Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] ai Pisoni, nota come Ars Poetica. La produzione poetica di O. F. si estende attraverso uno dei periodi più difficili della storiaromana: egli si forma nell'età dell'ultima guerra civile e muore quando la pace augustea è già da molti anni stabilita e ...
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Scrittore (Firenze 1869 - Roma 1937). Redattore-capo del Convito di A. De Bosis e collaboratore di numerose riviste, autore di poesie e romanzi di gusto dannunziano (fra cui la trilogia: L'orda d'oro, [...] migliori sono di carattere fra erudito e artistico, di argomento e ambiente romano: Le chiese di Roma (1900); Le cronache del Caffè Greco (1930); Roma romantica (1935); Storiaromana di trent'anni 1770-1800 (1931); I Bonaparte a Roma (postuma, 1938). ...
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Annalista romano; pretore in Sicilia nel 210 a. C., nel 208 assediò senza successo Locri; cadde poi prigioniero di Annibale. Scrisse una storiaromana in lingua greca, dalle origini fino alla sua età, [...] di cui si servì anche Livio. n Non va confuso con questo un omonimo grammatico e giurista (2º o 1º sec. a. C.) che scrisse un'opera sui comizî, almeno due libri sull'ufficio del giureconsulto, altri due ...
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Scrittore (Parigi 1766 - Goderville 1834). Compose enfatiche tragedie in versi su eroi della storiaromana e sulla storia italiana, commedie, melodrammi, favole e poesie. Scrisse anche di critica e di [...] filosofia. Esercitò una certa autorità sulla cultura francese al tempo di Napoleone che lo stimò. Proscritto da Luigi XVIII, tornò a Parigi nel 1819; diresse la Biographie nouvelle des contemporains e ...
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Poeta (Modena 1738 - Pavia 1808). Segretario dell'università di Pavia (1772), vi insegnò poi storiaromana ed eloquenza. Repubblicano ardentissimo, durante la Cisalpina fu presidente dell'Accademia di [...] belle arti e ministro presso la corte di Parma. Nelle sue Poesie (1799) trattò temi di vario genere senza particolare originalità ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] un confronto razionale fra i casi moderni e l'esempio degli antichi Romani. Alcuni capitoli dei Discorsi (I, 5-6) sono imperniati effettuale della cosa" (Principe XV). La verità effettuale della storia è il conflitto: fra gli stati, fra i gruppi ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] concezione linguistica deve partire chi voglia seguire la storia delle sempre vive controversie italiane sulla genesi e vedere il suo campo coperto di neve, e il volo dell'aquila romana, voluto da Dio. L'infinitamente piccolo e sfuggente e labile, e ...
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Umanista (Forlì 1462 circa - Parigi 1519); addottoratosi in diritto canonico a Bologna passò a Roma come segretario del vescovo Ludovico Gonzaga; entrato nell'Accademia romana di Pomponio Leto, divenne [...] poeta; poco dopo si stabilì in Francia, dove (1488-90, e poi dal 1493) insegnò, alla Sorbona, retorica, poesia e storia, ma da Parigi dovette allontanarsi nel 1491 per la feroce ostilità di G. Balbi che era stato contrarissimo all'ingresso dell'A. in ...
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Nome sotto il quale è noto lo storico Marcantonio Cocci o Coccio (Vicovaro, Roma, 1436 circa - Venezia 1506). Fece parte dell'Accademia romana di Pomponio Leto e insegnò retorica a Udine (1473-83) e a [...] , fra cui Rerum Venetarum ab urbe condita ad Marcum Barbadicum Venetiarum principem libri XXXIII (1487); De latinae linguae reparatione (1489); Enneades sive Rapsodiae historiarum (1498-1504), storia universale, in 92 libri, che giunge fino al 1504. ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...