Sesti, Scuola dei
Indirizzo filosofico che prende il nome dal fondatore, Quinto Sestio (➔ Sestio, Quinto) e da suo figlio che gli successe, pare, nella direzione della scuola. Di orientamento cinico-stoico, [...] non senza spunti pitagorici e platonico-aristotelici, la S. dei S. si caratterizzò anche per una speciale accentuazione dei motivi etici. Uno dei suoi membri, Sozione di Alessandria, avviò agli studi filosofici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stoicismo
Paolo Togni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il richiamo al socratismo e la forte sistematicità della dottrina sono i due caratteri [...] di verità e virtù, il parallelo fra macro e microcosmo e il grande tema del rapporto fra determinismo e libertà.
La scuola stoica e la sua dottrina
Siamo ad Atene, nei primi anni del III secolo a.C. Un fenicio barbuto passeggia avanti e indietro ...
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GRAMMATICA (γραμματική, grammatica)
Gino FUNAIOLI
Alfredo SCHIAFFINI
Antichità classica. - Fino al Medioevo grammatica non significò strettamente quella disciplina che noi così chiamiamo; all'idea [...] . Partendo dal concetto dell'anomalia, a dimostrare che nel parlar comune c'è incongruenza fra cosa e suono o parola, lo stoico Crisippo (sec. III a. C.) e i suoi seguaci sottoposero ad analisi sistematica le diverse categorie di voci, creando la ...
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Vedi ZENONE dell'anno: 1966 - 1966
ZENONE (Ζήνων, Zeno)
P. E. Arias
Tre filosofi ebbero questo nome. Il più antico è Z. di Elea, scolaro di Parmenide vissuto agli inizi del V sec. a. C., del quale, nonostante [...] la vaga indicazione del nome sui ritratti, non sembra che ci sia stata tramandata l'immagine. Il più celebre è lo stoico, nativo di Kition a Cipro (331?-264 a. C.), fondatore della scuola filosofica della Stoà. Il terzo è l'epicureo, nativo di Sidone ...
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Scrittore greco (1º-2º sec. d. C.) vissuto in Roma sotto Traiano e Adriano; è autore di un'opera, a noi pervenuta, sulla tattica greca, forse rifacimento di un'opera consimile di Asclepiodoto, uno scolaro [...] dello stoico Posidonio. ...
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Il più importante dei retori di questo nome, da non confondere, come spesso fu confuso, né con i suoi due o tre omonimi, né con Ermagora di Amfipoli, filosofo stoico del sec. III a. C.: Quintiliano lo [...] grande difficoltà, ricostruire l'opera di E. Innegabile è l'influsso su di lui della dialettica filosofica, specialmente stoica.
Bibl.: Radermacher, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VIII, coll. 692-695; Christ-Schmid-Stählin, Gesch. d. griech. Litt ...
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fato
Nozione solitamente definita in correlazione o in contrapposizione a quelle di provvidenza, destino, libertà, determinismo; tuttavia, il precisarsi del concetto di f. come preordinamento irrevocabile [...] il dibattito epistolare lanciato da Beverwyck nel 1634, mostra un atteggiamento di non-ostilità nei confronti della concezione stoica del f. inteso come concatenazione causale degli eventi in base al disegno razionale divino (pur se lo reinterpreta ...
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Filosofo della scuola peripatetica, di cui fu scolarco nella prima metà del sec. II a. C., succedendo, a quanto sembra, ad Aristone di Ceo. Fece parte, con l'accademico Carneade e con lo stoico Diogene [...] sono le principali argomentazioni con cui egli cercava di combattere la stessa teoria stoica delle conflagrazioni cosmiche, di fronte a quella aristotelica dell'eternità del mondo.
Bibl.: F. Olivier, De Cr. peripatetico, Berlino 1895; L. Radermacher ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Seneca e lo stoicismo latino
Andrea Piatesi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Seneca è una figura centrale dello stoicismo di età imperiale. [...] altri, “poiché prepara un uomo che in futuro potrà essere loro utile” (De otio, 3, 5). Non solo. Seneca osserva che gli stoici ammettono l’esistenza di due res publicae (4, 1): la prima corrisponde alla città storica in cui a ciascuno è dato in sorte ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] 'introduzione, si volse a comporre le Tusculanae, 5 libri di dialoghi nei quali, fondendo insieme posizioni socratiche, platoniche e stoiche, tratta del problema della felicità, e il De natura deorum, in tre libri. Al principio del 44 compose il Cato ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...