Principe, Il
Gian Mario Anselmi
Titolo. Il titolo originale dell’opera doveva essere in latino, De principatibus, secondo una consuetudine cara a M., e così lo vediamo attestato nella celebre lettera [...] , a un fine umano che deve in ultimo coincidere con un fine divino delle cose, a un impegno politico che, stoicamente, non può che inverare il progetto etico dell’humanitas rinnovata. Se quanto si diceva in precedenza sul naturalismo e sul pessimismo ...
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Fegato
Daniela Caporossi e Nicola Dioguardi
Il fegato è il più grande organo ghiandolare dei Vertebrati. Nell'uomo è disposto trasversalmente nella parte superiore dell'addome, ha colorito rosso bruno, [...] interconnette i fatti dell'esperienza facendo ricorso alle 'cause fisiche', mentre con Anassagora, Platone e gli Stoici, riporta tali fatti a 'cause intelligenti', frutto dell'intelletto. Questa concezione, basata sul concetto di causa approfondito ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] globale è quindi per molti aspetti l'inverso dell'idea di cosmopolis avanzata da filosofi e autori universalisti, dagli stoici a Dante Alighieri, da Montesquieu a Kant (v. Conversi, Nationalism..., 2000). L'uno non implica l'altra, considerando tra ...
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virtù (vertù, virtute, virtude, vertute, vertude)
Philippe Delhaye-Giorgio Stabile
Sostantivo femminile, di altissima frequenza nelle opere di D., dove indica fondamentalmente una ‛ capacità naturale [...] le v. teologali sono le tre virtudi per le quali si sale a filosofare e che furono prefigurate dalle sette degli Stoici, Peripatetici ed Epicurei.
Nella Commedia D. menziona le tre v. teologali - le tre sante / virtù - nel VI canto del Purgatorio (vv ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] si fa evidente nella dottrina agostiniana delle rationes seminales, che, attraverso la rielaborazione di motivi plotiniani e stoici, serve a riconciliare il concetto biblico della Creazione con l'esperienza, accessibile a tutti, di uno sviluppo ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] . Anche dal punto di vista della cultura, se Marco Aurelio stesso ben rappresenta il profondo sentimento etico degli ultimi stoici e il loro amaro pessimismo che li porta a idealizzare il distacco dalla vita, il suo maestro di retorica, Frontone ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Ibn al-Haytam e la nuova fisica
Hossein Masoumi Hamedani
Ibn al-Hayṯam e la nuova fisica
Apartire dalla fine del XIX [...] di ogni mese lunare. Inoltre, l'autore del De placitis philosophorum (II, 29) scrive che "Platone, Aristotele, gli stoici e i matematici" avevano espresso pareri concordi sulle modalità della produzione delle fasi lunari.
Quanto ai matematici, sembra ...
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Somatoestesia
VVERNON B. MOUNTCASTLE
di Vernon B. Mountcastle
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) generalità; b) sistema somatico afferente. □ 2. Definizioni e principî. □ 3. Capacità umane nella sfera della [...] condizioni di stimolo e di comportamento. È l'intensità percepita o il livello del criterio Lx, che varia tanto fra individui stoici e individui che non lo sono affatto, ed è innalzato dal placebo, dalla suggestione, dall'ipnosi e dall'agopuntura (v ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...