Con Le voci di dentro (1948) si era delineata nel teatro di Eduardo una fase di più acuto pessimismo: ai modi del neorealismo si unisce il rimpianto mitico per un passato collocato, non storicamente, bensì [...] culturalmente, nello strapaese della sua giovinezza e nella rivalutazione degli affetti più umili e spontanei. Le sue opere nascono dalla ribellione, più emotiva che razionale, all'ingiustizia e all'ipocrisia, e testimoniano dell'impegno etico dello ...
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Manfredi, Nino (propr. Saturnino)
Francesco Bolzoni
Attore e regista cinematografico, nato a Castro dei Volsci (Frosinone) il 22 marzo 1921. Grande interprete della commedia all'italiana, ha saputo provare [...] culturale e il suo passato di provinciale raccontando di Benedetto, ragazzo e poi uomo che si cerca in un'Italia da Strapaese. La parte iniziale del film risulta libera, felice, ma l'intera opera appare immersa in un'atmosfera naif, insolita nel ...
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strapaese
strapaéṡe s. m. [comp. di stra- e paese]. – Tendenza letteraria della prima metà del sec. 20° che si ispirò alle tradizioni schiettamente paesane, contro ogni forma di cosmopolitismo o esterofilia e quindi in opposizione al movimento...
strapaesano
strapaeṡano agg. [comp. di stra- e paesano; nel sign. 2, der. di strapaese]. – 1. Che aduna, che presenta in sé, al massimo grado, gli aspetti paesani più vivi e caratteristici: fiera, sagra, festa strapaesana. 2. Che è proprio...