Filosofo greco (4º-3º sec. a. C.) della scuola megarica, scolaro di Eubulide. Per il suo spirito polemico, gli fu scherzosamente alterato il nome in Elenxino (᾿Ελεγξῖνος "il confutatore"). In Plutarco [...] appare come contemporaneo di Stilpone e di Menedemo. Diogene Laerzio riferisce che polemizzò con Zenone stoico. ...
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POSIDIPPO l'epigrammista (ὁ επιγραμματογράϕος)
Vittorio De Falco
Nacque a Pella verso il 312 a. C. Intorno al 280 ottenne la prossenia della lega etolica. È dubbio se sia stato ad Atene; e non si può [...] argomentarlo con sicurezza dalla menzione di Zenone stoico, "saggio cigno", e della "musa di Cleante" in un bell'epigramma (Ant. Pal., V, 134), nel quale P. vuol forse denotare, invitando al silenzio i due filosofi nella giocondità di un brindisi, il ...
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Augusto Cerri
Abstract
L’eguaglianza fra cittadini come principio/valore si afferma già nelle democrazie antiche ed investe la partecipazione al normativo ed i contenuti delle norme giuridiche. L’eguaglianza [...] , J.W., ed., Equality, Nomos IX, New York, 1967, 115; Rackman, E., Judaism and equality, ivi, 154 ss.;) e del pensiero stoico (Russel, B., History of Western Philosophy, New York, 1945, 252 ss.; Ulpiano, D., L, XVII, 32). Sarebbe facile mostrare i ...
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GIUNIO RUSTICO, Lucio (L. Iunius Rusticus)
A. Longo
Filosofo e magistrato romano, maestro di Marco Aurelio, due volte console. Nella prima edizione delle Imagines di Fulvio Orsini era raffigurata un'erma [...] con iscrizione che la qualificava come la dedica a Lucio Giunio Rustico "filosofo stoico" da parte di un liberto Nigrino. Nella seconda edizione della stessa opera la figura manca e il Visconti ne traeva la conclusione che essa fosse andata già nel ...
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In filosofia, ogni concezione che consideri il mondo come essenzialmente buono; l’o. è quindi intrinseco a tutte le filosofie che ritengono l’universo creato o compenetrato da una divinità, di intelligenza, [...] potenza e bontà perfette. Esempio massimo di o. filosofico, nel mondo antico, è il sistema stoico; nel mondo moderno, quello di Leibniz; e fu proprio per designare la concezione di quest’ultimo che i gesuiti di Trévoux coniarono il termine optimisme, ...
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Retore greco di Temno (2º sec. a. C.), autore di un'Arte retorica, del cui contenuto possiamo farci un'idea attraverso gli scritti di Cicerone (nel De inventione), Quintiliano, Agostino (nel De rhetorica). [...] E. è sotto l'influsso dello stoicismo, ma non è da identificarsi con E. di Anfipoli, filosofo stoico del 3º sec. a. C. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filosofia romana
Anna Maria Ioppolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Romani non hanno prodotto una filosofia originale, ma hanno adattato [...] I, 5-6). Cicerone lamenta che la filosofia “quella vera e ottima”, partita da Socrate e continuata dai peripatetici, dagli stoici e dagli accademici, “non è rappresentata da quasi nessuna opera in latino”. Egli stesso si propone con la stesura delle ...
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Filosofo peripatetico della seconda metà del secondo secolo d. C., maestro di Alessandro di Afrodisia. La sua opera principale, Sulla filosofia (Περί ϕιλοσοϕίεσ), in dieci libri, di cui si hanno pochi [...] quella, a noi rimasta, di Diogene Laerzio. Quanto alla sua posizione filosofica, egli sembra aver colorito di panteismo stoico la dottrina aristotelica dell'intelletto divino, considerandolo intrinseco in tutte le cose, ma in varia misura a seconda ...
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Filosofo greco, scolaro del pitagoreo Filolao, e poi, con Simmia, di Socrate, è personaggio del Fedone platonico. Dei tre dialoghi, attribuitigli da Diogene Laerzio (III, 125), sono probabilmente spurî [...] che non conosciamo, e certamente il Πίναξ ("tavola"), forse del 1º sec. d. C., di contenuto prevalentemente cinico-stoico e di tendenza neopitagoreggiante, il cui titolo deriva dal fatto che il suo protagonista interpreta un quadro allegorico esposto ...
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Retore e filosofo latino (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), dell'età di Augusto, maestro di Seneca il filosofo, che ne ricorda con elogio le doti oratorie e il nobile carattere; fu autore di controversiae e di [...] suasoriae come Seneca il Vecchio che lo cita; in filosofia fu seguace della scuola stoico-pitagorica dei due Sestî; ma si citano di lui anche libri di cause naturali e di zoologia. ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...