Storico francese (Strasburgo 1859 - Parigi 1944). Prof. all'univ. di Nancy (1899), poi (1907) alla Sorbona e membro dell'Institut de France. Colorito rievocatore della civiltà bizantina nei suoi varî aspetti, [...] D. contribuì con ricerche particolari Études sur l'administration byzantine dans l'exarchat de Ravenne, 1888; L'Afrique byzantine, 1896; Justinien et la civilisation byzantine au VIe siècle, 1901; Ravenne, ...
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Figlio (Strasburgo 1786 - Nizza 1868) di re Massimiliano I Giuseppe; dapprima combatté nell'esercito napoleonico; contrario all'egemonia francese, si schierò poi nella coalizione (1813), entrando a Parigi [...] con il suo esercito. Protettore di artisti e appassionato d'arte, fondò la glittoteca di Monaco e soggiornò a lungo in Italia. Diventato re (1825), fece costruire a Monaco diversi edifici monumentali. ...
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Condottiero (m. 799), nominato duca del Friuli da Carlo Magno alla deposizione del longobardo Rotgaudo; distrusse in due spedizioni (796-797), con l'aiuto degli Slavi, l'impero degli Avari formatosi nell'Europa danubiana. A lui Paolino patriarca d'Aquileia dedicò il suo Liber exhortationis. Fu ucciso in un'insurrezione ...
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Uomo politico e riformatore tedesco (Strasburgo 1489 - ivi 1553); fu membro del Senato, della Camera dei tredici e di quella dei quindici della libera città di Strasburgo, che rappresentò anche in diverse [...] dell'ideale di autonomia perseguito dalle libere città tedesche. Non si interessò direttamente delle dispute teologiche, e si batté per la tolleranza; fu attentissimo ai problemi dell'istruzione (nel 1538 fondò il ginnasio di Strasburgo). ...
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Generale francese (Gazeran, Yvelines, 1862 - Strasburgo 1921). Dopo essersi segnalato in Africa, durante la prima guerra mondiale, agli ordini di F. Foch, si distinse poi anche nelle battaglie della Marna, [...] dell'Yser e delle Argonne e quindi, inviato in Piccardia (1917) a capo di un'armata, e (1918) sull'Oise, in tutte le battaglie combattute in quelle regioni. Nel 1919 fu governatore di Strasburgo. ...
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Seguace di Lutero (Burgos 1520 - Strasburgo 1570), studente a Lovanio (1539) e poi a Wittemberg (1541), allievo di Melantone, tradusse in spagnolo il Nuovo Testamento (1543); fu poi a Strasburgo (1546) [...] e a Basilea, e di qui in Inghilterra, dove, per mezzo di T. Cranmer, ottenne un incarico (1548) di lingua greca a Cambridge. Nel 1549 tornò in Germania ...
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Diplomatico inglese (Bridlington, Yorkshire, 1810 - Strasburgo 1885); paggio di Giorgio III e di Guglielmo IV, fu poi segretario privato di quest'ultimo. Entrato in diplomazia (1838), fu ministro plenipotenziario [...] a Torino (1852-62), dove appoggiò con impegno la politica di Cavour, specie nella crisi di Crimea, attirandosi varie critiche da parte dell'opinione pubblica inglese più conservatrice. Rifiutò la promozione ...
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Storico tedesco (Lesse, Brunswick, 1825 - Strasburgo 1893). Collaboratore di varî giornali liberali, dapprima avversario di Bismarck, parteggiò per lui nel 1866 e nel 1870; ma la politica del nuovo impero [...] lo lasciò perplesso, sicché ruppe con molti antichi compagni di fede politica e polemizzò vivacemente con H. von Treitschke. La sua opera fondamentale, la Geschichte Karls V, rimase incompiuta (3 voll., ...
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Sturm, Jakob
Politico e riformatore tedesco (Strasburgo 1489-ivi 1553). Fu membro del Senato, della Camera dei tredici e di quella dei quindici della libera città di Strasburgo, che rappresentò anche [...] dell’ideale di autonomia perseguito dalle libere città tedesche. Non si interessò direttamente delle dispute teologiche e si batté per la tolleranza; fu attentissimo ai problemi dell’istruzione (nel 1538 fondò il ginnasio di Strasburgo). ...
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Elettore di Colonia (n. 1547 - m. Strasburgo 1601). Avviato alla carriera ecclesiastica, fu (1577), dopo l'abdicazione di Salentino di Isenburg, il candidato del partito favorevole al protestantesimo per [...] di secolarizzare l'elettorato condussero alla sua deposizione da parte di Gregorio XIII e all'elevazione, in sua vece, di Ernesto (1583). T., che aveva sposato la contessa Agnese di Mansfeld, fuggì allora (1584) in Olanda, poi (1588) a Strasburgo. ...
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equo processo
loc. s.le m. Riforma del sistema processuale giudiziario, al fine di renderlo più adeguato ai principi costituzionali. ◆ L’accordo che maggioranza e opposizione, o almeno larga parte di queste, hanno trovato sulla riforma costituzionale...
europoltrona
(euro-poltrona), s. f. Carica di prestigio nelle istituzioni dell’Unione europea. ◆ [tit.] Euro-poltrone / I tanti candidati che si scaldano per sostituire un [Jacques] Santer azzoppato / Non è in ballo solo la presidenza della...