cosmopolitismo
Marzia Ponso
Essere cittadini del mondo
Il cosmopolitismo è un indirizzo di pensiero che attribuisce a ciascun individuo la cittadinanza del mondo, ritenendo irrilevanti le distinzioni [...] cosmopolitismo aveva un carattere culturale: il saggio è per sua natura cittadino del mondo. La scuola filosofica dello stoicismo sosteneva invece un cosmopolitismo esteso a tutta la società umana, affermando la fratellanza di tutti gli uomini e la ...
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simpatia
Dal gr. συμπάϑεια, composto da σύν «con» e πάϑος «affezione», cioè stato di chi subisce una data azione o situazione, piacevole o dolorosa). Nel significato originario, il termine greco designa [...] tra le cose o loro capacità di influenzarsi a vicenda, il concetto di s. acquista cittadinanza filosofica principalmente con lo stoicismo, che designa con esso la profonda comunanza e armonia di tutte le cose in quanto costituite dall’unico principio ...
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PRESCIENZA
Guido Calogero
È uno degli attributi della natura divina e tra i più problematici per le difficoltà che implica nei riguardi della concezione della libertà. Esso deriva dall'idea generale [...] e a concepire il divino come pura razionalità, l'idea della prescienza non importa difficoltà immediate: così lo stoicismo, in cui tale problema diviene esplicito, può considerare la divinità come "previsione" o "provvidenza" per la stessa ragione ...
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Detto il Platone ebraico, nato intorno al 30 a. C. (di stirpe sacerdotale secondo S. Gerolamo), ambasciatore nel 40 d. C. a Caligola, per chiedere la cessazione delle persecuzioni contro gli Ebrei, fu [...] - aveva iniziato la forma speculativa del sincretismo o fusione conciliatrice degli elementi elaborati dal platonismo, aristotelismo e stoicismo con quelli religiosi della Bibbia (Bibbia dei Settanta, Pseudo-Aristea, Aristobulo, ecc.). Ma con un ...
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Epicureo del sec. II o III d. C., noto per la grande iscrizione che fece incidere nella parete d'un portico della sua città natale, Enoanda (tra la Pisidia e la Licia), di cui si sono conservati varî frammenti. [...] dottrine del maestro, sia fisiche sia etiche, seguite da un'appendice dossografico-polemica, che discute Democrito e lo stoicismo. Nel particolare, l'esposizione di D. diverge talora dall'epicureismo originario: ma identico è il tono fondamentale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le etiche antiche tra bene, virtu e felicita
Federico Zuolo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dietro le profonde diversità che animano [...] in quanto possibili modi degni di realizzare le virtù propriamente umane: lo sviluppo della razionalità e delle virtù sociali.
Stoicismo
Lo stoicismo è forse l’unico caso antico di scuola i cui contributi più rilevanti sono stati elaborati da molti ...
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Nella filosofia antica e nel Rinascimento, l’uomo in quanto tipo e rappresentazione dell’universo (macrocosmo), che egli riassume in sé.
Se l’uso del termine sembra fissarsi in Democrito ed è poi attestato [...] , poi nel Timeo di Platone. Il tema della corrispondenza m.-macrocosmo trova poi la sua massima esplicazione nello stoicismo e nel neoplatonismo, legato a quello della ‘simpatia’ universale e alla concezione organicistica del cosmo in cui tutto ...
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Filosofo della scuola peripatetica, di cui fu scolarco nella prima metà del sec. II a. C., succedendo, a quanto sembra, ad Aristone di Ceo. Fece parte, con l'accademico Carneade e con lo stoico Diogene [...] è caratteristico per l'opposizione con cui esso si presenta rispetto allo stoicismo, mentre ne trae nello stesso tempo singoli elementi e motivi. Così colorate di stoicismo (anche se forse più nella terminologia che nel contenuto) sono le sue ...
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sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] gnoseologico, in una svalutazione della sua capacità conoscitiva. Nel tardo Rinascimento temi sensistici si ritrovano, sotto l’influsso dello stoicismo, nelle opere di T. Campanella, che riconduce ogni scire a un sentire.
La vera fioritura del s. si ...
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SENECA, L. Anneo
Achille BELTRAMI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Secondogenito di L. Anneo Seneca il Vecchio, nato a Cordova alcuni anni a. C. (verso il 4 a. C. secondo l'opinione comune, ma forse [...] -stoica, egli non ha d'altronde alle spalle il rigore speculativo di un Epitteto. È perciò un rappresentante dello stoicismo solo nel senso che prevalentemente stoico è il contenuto delle dottrine che egli accoglie come presupposti, per giungere da ...
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stoicismo
s. m. [der. di stoico]. – 1. Dottrina e scuola filosofica fondata in Atene nel 3° sec. a. C. da Zenone di Cizio, sistematizzata da Crisippo di Soli e comprendente tre grandi periodi: s. antico o antica stoa (3°-2° sec. a. C.), s....
stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...