DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] di Fossano (Cuneo), dove iniziò l'insegnamento dellamatematica e della filosofia; in questa città, nel 1777, con "è passato come una tromba marina sulle acque stagnanti dellastoriadell'arte italiana: laddoVe sembrava prima che non vi fossero ...
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DELLA VOLPAIA (Della Golpaia, De li orioli, De Vulparia), Benvenuto
Pier Nicola Pagliara
Figlio del celebre Lorenzo e Bartolomea di Lionardo sua moglie, nacque a Firenze il 5 maggio 1486; al pari dei [...] al Museo di storiadella scienza di Firenze (M. L. Righini Bonelli, Il Museo distoria della scienza, Firenze 1968 Domenico Boninsegni. Vi troviamo anche appunti di geometria e matematica applicate, ricette mediche (ff. 14v-16r) e curiosità ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] a Firenze - in psicologia sperimentale (con F. De Sarlo), in storiadella filosofia (con F. Tocco) e negli studi classici (con G. regolata da dieci leggi fondamentali (della funzione matematica del tempo; della dipendenza del lavoro psicologico dalla ...
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DELLA SETA, Alessandro
Daniele Manacorda
Nacque a Roma il 29 giugno 1879 da Giuseppe e Rachele Rosselli. La professione di medico esercitata dal padre avrà in seguito un influsso significativo sulla [...] matematica e da una facoltà eccezionale di sintesi" (Arias, p. 52).
L'interesse per i problemi della pp. 297-367).
Dopo l'impegnativo esordio giovanile nel campo dellastoriadell'arte antica, il D. andò consolidando esperienza e metodo in ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] onore, "medicei". Nel luglio del 1610 G. venne nominato Matematico e Filosofo del Granduca di Toscana. Nello stesso periodo osservò
Letteratura. - G. ha un posto rilevante anche nella storiadella letteratura non solo e non tanto per i suoi scritti ...
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Filosofo (Edimburgo 1711 - ivi 1776). Rimasto orfano di padre a tre anni, trascorse l'infanzia a Ninewells con la madre. Successivamente fu di nuovo a Edimburgo e studiò in quella università. Nel 1734 [...] sostanza le sole proposizioni razionali sono quelle dellamatematica e della geometria. Ma ad esse non corrisponde nulla caso del romanzo, cioè dellastoria non vera, sono concepite in modo languido e debole, nel caso dellastoria vera in modo vivo ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] alla storia (storiadelle idee, storiadella cultura, ecc.), alla morale e alla letteratura, gli fece presto guadagnare una popolarità mondiale: nel 1950 gli fu attribuito il premio Nobel per la letteratura. Nell'ambito della logica matematica, di ...
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Matematico greco, autore di numerosi trattati, operò attorno al 300 a. C. nella colonia di Alessandria, allora di recente fondazione. E. è particolarmente noto per un'opera, gli Elementi (v.), contenente [...] 17° l'opera costituì infatti la base del pensiero matematico e l'essenza stessa dellamatematica, e non ebbe rivali fino alla fine del edizioni gli Elementi di E.: il loro significato nella storia del pensiero occidentale è molto più di quello di un ...
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Storico delle scienze, filosofo e matematico (Crema 1863 - Roma 1909). Figura di studioso originale, costantemente in contatto con la ricerca e la cultura europea (e statunitense) più avanzata, si occupò [...] scienza, filosofia del linguaggio e storiadella scienza (in partic. dellamatematica), con contributi ispirati a un acuto senso degli aspetti metodologici e linguistici dei problemi affrontati.
Vita
Laureato in matematica nel 1888 a Torino, divenne ...
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Erudito (Verona 1662 - Roma 1729). Studiò teologia, anatomia, botanica, matematica, fisica, astronomia, nel 1689 si trasferì a Roma dove studiò le lingue ebraica, greca e francese, l'archeologia e la storia. [...] (un museo destinato a raccogliere iscrizioni relative alla storiadella Chiesa), si fecero gli scavi dei Farnese sul Palatino liberti di Livia sull'Appia. Fu (1705) segretario della congregazione per la riforma del calendario, sul quale aveva ...
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frontièra s. f. [dal provenz. ant. frontiera, fr. ant. frontiere, der. del lat. frons frontis «fronte»]. – 1. a. Linea di confine (o anche, spesso, zona di confine, concepita come una stretta striscia di territorio che sta a ridosso del confine),...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...