GIOVANNI Filopono (Φιλόπονος "amante del lavoro"), detto anche il Grammatico
Giuseppe Furlani
Grammatico, filosofo e teologo greco del sec. VI, caposcuola della setta dei triteisti. Fu originario di [...] , ma in materie scientifiche è indipendente e qualche volta combatte persino i peripatetici. Per qualche dottrina è platonico e stoico. In teologia ebbe idee peculiari, segnatamente nella dottrina della Trinità e in cristologia. Secondo le sue idee ...
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Scienza greco-romana. Meteorologia
John Vallance
Meteorologia
All’inizio del suo trattato dedicato alla ‘meteorologia’, Aristotele afferma di voler esaminare la parte delle ricerche fisiche alla quale [...] (IV B, 13, 1) è usata dagli uomini avidi e smodati per conservare il loro cibo e il loro vino; il saggio stoico, invece, deve ricercare la cultura piuttosto che la sua sorella illegittima, il lusso, studiando le sue origini, e non il suo valore ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] ad Atene. Teofrasto, a sua volta, non accolse l'invito di Tolomeo II a recarsi ad Alessandria e analogo diniego fu espresso dagli stoici Cleante e Crisippo (Diogene Laerzio, V, 37, VII, 185). Il primo inviò in sua vece Sfero, che nel 222 a.C. si recò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le etiche antiche tra bene, virtu e felicita
Federico Zuolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dietro le profonde diversità che animano [...] solo su ciò che conta: l’autonomia individuale e la libertà del saggio. Pur negando il libero arbitrio, il saggio stoico liberamente accetta il destino e l’ordine cosmico, ponendo fine al dominio delle passioni. L’epicureismo, invece, sostiene che il ...
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anima del mondo
Concetto filosofico che già si può ritrovare nell’ilozoismo presocratico, ma che propriamente è sviluppato dal Timeo (➔) di Platone, dove viene descritto come la divinità, mescolando [...] forza vitale e con la natura), e poi nel platonismo del Rinascimento e in autori comunque influenzati dall’animismo platonico-stoico (da Ficino a Bruno); questa concezione sta anche alla base di varie dottrine magico-astrologiche, così come, in un ...
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Filosofo e retore del sec. I d. C., nativo di Leptis. Svolse la sua attività particolarmente nella Roma dell'età di Nerone, dove fu maestro di Lucano e di Persio. Morto quest'ultimo in ancor giovane età, [...] ci sia rimasta (ed. C. Lang, Lipsia 1881), ha speciale importanza in quanto principalmente su di essa e sui Problemi omerici dello stoico Eraclito si basa la nostra conoscenza dell'interpretazione allegorico-naturalistica (la ratio physica) che gli ...
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Latini, Brunetto
Francesco Mazzoni
Letterato e uomo politico fiorentino, protagonista di uno dei più interessanti episodi dell'Inferno (terzo girone del VII cerchio, ove sono puniti i violenti contro [...] , in particolare dell'Etica (si rammenti il libro II del Tresor) e sulla diffusione di alcune venature di pensiero più propriamente stoico, come ha mostrato H. Baron. È dunque un ampio ventaglio di possibilità, per chi voglia definire l'essenza dell ...
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ZENONE di Cizio
Guido Calogero
Filosofo greco, fondatore della scuola stoica. Secondo le date più probabili, nacque nel 336-35 a. C., morì nel 264-63. Figlio di un mercante di Cizio (nell'isola di Cipro), [...] Portico dipinto" (così chiamato per le pitture di Polignoto che lo adornarono) in cui ebbe sede, trasse il nome di "stoica", o, ancora più semplicemente, di "Stoa" (lat. Porticus). Secondo la tradizione - che d'altronde attribuisce tale fine a più di ...
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Catone il Vecchio
Antonio Martina
Marco Porcio C., il Censore, chiamato anche C. il Vecchio per distinguerlo dall'Uticense, nacque a Tuscolo nel 234 a.C., fu censore nel 184 e morì assai vecchio a 85 [...] , oltre che sulla fede religiosa: E questo massimamente par volere Aristotile in quello de l'Anima; questo par volere... ciascuno Stoico; questo par volere Tullio, spezialmente in quello libello de la Vegliezza (Cv II VIII 9). E proprio a proposito ...
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Dionisio Academico
Giorgio Stabile
Come tale è nominato in Cv II XIII 5, dove D. dice che la generazione sostanziale è ritenuta da tutti i filosofi effetto dei cieli, ma mentre alcuni la ritengono da [...] Scholia in Lucani Bellum Civile, ed. H. Husener, I, Lipsia 1869, comm. a X 180). Non è improbabile una contaminazione con lo stoico Dionisio di Eraclea, di cui parla Cicerone (Acad. II XXII 71, Fin. V XXXI 91, Tusc. II XXV 60, III IX 18). Peraltro ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...