ILARIO vescovo di Poitiers, santo, dottore della Chiesa
Mario Niccoli
Nacque a Poitiers da una famiglia pagana, al principio del sec. IV. I motivi che l'avrebbero indotto a convertirsi sono esposti [...] la linguagreca (o quanto meno ne perfezionò la conoscenza) e venuto in contatto diretto con le maggiori espressioni della teologia autentici e gli scritti (fonte preziosa per la storiadella controversia ariana) De Synodis, composti dopo il 358 ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] dellalingua avestica fanno pensare alle regioni orientali come primo ambiente della sua predicazione. Anche per l'epoca della predicazione le opinioni sono contrastanti: la più antica notizia che se ne ha da fonte greca nella storia religiosa dell' ...
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. Uno dei più rinomati scrittori siriaci del periodo di decadenza della letteratura siriaca, fecondissimo scrittore, filosofo peripatetico, teologo monofisita con tendenze conciliatorie, poligrafo ed enciclopedico, [...] In arabo egli scrisse inoltre una Storiadelle dinastie.
Di astronomia tratta il Sullāqā hawnānāyā "Ascensione spirituale", dipendente da Tolomeo attraverso gli Arabi. B. compilò anche una vasta grammatica dellalingua siriaca basandosi sulla scienza ...
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Fiorì attorno al 150 a. C., quale celebratissimo allievo di Aristarco e uno dei più versatili filologi greci. Alla varietà dei suoi interessi avran contribuito gli studî filosofici compiuti sotto lo stoico [...] storia religiosa e di mitologia, che probabilmente cominciava dall'affrontare il problema del sorgere della religione greca non già alle capricciose arbitrarietà dei sistemi stoici (Varr., De lingua lat., VI, 2). Ugual norma seguì, naturalmente, nei ...
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Filologo inglese. Nacque a Oulton nel Yorkshire, nel 1662; nel 1700 fu nominato Master del Trinity College, nel quale ufficio rimase fino alla morte (1742).
Nella ricca biblioteca di E. Stillingfleet, [...] storia del testo, e si proponeva di risalire al testo della Vulgata quale era stato fissato da S. Girolamo - rappresentante d'un codice della e sulle sue differenze da quella greca, che è rimasta per il concezione dellalingua omerica e della sua ...
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Eminente teologo ed erudito greco del sec. XVII. Nato a Chio nel 1586 da Nicola Allatios ('Αλλάτιος, in ital. Allacci o Allaccio, o Allazio), fece i primi studî sotto lo zio materno Michele Neuridis, che [...] greci quanto latini la reputazione dell'Allacci crebbe di giorno in giorno. Paolo V lo nominò professore (ora scrittore) di linguagreca orientalis perpetua consensione, Colonia 1648); 3. opere di storia letteraria (De patria Homeri, Lione 1640, e una ...
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Vescovo e scrittore del secolo IV. Nacque a Besandirke, oggi Besanduc, in Palestina al principio del sec. IV. Andò ancor giovanetto in Egitto, trattovi dal fervore di quei monasteri copti, e tornato in [...] , rendono particolarmente preziosa l'opera di E. per la storia del quarto secolo, l'animosità che egli pone contro l greco, l'ebraico, il siriaco, il copto e il latino), l'esame dellalingua da lui usata lo mostra rappresentante del grecodella ...
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Glottologo e filologo, nato a Lubecca il 16 aprile 1820, morto a Hermsdorft (Slesia Prussiana) il 12 agosto 1885. Compì gli studî universitarî a Bonn e a Berlino; fu libero docente a Berlino (1846), professore [...] Curtius: investigare la storiadellelingue classiche giovandosi della comparazione con le altre lingue indoeuropee e integrando l , restringendo, questa volta, il proprio compito alla linguagreca. Nell'intervallo tra le due opere maggiori apparve la ...
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Sacerdote del supremo dio babilonese Bēl (Marduk) a Babele, vissuto fra il IV e il III sec. a C. Il suo nome sonava in babilonese probabilmente Bēl-uṣur "Bēl, proteggi" o Bēl-uṣur-šu "Bēl, proteggilo". [...] Compilò in linguagreca in tre libri un'ampia storiadella Babilonia, fondata su fonti indigene, che egli quale sacerdote, e quindi provetto nella scrittura in caratteri cuneiformi, deve aver conosciute molto bene. L'opera fu dedicata al re Antioco ...
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Da Taranto condotto schiavo a Roma nel 272 entrò, come litterator, nella casa di un Livio da cui fu affrancato. Il prenome T (Titus), dato da alcune fonti, è dovuto a scambio con il prenome dello storico [...] e di una commedia greca (cfr. Cassiod., Chron., p. 128 Mommsen), adattando alla lingua latina i metri ellenici der röm. Litteratur, I, Monaco 1927, pp. 45-49; E. Curcio, Storiadella letteratura latina, I, Napoli 1920, pp. 121-130; P. Lejay, Hist. ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...