fiori, paesaggi, scene mitologiche e storiche. Per Djagilev eseguì la scenografia dell'Apollon Musagète di Stravinskij (1927). ...
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Basso-baritono statunitense (n. Kolby, Kansas, 1940). Dopo la vittoria al concorso del Metropolitan nel 1972, ha debuttato alla New York City Opera (Carmen) e si è poi imposto sui palcoscenici europei [...] , Salisburgo). Dotato di una straordinaria estensione vocale e di grande presenza scenica, possiede un vasto repertorio che spazia da Mozart a Stravinskij. Si è distinto come una delle più apprezzate voci rossiniane, specie al Rossini Opera Festival. ...
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Musicista polacco (Varsavia 1913 - ivi 1994). Ha studiato al conservatorio di Varsavia, allievo per la composizione di W. Maliszewski. Figura di rilievo della musica polacca contemporanea, ha scritto lavori [...] orchestrali e da camera, balletti, musiche di scena per film e per la radio, usando un linguaggio legato al folclore nazionale, ma influenzato anche da I. Stravinskij, da B. Bartók e dalle più recenti tecniche compositive. ...
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Pittore, critico d'arte, scenografo e regista teatrale russo (Pietroburgo 1870 - Parigi 1960). Fondò con S. P. Djagilev il giornale Mir Iskusstva ("Il mondo dell'arte"), portavoce dell'avanguardia russa. [...] quella di L. Bakst e con i balletti di S. P. Djagilev. Nel 1911 ideò la famosa messinscena del Petruška di I. Stravinskij, a Parigi. Come pittore e illustratore, amò rievocare il mondo del Sei e Settecento. Scrisse una Storia dell'arte russa del sec ...
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Mezzosoprano e compositrice statunitense d'origine armena (Attleboro 1925 - Roma 1983). Esordì a Napoli nel 1957 e si dedicò prevalentemente all'attività concertistica rivelandosi come una delle sostenitrici [...] da cabaret ed è stata apprezzata interprete di Monteverdi e di musica del periodo barocco. Hanno scritto per lei I. Stravinskij, L. Berio, S. Bussotti e J. Cage. Ha composto musica vocale e strumentale; ha pubblicato La nuova vocalità nell'opera ...
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Pianista e compositore canadese di jazz (Toronto 1912 - Cuernavaca, Messico, 1988). Fino al 1948 collaborò come arrangiatore con l'orchestra di C. Thornhill. In seguito realizzò con M. Davis diverse incisioni, [...] sia dall'area dell'avanguardia che dal rock, ma anche influenzato dalle partiture classiche (Debussy, Ravel, Bloch, Varèse, Stravinskij), E. ha diretto varî organici, tutti contraddistinti da notevole raffinatezza di sonorità e dall'ampia libertà ...
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Clarinettista e caporchestra statunitense (Milwaukee 1913 - Los Angeles 1987). Fino agli anni Cinquanta le sue orchestre hanno contrassegnato la storia del jazz moderno per ampiezza dell'organico. Il cosiddetto [...] anni Trenta, incontrando fin dal 1939 il successo del pubblico più esigente e il consenso, tra gli altri, di I. Stravinskij, che per H. compose l'Ebony Concerto (1946). L'anno dopo un Second Herd fece storia per la particolare sonorità, omogenea ...
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Ballerino e coreografo (New York 1919 - ivi 2004). Allievo di M. Fokin, L. Schollar, A. Vilzak, studiò presso la School of american ballet, divenendo in seguito membro dell'American ballet theatre (1942-46), [...] de Cuevas (Piège de lumière, musica di J. M. Damase, 1952) e della Scala di Milano (Le sacre du printemps, di I. F. Stravinskij, 1972; Dafnis et Cloé, di M. Ravel, 1975). Maestro di ballo del New York city ballet (1959-84) e direttore associato dell ...
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Norman, Jessye. - Soprano statunitense (Augusta, Georgia, 1945 - New York 2019). Ha trionfato in tutto il mondo come eccellente interprete di un vastissimo repertorio liederistico e operistico (W.A. Mozart, [...] della sua voce e l'estensione vocale di soprano drammatico, particolarmente ricca anche nel registro grave, le hanno consentito di affrontare con successo ruoli mezzosopranili come Carmen (G. Bizet) e Giocasta (nell'Oedipus rex di I.F. Stravinskij). ...
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strumentazione
strumentazióne (raro istrumentazióne) s. f. [der. di strumentare e, nel sign. 2, di strumento]. – 1. In musica, l’arte e la pratica di distribuire le parti tra i varî strumenti in una composizione, e il modo stesso di scegliere...