strabiliare [forse der. di bile, ma non è da escludere un incrocio di stra- e visibilio] (io strabìlio, ecc.). - ■ v. tr. [rendere attonito per la meraviglia: ci ha strabiliato con il racconto delle sue [...] avventure] ≈ [→ STORDIRE v. tr. (2. a)]. ■ v. intr. (aus. avere, ma i tempi comp. sono rari) [rimanere sbalordito: strabiliai a quella vista] ≈ restare (o rimanere) a bocca aperta (o basito o esterrefatto), ...
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straccione /stra'tʃ:one/ s. m. [der. di straccio²] (f. -a). - 1. a. [persona che va in giro con abiti stracciati: se non ti cambi abito sembri proprio uno s.] ≈ (non com.) brindellone, cencioso, pezzente, [...] (non com.) sbrindellone. ↔ dandy, elegantone. b. [persona che chiede l'elemosina o che dorme per strada] ≈ barbone, clochard, homeless, senzatetto. 2. (estens., spreg.) [persona che, per lo più per il ...
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stracotto /stra'kɔt:o/ [part. pass. di stracuocere]. - ■ agg. [di cibo, troppo cotto] ≈ scotto. ↓ cotto. ↔ crudo. ↓ al dente. ■ s. m. (gastron.) [taglio di carne magra di manzo cotto intero, a lungo, in [...] una casseruola ben chiusa, con olio e condimenti vari] ≈ brasato, stufato ...
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strafare v. intr. [der. di fare², col pref. stra-] (io strafò o strafàccio, tu strafài, egli strafà, ecc.; nel resto, coniug. come fare; aus. avere). - [fare più del necessario o del conveniente (per smania [...] d'azione, per eccessivo zelo, ecc.): ha voluto s. e ha rovinato tutto] ≈ eccedere, esagerare, passare il limite, (lett.) trasmodare ...
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strafatto agg. [der. di fatto¹, col pref. stra-]. - 1. [di frutto, che ha passato la maturità: queste pesche sono s.] ≈ sfatto. ↑ fradicio, marcio. ↔ acerbo. 2. [fatto, ripetuto più volte, o anche portato [...] a termine da tempo: è un discorso fatto e s. tante volte; il lavoro, a quest'ora, sarà fatto e s.] ≈ ‖ esaurito. 3. (gerg.) [che ha assunto dosi massicce di droga: non può mica guidare, s. com'è] ≈ (gerg.) ...
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straforo /stra'fɔro/ s. m. [der. di straforare]. - [apertura che si fa traforando: lima da s.] ≈ traforo. ⇑ foro. ▲ Locuz. prep.: fig., di straforo 1. [senza che venga a conoscenza di nessuno: i due amanti [...] si incontravano di s.] ≈ (fam.) alla chetichella, di nascosto, di soppiatto, furtivamente, nascostamente, sottobanco. ↔ alla luce del sole, apertamente, coram populo. 2. [per pochissimo tempo: l'ho incontrato ...
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stragrande agg. [der. di grande, col pref. stra-]. - [molto grande, per lo più nell'espressione la stragrande maggioranza: è la s. maggioranza a pensarla così!] ≈ ↓ netto. ↔ esiguo, modesto. ↑ minuscolo, [...] risicato, striminzito ...
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stralunare [der. di luna, col pref. stra-]. - ■ v. tr. [riferito agli occhi, aprirli in maniera eccessiva e improvvisa, talora storcendoli, per un malore, una violenta emozione e sim.] ≈ [→ STRABUZZARE]. [...] ■ stralunarsi v. intr. pron., non com. [rimanere sbalordito] ≈ [→ STRABILIARE v. intr.] ...
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stramazzare /strama'ts:are/ [der. di mazza, col pref. stra-; propr., come tr., "abbattere con un colpo di mazza"]. - ■ v. tr., non com. [far cadere a terra di peso: con un gran pugno lo stramazzò] ≈ abbattere, [...] atterrare, stendere. ↔ alzare, rialzare, (fam.) tirare su. ■ v. intr. (aus. essere) [piombare a terra pesantemente, soprattutto per percossa o ferita o per improvviso malore, anche con la prep. a: colto ...
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Stra Comune della prov. di Venezia (8,8 km2 con 7550 ab. nel 2008). Il centro è situato al confine con la prov. di Padova, sulle rive del fiume Brenta.
Fu luogo di villeggiatura per i ricchi Veneziani, i quali vi costruirono splendide ville....
STRA-
È un ➔prefisso derivato dal latino extra. Indica perlopiù una condizione eccezionale, ma anche una posizione esterna.
Si trova in parole composte derivate dal latino (straordinario, stravagante) o formate modernamente da sostantivi,...