L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] tolleranza o intolleranza del cristianesimo da parte dell’autorità imperiale.
Paolo, ebreo di Tarso, città ellenistica patria di numerosi filosofi stoici, afferma che «non c’è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi ...
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BACCHINI, Benedetto (al secolo Bernardino)
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Nacque a Borgo San Donnino il 31 ag. 1651 da Alessandro e Giovanna Martini di "onesta", ma impoverita famiglia. Passò l'infanzía e la giovinezza a Parma [...] Parma, Rosati, 1721). I dialoghi ebbero vasta eco, e meriterebbero analisi di competente nella casistica contemporanea: tutti hanno elementi stoici (si sa che il B. studiò allora Boezio), e il terzo è particolarmente vigoroso nel sostenere il dovere ...
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GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] propone di riscattare l'arte da un doppio e opposto errore, collocandola in una posizione mediana tra la dottrina degli Stoici, fautori di un rigido determinismo, e quella degli Epicurei, i quali, persuasi che tutto avvenga a caso, negano ogni forma ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] troppo rigida distinzione affermata dal Maupertuis tra soluzione stoica e soluzione cristiana della vita morale. La Zanotti, sul tema della superiorità della morale cristiana su quella stoica. Per lo Zanotti si schierarono il Lami, lo Schiara, ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] , o, se si vuole, richiamantesi a Platone, ad Aristotele ritradotto e restituito nell'originale, o anche a Cicerone e agli stoici; e avversa anche allo spirito critico di un Valla" ed "una esplicita tendenza al fideismo e insieme al ritorno alla ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] scrittori non cristiani, e passa in rassegna le posizioni, favorevoli o contrarie, dei filosofi greci, da Democrito, gli stoici, Epicuro, Carneade, Platone, fino ad Aristotele, il cui pensiero al riguardo resta incerto. Rifiutato l'argomento di ...
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BONOMI (Buonhomo, Bonhomi, Bonhomini, Bonhomius), Giovanni Francesco
Gerhard Rill
Nato a Cremona il 6 dic. 1536 da Nicolò e da Chiara Calini, apparteneva a una famiglia milanese residente a Cremona [...] una solida educazione umanistico-teologica. Un sincero rapporto di amicizia, nel quale è da riconoscere la presenza di motivi stoici, lo legò al Borromeo.
Fonti e Bibl.: Briefe des Pfalzgrafen Johann Casimir mit verwandten Schriftstücken, a cura di F ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] a Roma tra il 4° secolo a.C. e il 3° secolo d.C. e tornate alla ribalta durante il Rinascimento. Per gli Stoici la natura segue un ordine razionale che l'uomo non sempre comprende perché è condizionato dalle sue passioni. Il bene consiste quindi nel ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] al Logos; anche in questo caso, si tratta di un’idea riconducibile al concetto di provvidenza (pronoia) elaborato dagli stoici, che nel loro sistema sostituiva quello platonico di anima mundi quale prodotto immesso dal demiurgo nella creazione per il ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] , e che espone con precisione, alla maniera dei Greci (7, 17-20).
Questo saggio è anche un filosofo. Aristotele e gli stoici propendevano per una religione cosmica; il loro problema, che è il medesimo che si pone il nostro autore, non era quello dell ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...