Musicista (Roma 1905 - ivi 1981). Studiò con O. Respighi al conservatorio di S. Cecilia in Roma, diplomandosi in composizione nel 1929. Ha lasciato lavori orchestrali, tra cui Il poema delle Dolomiti (1931), [...] Strapaese (1932), Al Piemonte (1941), composizioni da camera, musiche per film, ecc. ...
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COPPOLA, Raffaele
Giancarlo Landini
Nato a Capua il 14 maggio del 1841, da umili genitori, la sua vicenda biografica non è contrassegnata da particolari avvenimenti.
La famiglia Coppola era di origini [...] anni di costante servizio. Il Santoro ci informa puntualmente dei particolari della contesa, che assunse toni da strapaese richiamando alla mente l'altra più celebre questione, suscitata per Verdi organista dai Bussetani. Lasciata Cremona nel ...
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LUALDI, Adriano
Virgilio Bernardoni
Nacque il 22 marzo 1885 a Larino, nel Molise, da Riccardo e da Italia Vianello Moro. Studiò con Stanislao Falchi al liceo musicale di S. Cecilia di Roma, dove portò [...] brani sinfonici improntati ora al mito mediterraneo dell'italianità (Suite adriatica, 1932), ora al clima da festa di strapaese (Samnium, 1938). Come organizzatore, fu tra i fondatori nel 1930 del Festival internazionale di musica di Venezia, creato ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] funzioni e attributi del letterato (come vedremo meglio più avanti, e come emerse chiaramente nelle polemiche con il gruppo di "Strapaese"). Si ha insomma l'impressione, e proprio dalle letture più impegnative di "900", che nel B. il rapporto con le ...
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strapaese
strapaéṡe s. m. [comp. di stra- e paese]. – Tendenza letteraria della prima metà del sec. 20° che si ispirò alle tradizioni schiettamente paesane, contro ogni forma di cosmopolitismo o esterofilia e quindi in opposizione al movimento...
strapaesano
strapaeṡano agg. [comp. di stra- e paesano; nel sign. 2, der. di strapaese]. – 1. Che aduna, che presenta in sé, al massimo grado, gli aspetti paesani più vivi e caratteristici: fiera, sagra, festa strapaesana. 2. Che è proprio...