Weiss, Jiří
Regista cinematografico ceco, nato a Praga il 29 marzo 1913 e morto a Santa Monica (California) il 9 aprile 2004. Le sue regie si sono distinte per funzionalità narrativa, versatilità espressiva, [...] Sorgeranno nuovi combattenti). Dalla metà degli anni Cinquanta, quando iniziò anche di una visione più personale della Storia, dedicandosi a vicende e psicologie individuali si stabilì in Italia e poi negli StatiUniti. Inattivo per più di due decenni, ...
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Grier, Pam (propr. Pamela Suzette)
Giona Antonio Nazzaro
Attrice cinematografica statunitense, nata a Winston-Salem (North Carolina) il 26 maggio 1949. È considerata il simbolo dell'immaginario erotico [...] b-movies sorto verso la metà degli anni Settanta e diretto in e Foxy Brown (1974), ancora una storia di violenza e vendetta. Nella parabola artistica interpreta una hostess che contrabbanda denaro negli StatiUniti per conto di un trafficante d'armi. ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] sub-regioni balcaniche, che, unite, formarono nel 1918 il Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni (Regno SHS): un'estensione stati girati anche in Betacam: è il caso di Dorćol-Menhetn (2000, Dorćol-Manhattan) di Isidora Bjelica, una storia ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] i suoi fratelli, 1960; La caduta degli dei, 1969; Morte a Venezia, 1973 la madre, vedova, erano uniti come le dita di una come V., è stato antifascista, ha nascosto mutamenti e commistioni rispetto alla fonte. Storia di un altro vinto, propone il ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] stato di veglia.
La poetica della trasgressione
Per contro, nel cinema delle avanguardie europee degli momenti e oggetti lontani, uniti da un rapporto di personaggi-manichini, cercando le tracce di una storia d'amore che forse non è mai avvenuta ...
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Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] all'idea che essi precedano, nella storia dell'evoluzione umana, i comportamenti linguistici tecnica cinematografica, uniti ai progressi dell all'inizio degli anni Settanta del Novecento con un gruppo di Navajos, sono stati avviati vari ...
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film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] sia i libri che sono stati scritti, così possiamo chiamare cinema storia della letteratura, così si può scrivere la storia del cinema, parlando soprattutto e specificamente dei film prodotti nel corso degli che poi vengono uniti e sovrapposti in ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...