Periodo di storiadella civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] : Machiavelli, che unisce a una fedele analisi dell’uomo e dellastoria una eccezionale capacità teorica; Leonardo, per cui solo la matematica e la ragione aprono le vie della verifica sperimentale. La cosiddetta rivoluzione scientifica trae origine ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] storiadella scienza, all’approfondimento di problematiche quali la genesi storica delle t. e il cambiamento teorico.
Sviluppi dell sono assai diverse da quelle che effettivamente un matematico adopera nella dimostrazione dei suoi teoremi. G. ...
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Ogni concezione che consideri l’accadere, tanto fisico quanto spirituale, come il prodotto di una pura causalità meccanica e non preordinato a una superiore finalità.
Filosofia
Nel senso più generale, [...] varie forme, anche in rapporto al diverso uso dellamatematica come strumento concettuale capace di trascrivere i fenomeni il problema si può formulare nei seguenti termini: la storia passata e quella futura di un sistema materiale sono racchiuse ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] di stabilire relazioni, secondo il modello rigoroso dellamatematica. L’esigenza che il diritto positivo venisse dialettico della realtà e soprattutto dellastoria presenti un intrinseco significato che gli deriva dall’essere lo sviluppo della stessa ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] Il concetto di c. ha assunto nella storiadella filosofia diversi significati a seconda che esso gli); ricorre invece per alcuni c. alle preposizioni.
Matematica
In statistica e calcolo delle probabilità, con il termine c. s’intende generalmente la ...
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Critico, scrittore e filosofo tedesco (Hannover 1772 - Dresda 1829), figlio di Johann Adolf; studiò diritto a Gottinga e poi a Lipsia, ma i suoi interessi si rivolsero soprattutto alla letteratura e alla [...] nelle strettoie del finito e dei procedimenti dimostrativi proprî dellamatematica, o, peggio, irrigidirsi in un "sistema", (1828); Philosophie der Sprache und des Wortes (1828). La storia, il linguaggio e la rivelazione sono riportati a una "vita ...
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Filosofo (Monaco di Baviera 1874 - Francoforte sul Meno 1928). Professore nelle univ. di Jena, di Monaco, di Colonia e di Francoforte. Dopo un saggio ispirato ancora alle prospettive del suo maestro R. [...] altrettanto precise ed evidenti di quelle della logica e dellamatematica e tali da rendere possibile la impulso, che sono costitutive dell'uomo, e considerando la storia come sviluppo del loro conflitto in vista della piena realizzazione del divino ...
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Filosofo inglese (Londra 1922 - Los Angeles 2009). Allievo di L. Wittgenstein, del quale ha largamente utilizzato nella sua riflessione filosofica le tecniche dell'analisi del linguaggio, applicandole [...] esteso tanto all'etica quanto alla filosofia della scienza.
Vita
Laureatosi in matematica e fisica a Cambridge nel 1942, conseguì Leeds (Yorkshire) ed è stato direttore dell'unità di storiadelle idee della Nuffield foundation di Londra (1960-65). ...
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Erudito gesuita (Geisa, Fulda, 1602 - Roma 1680). Eminente rappresentante dell'enciclopedismo seicentesco, i suoi eclettici interessi spaziarono dal campo degli studi linguistici alla geologia, dalla [...] il già citato Mundus subterraneus, storiadella Terra in cui in una visione teleologica dà conto delle strutture fondamentali del globo e delle trasformazioni della crosta terrestre) alla matematica (Musurgia universalis, 1660; Organum mathematicum ...
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Missionario e sinologo (Macerata 1552 - Pechino 1610). Gesuita, fu inviato nelle Indie Orientali (1577) e poi in Cina (dal 1582), dove iniziò la sua opera di divulgazione della cultura occidentale e di [...] della penetrazione del cristianesimo nella classe colta. Importante documento dellastoriadella sua missione sono i Commentari della : scrisse opere di matematica, di astronomia, di filosofia morale e di apologetica in cinese (Dell'amicizia, 1595; il ...
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frontièra s. f. [dal provenz. ant. frontiera, fr. ant. frontiere, der. del lat. frons frontis «fronte»]. – 1. a. Linea di confine (o anche, spesso, zona di confine, concepita come una stretta striscia di territorio che sta a ridosso del confine),...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...