Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] soltanto quale mezzo per il raggiungimento del piacere, essenziale alla vita stessa dell’uomo; perciò non può essere, come vogliono gli stoici, il vero bene, che è fine e non mezzo. Essa è azione, la qualità della quale è relativa alle specifiche ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] ragionevole, realizzando l’imperturbabilità (atarassia) del saggio. Notevole e incisiva fu la critica mossa da Carneade a dottrine stoiche come l’ammissione di una ragione comune a tutti gli uomini, fonte di conoscenze comuni e universali (come la ...
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Filosofo e scienziato greco (n. Apamea di Siria 135 a. C. circa - m. metà sec. 1º a. C.). Scolaro di Panezio di Rodi, fu con lui uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta media stoa: per la vastità [...] di conciliare in un grande complesso armonico ogni verità ricavabile dal pensiero precedente: onde egli si può dire insieme stoico ed eracliteo, presocratico e platonico (ma è soprattutto della cosmologia e del latente misticismo del Timeo che egli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] , secondo una non infrequente modalità ottocentesca, rappresenterà, all’interno della famiglia, un cattolicesimo ‘femminile’ di tipo stoico-patetico, opposto al ribellismo e ateismo ‘maschile’, e farà battezzare di nascosto i figli. Si tratta di ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] sull'origine celeste delle forme. Ma nelle loro mani la teoria subì un interessante mutamento, influenzato forse dal recupero del concetto stoico di etere come agente fisico che lega le sfere celesti e terrestri. Da un lato, i due chiamarono la forma ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] necessitazione del volere umano da parte della grazia. Nel Seicento, B. Spinoza ripristina il concetto stoico dell’universale necessità e il concetto parimenti stoico di una l. che non presuppone, anzi nega il libero arbitrio, ed è fatta consistere ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] intermedia tra la mortalità del corporeo e l'immortalità dell'intelligibile, concepita da P. anche nel senso stoico come universale vitalità informante mediante le idee (chiamate, in riferimento a tale funzione, λόγοι σπερματικοί, rationes seminales ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] dell'anima. Epicuro aveva affermato che l'anima era un corpo, benché fatto di una materia particolarmente sottile. Anche gli stoici consideravano l'anima un corpo sottile o pneuma, ed erano perfino addivenuti alla conclusione che Dio stesso fosse un ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] sul ruolo e la condizione del cortigiano che interessò la cultura del primo Seicento, presentando un cortegiano con le qualità del filosofo stoico, il cui sapere è rivolto a fini pratici, che esercita una vita attiva, utile più di vuote parole e vana ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] è libero da desideri, bisogni e sentimenti troppo forti e vincolanti.
Il pensiero cristiano assorbì lo stoicismo, sebbene l’impostazione stoica fosse quella di cogliere l’uomo dentro il mondo, mentre il cristianesimo poneva l’uomo in rapporto a un ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...